domenica 4 novembre 2012

Creiamo il progetto della nostra vita

Creiamo il progetto della nostra vita.


Avete mai pensato che se non fate nulla o continuate a fare le cose che avete sempre fatto, la vita ... non cambia.
Da quando siete nati quante volte vi siete soffermati a pensare al vostro progetto più grande ... la vostra vita.
Incontrando le persone lungo la strada, nei supermercati nei bar sento parlare solamente del tempo che impiegano per gestire la loro auto, la loro abitazione, il decoder, il camino ... ma mai della loro vita.
Molti utilizzano tantissime energie per decidere la marca del nuovo telefonino o le prossime vacanze e nessuna per programmare le strategie da utilizzare nella propria vita e pianificare il nuovo anno.
Ti sei mai chiesto chi sei?
Chi sei?
Risponditi fallo ora.
In cosa credi?
Rispondi ora.
Fallo  ..... scrivi le risposte su un foglio di carta.
Che comportamenti tieni ogni giorno?
Cosa vuoi ottenere di materiale dalla vita?

Una cosa e' scientificamente provata.
Chi non decide chi vuol essere è infelice.
Decidi ora chi vuoi essere senza, sbagliando, delegarlo ad altri.
Ti spiego cosa intendo.
So già cosa avete risposto alla domanda... chi sei?
Una madre, una moglie, un insegnante, una sorella, un italiano, un dottore, ecc..
Concordo con voi  .. siete anche questo ... e se vi limitate a questo ci allontaniamo dal vero te stesso.
Lasciarci definire dall'esterno, madre, dottore, ecc., ci porta ad essere pilotati dagli eventi e dalle persone.
Che ne dite di diventare ciò che siete ora con qualche piccolo miglioramento?
Come si può farlo .... semplice ....  credendoci.
Chi sei ... sei tu nella tua globalità e che ti hanno fatto diventare così sono le tue convinzioni.
Le convinzioni non fanno parte del software precaricato alla nascita le abbiamo imparate col passare degli anni.
In che modo le abbiamo imparate?
Nel corso della nostra vita le convinzioni, di cui siamo intrisi come dopo un lavaggio in lavatrice, si formano casualmente, lentamente. 
Sono in particolare i primi anni della nostra vita, quando le nostre capacità critiche sono molto basse, quelli in cui si formano le convinzioni più forti e determinanti per la nostra crescita e un po’ nell'arco di tutta la nostra esistenza le convinzioni continuano a formarsi e a rappresentare per noi una sorta di filtro attraverso cui vediamo il mondo. 
È come se avessimo davanti a noi una gigantesca lente attraverso cui filtrano i dati della realtà e che noi tendiamo ad adattare alle nostre esperienze pregresse, a soggettivizzare. 
Diciamo che quello è la realtà. 
No, non proprio. 
Quello è la nostra realtà.
Le convinzioni nascono dal rapporto con i nostri genitori,  fratelli, amici, con le persone per noi influenti, insegnanti, allenatori, trainer di PNL. 
Esistono poi convinzioni legate al credo sociale, relative pertanto ai canoni di “bellezza”, per esempio , oppure alla religione, oppure ancora al valore sociale di un certo lavoro, della posizione economica e potremmo andare avanti così per molto. 
Provate a pensare, per esempio, alle convinzioni di tipo razziale, oppure di tipo politico. 
Nel dettaglio ecco i tre modi di acquisizione delle credenze:
per esperienza diretta, qualcosa che abbiamo vissuto, provato personalmente

per esperienza indiretta, esperienze vissute da altre persone

per esperienza fittizia, esperienze immaginate, riportate, ecc.

Interessante vero quest'ultima.
Ci permette di credere anche in  cose non vere e ........ molto meno interessante per la stessa ragione.

Rifacciamoci ora la domanda..... in cosa credi?
Conosci le ragioni per le quali tu credi proprio in queste cose?
Voglio ricordarti che se credi in qualcosa per te diventa vero e reale.
Per farvi comprendere meglio il concetto pensate alle vostre convinzioni come se fossero il sistema operativo di un computer.
Bene quante volte avete aggiornato il sistema operativo?
Ok.
Ed il vostro sistema operativo, le convinzioni, è ancora valido?
Avete 80 anni e credete ancora a Babbo Natale?
Siete una donna e pensate che gli uomini pensino al sesso almeno una volta ogni sette secondi?
Pensi ancora che l'universo è fatto di materia?
Ecc:
Le convinzioni determinano ciò che pensiamo di poter compiere oppure no, ciò che riteniamo vero, falso, giusto o sbagliato, 
Alcune di esse le abbiamo apprese parecchi anni fa e ..... oggi useresti ancora un pc con l'MS-DOS ????
Penso proprio di no e quindi cosa te ne fai ancora di vecchie convinzioni?
Fai un elenco di tue convinzioni e verifica se sono ancora attuali.
Ora vuoi andare avanti a comportati come hai sempre fatto cercando di cambiare la tua vita?
Impossibile.
Comincia a cambiare qualche abitudine ....  è necessario per ottenere dei cambiamenti ed essere più felici.
Fallo e fallo continuamente.
Cosa non fai che potrebbe cambiare la tua vita?
Stai tenendo un comportamento che non dovresti tenere?
Verifica ciò che fai e ciò che non fai nella tua vita e prendi decisioni ora prima che sia troppo tardi.


Mi stavo dimenticando cosa vuoi di materiale dalla vita?
Questa è la parte meno importante da esaminare .... possedere cose è solo la conseguenza di ciò che abbiamo visto sino ad ora.
La mentalità occidentale porta a voler continuamente possedere cose e come abbiamo già visto in un altro articolo (Siete realmente felici?) la sola attenzione a questa parte porta all'infelicità.
Se ci concentriamo su chi siamo, sulle nostre credenze e sul fare ..... l'avere arriva naturalmente e te lo godi maggiormente.

Per approfondire:

La Vita Come tu la Vuoi
Realizza il tuo progetto più bello: te stesso
Voto medio su 6 recensioni: Da non perdere
16





Claudio Belotti - Anteprima - La Vita Come tu la...

Introduzione del libro "La Vita Come tu la Vuoi" scritto da Claudio Belotti

Claudio Belotti - Anteprima - La Vita Come tu la Vuoi

Il progetto più bello, te stesso
Abbiamo avuto il dono della vita ma ne passiamo la maggior parte correndo dietro a qualcosa o qualcuno, senza pensare a chi siamo e che cosa vogliamo. Molti arrivano ai momenti delle domande (i compleanni degli «anta» o le tragedie) troppo tardi, impreparati e nello stato d’animo meno adatto.
Io sono un uomo fortunato. Sono nato e cresciuto in una famiglia straordinaria, ho sempre avuto la possibilità di decidere e fare ciò che volevo, pagandone le conseguenze ma anche riscuotendo il premio. Mi sono goduto la vita: volevo viaggiare per il mondo e l’ho fatto, volevo essere libero e lo sono stato. Non ho mai preso impegni che non ero sicuro di poter mantenere. Sono sempre stato così e lo sarò sempre.
Sono sempre stato affascinato dalle persone, dai loro comportamenti, colpito dal fatto che tutti siano sempre pronti a giudicare le scelte altrui e sempre poco inclini ad assumersi la responsabilità della propria vita.
Nella speranza di dare una spiegazione all’esistenza, ho studiato le metodiche più avanzate con i migliori coach del mondo, arrivando alla conclusione che ciò che abbiamo è il risultato di quello che siamo e in cui crediamo.
Lo so, non ci volevano venticinque anni di studi internazionali per capirlo... bastava un po’ di buonsenso, ma forse ne ho poco. Quello che mi stupisce ancora è vedere come la maggior parte delle persone insoddisfatte e frustrate continui a vivere giorno per giorno, senza fermarsi a decidere, pianificare, cambiare, essere.
Se stai leggendo questo libro probabilmente sei come me. Mi sono sempre fatto domande che altri non si facevano. Alle elementari ero l’incubo delle suore, sempre pronto a porre domande scomode. Volevo capire. Perché le cose sono come sono? Perché facciamo quello che facciamo? È possibile che siamo così stupidi da pensare di poter essere felici o soddisfatti senza fare nulla per esserlo? «Essere», che bel verbo!
L’idea non è nuova:
se sei, se veramente sei, allora puoi credere, se credi fai, e se fai hai.
Tutto qui. Purtroppo, è meno facile di quanto sembri. È più semplice vivere lasciandosi guidare dagli eventi e prendersi qualche pausa per dimenticare che ciò che siamo e facciamo non ci piace.
Nel mio lavoro di coach incontro tutti i giorni persone che vogliono migliorare, e la cosa più buffa è che principalmente ho a che fare con persone che stanno bene. Sono proprio quelli che non avrebbero bisogno di un coach che lo cercano... strano, vero?
Eppure, è così: chi trarrebbe i maggiori vantaggi dalla lettura di queste pagine non le leggerà. Questo libro andrà invece in mano a chi si pone domande, vuole crescere e migliorarsi: insomma, persone che sono già avanti nel loro percorso. Perciò, caro lettore, la consapevolezza di voler essere di più dimostra che sei uno dei pochi, perché sono pochi quelli che rischiano, prendono decisioni difficili e rimangono fedeli a ciò che sono.
Io sono cresciuto con persone che hanno rispettato il mio modo di essere e mi hanno dato lo spazio per esprimerlo. Ora sono circondato da amici, colleghi e, soprattutto, da una famiglia, che mi stimolano ogni giorno a essere, credere e fare seguendo le mie inclinazioni e ciò che sono.
Sono fortunato, lo so. Ma mi piace pensare che ho contribuito a creare le mie fortune. E mi piace pensare che queste pagine saranno di stimolo per te. Forse ti faranno riflettere, forse ti faranno arrabbiare. Se ti spingeranno a cambiare per essere più fedele a te stesso avremo fatto qualcosa di bello insieme.
Posso assicurarti fin da subito che non hai abbastanza fantasia per immaginare quanto sarà straordinaria la tua vita se deciderai di realizzare il progetto più grande e più bello: te stesso.
Questo è il mio modello: il cuore di tutto è ciò che sei, attorno c’è ciò in cui credi, che è la base del tuo fare. Il risultato è ciò che hai, non è parte di te quindi cambia. È utile ma non determinante, quello che è dentro conta di più.




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