domenica 29 gennaio 2012

Componenti della vita, trovare lavoro e mantenerlo seconda parte

Componenti della vita, trovare lavoro
 e mantenerlo 
seconda parte

Proseguiamo ad analizzare quali sono i componenti della vita che permettono di avere oltre ad un lavoro stabile anche una vita serena.
Questa e' la seconda parte e la prima la trovate qui.

Componenti della vita, trovare lavoro e mantenerlo prima parte


Abbiamo visto che la vita senza un manuale di istruzioni ci sembra un tran tran, un insieme caotico di eventi.
La cosa che mi sorprende e' che pochi si chiedono seriamente come uscirne, preferiscono seguire l'onda.
Mi auguro che voi che state leggendo questo articolo lo facciate perche' avete deciso di cavalcarla l'onda e non di essere travolti .......... quindi?
Cominciamo.
Chiediamoci per un'attimo ......... solo per un attimo se l'argomento della vita e' il caos come potrebbe il lavoro che e' parte della vita essere qualcosa di diverso dal caos?
La conoscenza delle regole generali che stanno alla base della vita porterebbe ad una sicurezza nella vita, la conoscenza di queste regole porterebbe anche ad una sicurezza nel lavoro, nelle relazioni umane ed in qualsiasi altro campo della vita.
Il mio compito e quello delle neuroscenze, se decidete di accettare questa missione, e' quello di spiegare la vita tramite strumenti ampiamente testati e avvalorati ........ il messaggio si autodistruggera' tra 20 secondi.


Vedremo come fattori come gli imprevisti e il caos saranno sotto il nostro controllo grazie alla conoscenza delle strutture che ne stanno alla base.
L'essere umano deve avere il proprio controllo.
Se potessimo diminuire la casualita' del lavoro, fare le giuste amicizie, se fossimo sicuri che la nostra istruzione contasse e avessimo una minima sicurezza che il nostro interesse, la nostra intelligenza e le nostre capacita' innate non andassero del tutto sprecate ....... le cose andrebbero meglio.
Giusto?
Cominciamo allora a vedere come posiamo ridurre la casualita' nel mondo quotidiano.
Molti di noi si preoccupano prima o poi della propria capacita' di mantenere un lavoro e intraprendere una carriera di successo e di conseguire la stabilita'.
Considerando i numerosi fattori che potrebbero turbare la nostra vita e minare la nostra sicurezza si ha un'impressione di confusione un'impressione ben fondata.
Che cos'è esattamente la confusione?

La confusione puo' essere definita come un insieme di fattori o circostanze che non sembrano avere una soluzione immediata.
Questo filmato da idea di cosa intendo per confusione. 

Piu' in generale una confusione in questo universo e' movimento casuale.
Ad esempio immaginate di essere come Ernesto Calindri nella pubblicità del Cinar in mezzo al traffico

potreste sentirvi confusi da tutto il movimento che vi sfreccia intorno.
Immaginate ora di essere una receptionist con 10 chiamate tutte insieme in arrivo .... come vi sentite?
Confusi?
Pensate ora di essere un caporeparto che deve gestire 3 emergenze e un incidente .... tutti nelle stesso momento ..... potresti sentirti in uno stato di confusione e cosi l'intera azienda.
Le confusioni per quanto grandi e spaventose possano sembrare sono composte di dati, fattori o particelle.
Sono composte da più' parti.
Una confusione rimane tale solo fino a che tutte le particelle sono in movimento.
Se state ricevendo 10 chiamate tutte contemporaneamente risolvete la confusione rispondendo correttamente o scorrettamente la prima chiamata cui prestare attenzione.
La confusione delle 10 chiamate tutte insieme diminuisce appena isolate una chiamata.
Se siete in azienda ed avete 3 emergenze ed un incidente dovete solo decidere un primo obiettivo su cui dirigere l'attenzione per ripristinare l'ordine.
La confusione continua fino a che non si distingue un singolo fattore, un singolo dato in una confusione di particelle.
Un singolo dato stabile.
Il primo pezzo che mettete sulla tavola di un puzzle.
IL singolo elemento che viene scelto e usato diventa il dato stabile per il resto.
Quando tutte le singole particelle sembrano in movimento fermatene una e osservate come le altre si allineano ad essa.
Costaterete un calo della confusione.
Un qualsiasi campo della conoscenza si sviluppa da un singolo dato stabile.
Avete mai provato ad istruire qualcuno senza riuscirvi?
Cercate di spiegargli come funziona una cosa più e più volte.
Poi lo lasciate fare e ....... prontamente ..... lui combina un gran pasticcio.
Pensate con tristezza 'no ha capito, non ha proprio afferrato il punto.'
Pensate che sia stupido?
NO e' solo confuso, non e' riuscito ad eseguire le nostre istruzioni perche' gli manca un dato stabile.
Bisogna fargli afferrare un singolo elemento.
Facciamo l'esempio di un bambino che ha difficolta' nell'esporre una materia.
Spieghiamogli le 5 W (un concetto semplice) verifichiamo che le abbia capite.
Diamogli la possibilita' di toccare il libro scolastico o il foglio che riassume la tecnica.
Ora una volta appresa questa particella stabile proseguiamo con il contenuto che deve esporre.
In matematica per esempio spiegategli la differenza che c'è tra matematica e algebra, verificate che sfogli entrambi i libri e verificato che ha appreso questa semplice differenza proseguite con il resto.
Ecc.
In una situazione confusa una persona e' stupida o e' insicura fino a quando non afferra un singolo elemento o un singolo fatto.
Collegando poi le altre cose che si e' afferrato ben presto si potra' padroneggiare l'intera confusione.
Quando istruite qualcuno trovate un punto di ingresso alla sua confusione  una singola particella stabile.
Ditegli questo e' un computer, poi fate si che ne sia sicuro che lo tocchi, che lo accarezzi, che prema i tasti della tastiera ..... sarete sorpresi nel vedere come la sua sicurezza aumenti.
Non e' neanche importante quale dato impari per primo dovete pero' fargli capire un dato basilare altrimenti si perdera' nella confusione.
Potremmo chiamare la confusione casualita' incontrollata.
Se potrete esercitare un controllo sulla casualita' risolverete le confusioni.
Chiedetevi ora che cos'e' secondo voi la sicurezza?
Me lo sono chiesto piu' volte .... fin da bambino e ho dedotto che e' la capacita' di superare la confusione, di aggirarla o di portarvi ordine.
Avete adottato molte particelle stabili per controllare le confusioni e le insicurezze della vita.
Una particella stabile ve la posso fornire oggi io ......... la prossima settimana arrivera' la terza parte.
Sono stanco ...... mi riposo un poco.
Alla prossima.


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venerdì 27 gennaio 2012

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Angela Foi

Angela Foi
Angela Foi, laureata in Lingue e letterature straniere nel 1975, all'Università Cattolica di Milano, inizia la sua carriera insegnando inglese nell’ambito della formazione professionale e aziendale. Per ragioni professionali e di grande interesse personale, per anni si occupa delle dinamiche di comunicazione e relazione: partecipa a corsi in Italia e all’estero e ne studia gli autori e le correnti fondamentali. Abbandona l’insegnamento dell’inglese per passare a quello della comunicazione in molti corsi di formazione a diversi livelli e, attualmente in pensione, continua la docenza presso diverse realtà e Università del tempo Libero. È stata referente in materia per alcune riviste nazionali. In provincia di Milano ha fondato e condotto PAL.CO - PALestra di COmunicazione, realtà che non ha voluto chiamare scuola, ma PALESTRA, poiché la forte prerogativa era quella di coinvolgere i partecipanti nel “fare”, mettendosi in gioco, piuttosto che nell’ascoltare lezioni o nozioni. E’ dall’esperienza di PAL.CO che è nata l’idea di proporre il testo “Giochi Conversazionali”.

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sabato 21 gennaio 2012

Componenti della vita, trovare lavoro e mantenerlo prima parte

Componenti della vita trovare lavoro 
e
 mantenerlo
 prima parte


Da che cosa dipende secondo voi il riuscire nella vita a realizzare cio' che vogliamo?

Da legami famigliari?
Dalle conoscenze?
Dal fascino personale?
Dall'istruzione?
Dall'operosità'?
Dall'interesse?
Dall'intelligenza?
Dalle capacita' personali?
o
puramente
dalla fortuna???????
Troppo spesso si e' visto il figlio o nipote del titolare diventare caporeparto e il neo-genero  fino a ieri fattorino innalzarsi e arrivare al vertice.
E troppo spesso e' risaputo che il figlio o il nipote  non solo erano inadatti a tali posizioni in primo luogo  ma sicuri di non incorrere in punizioni si comportano nel modo più negligente di qualsiasi altro impiegato.
I legami famigliari dipendono dalla casualità' della nascita, ma lasciando lontani i legami famigliari che cosa ci rimane?
Ci sono le conoscenze.
I legami personali sono senza dubbio determinanti per ottenere, mantenere e migliorare una posizione.
Poi c'e' la questione del fascino personale.
Quante volte abbiamo visto la bella ragazza far carriera, superare le colleghe più anziane perché magari sapeva raccontare le barzellette giuste o comportarsi in maniera piu' accomodante con i dirigenti?
A chi ha vissuto una vita nel mondo del lavoro e ha persino sviluppato una certa insensibilità  tutti questi fattori sembrano predominanti.
A quanto pare solo i giovani continuano ad illudersi o a essere erroneamente convinti che le capacita personali, intelligenza, interesse, istruzione e operosità  abbiano un peso e il cinico irriducibile vorrebbe farci credere che in effetti questo atteggiamento sia solo sintomo di immaturità.
Che dire quindi dell'operosità e dell'interesse?
Magari abbiamo fatto gli straordinari e abbiamo continuato a lavorare oltre le normali richieste di professionalità  forse abbiamo persino messo da parte e trascurato la nostra famiglia e la nostra vita, abbiamo lavorato fino a notte fonda e nel tempo libero per elaborare soluzioni al fine di salvare la nostra azienda per poi vedere il fannullone deriso ritirare uno stipendio migliore.
Triste a dirsi anche i fattori dell'istruzione e dell'intelligenza sembrerebbero irrilevanti per la nostra sorte quando un uomo istruito viene messo da parte per un tizio privo di diploma ma fornito di una buona raccomandazione.
Abbiamo visto gli incolti e gli stolti comandare sconsideratamente le masse e i saggi fare da consiglieri ad un pugno di uomini.
Di fronte a questo caos sconcertante di elementi fortuiti che determinano il successo la capacità personale ci può sembrare sprecata.
Abbiamo visto le capacità altrui disdegnate.
Abbiamo visto le nostre capacità sprecate.
Abbiamo visto inetti avanzare e persone capaci venire ignorate o  addirittura restare disoccupate.
La capacità personale non sembrerebbe cosi importante come pensavamo noi e forse cominciamo a sentirci come rotelle negli stridenti ingranaggi del destino.
Sembra cosi che il conseguimento del successo dipenda da un insieme caotico di cause tutte fuori dal nostro controllo.
Deve quindi necessariamente trattarsi di fortuna ....... nient'altro che fortuna  .......... dall'inizio alla fine ....... ci proviamo ..... ci mettiamo in ghingheri per cercare un impiego ....... ogni giorno ci rechiamo al posto di lavoro spostiamo le carte o le scatole o le parti di un macchinario cercando di farlo in modo accettabile e torniamo a casa con un mezzo di trasporto affollato e aspettiamo un'altra giornata noiosa di puro lavoro.
Iniziamo un corso online o frequentiamo un corso serale cosi da avere un piccolo vantaggio sulla concorrenza e spesso lo abbandoniamo prima di finirlo.
A volte sembra che non siamo capaci nemmeno di fare una cosa tanto piccola per aiutare noi stessi a contrastare questa marea di imprevisti.
Ci ammaliamo, restiamo feriti esauriamo i giorni di permesso per malattia.
Non ci siamo ancora completamente ristabiliti ed ecco che ci ritroviamo senza lavoro.
Diventiamo vittime della politica aziendale e rimaniamo senza lavoro.
Veniamo spinti ad affrontare lavori che non vogliamo o non possiamo fare e di nuovo rimaniamo senza lavoro.
Invecchiamo e passiamo il tempo a ricordare quanto eravamo veloci un tempo e un bel giorno ci ritroviamo senza lavoro a dare da mangiare ai piccioni al parco.
La sorte dell'essere umano nel mondo del lavoro quotidiano e' incertezza.
La sua meta e' sicurezza.
Alcuni la raggiungono il resto di noi, giorno dopo giorno, anno dopo anno, si preoccupa  della propria capacita' di trovare un lavoro, di mantenerlo e di migliorare la propria sorte. (6 bisogni umani)
Fin troppo spesso i nostri peggiori timori si avverano (profezia autorealizzante) sui treni, nelle strade, alla radio e alla televisione la pubblicità  ci assale con ogni genere di cose da possedere.
E anche se sarebbe meraviglioso possederle gli uomini che le producono non possono averle non con il loro stipendio e ogni ora che passa ci presenta situazioni che potrebbero fare o disfare il nostro futuro.
Non c'e' da stupirsi se crediamo solo nella fortuna.
Ok ecco il problema.
Per mangiare dobbiamo avere un lavoro, per vivere dobbiamo continuare a svolgere il nostro lavoro in modo accettabile.
Per migliorare dobbiamo sperare in un colpo di fortuna.
E
tutto questo ci appare come una triste  scoraggiante confusione composta da imprevisti, fortuna e sfortuna o  da duro lavoro che alla fine ci lascia con un pugno di mosche.
La ricerca della sicurezza e' una ricerca di stabilita' e pace.
Un lavoratore si merita queste cose.
E' lui che crea i prodotti, dovrebbe avere il necessario per vivere invece ha il caos.
Il caos del'insicurezza deriva dal caos di dati sul lavoro e sulla gente.
Se non hai una bussola con la quale orientarti orientarti nella vita  ............ ti perdi.
La vita stessa deve essere compresa meglio.
Il lavoro e la sicurezza fanno parte della vita ........ se non si comprende la vita non si comprendono neanche queste sue parti.
Se tutta la vita sembra caotica, se pare una questione di supposizioni e di casualità allora e' certo che il lavoro sembrera' caotico.
Che ci piaccia o meno il lavoro riveste un ruolo principale nella nostra esistenza.
Se non amiamo il lavoro non amiamo la vita.
La sicurezza del lavoro quindi e' importante ma la sicurezza stessa e' comprensione.
Quando un uomo e' insicuro manca di certezza, semplicemente egli non sa.
L'insicurezza esiste dove manca la conoscenza.
Gli uomini che sanno sono sicuri.
Quelli che non sanno credono nella fortuna.
Tutta la sicurezza deriva dalla conoscenza.
Che cosa daresti per qualcosa che ti tirasse fuori da questo tran tran?
Che cosa daresti per trovare questa conoscenza?
Come puo' una persona conoscere la vita se la vita stessa non e' stata sistemata in un ordinato corpo di conoscenza?
Se l'argomento della vita e' un caos come potrebbe il lavoro che e' parte della vita essere qualcosa di diverso dal caos?
La conoscenza delle regole basi della vita porterebbe ad una sicurezza nel lavoro, nelle relazioni umane o in qualsiasi altro campo della vita.



Ritenete l'argomento interessante?
Cosa ne pensate?
Qual'e' la vostra esperienza?
Attendo come sempre preparato a dovere le vostre gradite idee.


La prossima settimana la soluzione.


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venerdì 20 gennaio 2012

Il nodo dell’amore

Da internet: Il nodo dell’amore

Il nodo dell’amore
In una scuola, durante una riunione con i genitori degli alunni, la Direttrice metteva in risalto l’appoggio che i genitori devono dare ai loro figli.
Capiva che, la maggior parte dei genitori della comunità erano lavoratori, ma chiedeva loro di passare il maggior tempo possibile con i propri figli, per ascoltarli e capirli.
Tuttavia, la direttrice rimase sorpresa quando un padre si alzò e spiegò, in maniera umile, che lui non aveva il tempo di parlare con suo figlio durante la settimana. Quando rientrava dal lavoro, molto tardi, il figlio era ormai addormentato. Quando usciva per andare al lavoro, era molto presto e suo figlio stava ancora dormendo. Spiegò, inoltre, che doveva lavorare in questo modo per provvedere al sostentamento della famiglia.
Dichiarò anche che non avere il tempo per suo figlio, l’angosciava molto e cercava di rimediare andando tutte le notti a baciarlo, quando arrivava a casa e, affinché suo figlio sapesse della sua presenza, faceva un nodo alla punta del lenzuolo. Questo succedeva religiosamente ogni notte in cui si recava a baciarlo. Quando il figlio si svegliava e vedeva il nodo, sapeva che suo papà era stato lì e lo aveva baciato. Il nodo era il mezzo di comunicazione fra loro.
La direttrice si emozionò per quella storia singolare e si sorprese ancora di più quando constatò che suo figlio, era uno dei migliori alunni della scuola.
Il fatto ci fa riflettere sulle molteplici forme in cui le persone possono essere presenti e comunicare con gli altri. Quel padre aveva trovato la sua maniera, che era semplice ma efficacie. E la cosa più importante era che suo figlio percepiva, attraverso il nodo affettivo, quello che suo papà gli stava dicendo.
Certe volte ci preoccupiamo per il modo in cui diciamo le cose e dimentichiamo che la cosa principale è la comunicazione attraverso il sentimento. Semplici dettagli come un bacio e un nodo alla punta del lenzuolo, significavano, per quel figlio, molto di più che regali e scuse varie. È importante che ci preoccupiamo per le persone ma è più importante che esse lo sappiano, che possano sentirlo.
Affinché esista la comunicazione, è necessario che le persone “ascoltino” il linguaggio del nostro cuore, poiché, in materia di affetto, i sentimenti parlano sempre più forte delle parole. È per questo motivo che un bacio, rivestito del più puro affetto, cura il mal di testa, l’abrasione al ginocchio, la paura per il buio.
Le persone qualche volta non capiscono il significato di molte parole, però sanno registrare un gesto d’amore. Anche se il gesto è solamente un nodo. Un nodo pieno d’affetto e amore…
di Patricia Morgado Tapia






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lunedì 16 gennaio 2012

Le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA



Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.
Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.

Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo).
La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.

La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.

Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.

I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.

Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!

I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).

Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.

Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.

A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.

Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.

Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.

Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.

Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.

Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.

Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.

Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.

I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.

Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta.

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.

Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.

Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.

L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.

Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.

Tutti i dati sono tratti dal libroL'Intelligenza in Rete Nascosta nel DNA “L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, (edito in Italia da Macroedizioni) riassunti e commentati da Baerbel.