sabato 15 dicembre 2012

LA PERCEZIONE E’ LA REALTÀ?


LA PERCEZIONE E’ LA REALTÀ?


Secondo Voi sentite quello che è detto e vedete quello che esiste? 
O sentite e vedete solo quello che volete sentire, vedere, percepire?
Abbiamo detto che tutti gli esseri umani sono interconnessi e che il nostro scopo è di recepire e riconoscere queste frequenze.
Abbiamo imparato, nel tempo, a eliminare la maggior parte delle informazioni.
Ovvero il nostro cervello automaticamente , mette in atto una selezione dei dati che vede, sente, percepisce (percezione selettiva « …ciò che è essenziale è invisibile all’occhio »
Ma cos’è che ci impedisce di vedere l’essenziale?
Io credo: la nostra cultura, la nostra conoscenza, il nostro linguaggio, le nostre percezioni, tutto quello che ha fatto e continua a fare per noi il nostro sistema nervoso.
Sì, perché in realtà la funzione del nostro sistema nervoso centrale non è lasciare entrare le cose, ma escluderle, filtrarle. Si chiama “percezione selettiva”.).
ES: provate a elencare, senza sbirciare, tutti gli oggetti esposti sulla mensola o nella vetrina della camera dove vi trovate ora …
Quanti ne avete indovinati? La metà?
Altro esempio: provate a rendervi conto dei movimenti della vostra cassa toracica o del peso della mano che appoggia sul mouse ….
Ora, se non ve lo avessi chiesto, avreste avuto la percezione di questi movimenti o di questa sensazione? NO?
Bene questa è la percezione selettiva.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ATTIVA queste percezioni. In pratica, un ” decoder” che ci permetta di captare frequenze diverse da quelle che abbiamo captato fino ad ora.
Se generalizzare (definiamo un libro sulla mensola invece di: un dizionario d’inglese con la copertina rossa bianca e blu …) ci permette di non impazzire, immagazzinando miliardi d’informazioni, dall'altra parte ci penalizza perché, così facendo, ci siamo disabituati a utilizzare certe informazioni. Captare cioè quelle che abbiamo identificato come frequenze premonitrici.
Dobbiamo ritornare a identificare questo tipo di frequenze o informazioni. 
È stato appurato che TUTTI noi siamo in grado di predire il futuro, a questo punto il nostro scopo è di saper distinguere l’informazione premonitrice da quella invece neutra. L’informazione premonitrice è quella che arriva quando il nostro cervello, o la nostra mente, NON è pilotato da figure o parole che riguardano quella situazione ma quando sta pensando o è impegnato in altro e arriva questo “lampo” improvviso.
Einstein ha detto: noi non siamo materia ma siamo energia. L’energia produce la frequenza
quindi …
La nostra energia, cioè le cellule, dialoga con l’energia, le cellule, di altri esseri umani generando in questo modo la frequenza premonitrice.
Abbiamo scritto, la scorsa settimana come definire  l’esperienza.
Dobbiamo imparare, analizzando le nostre esperienze passate sbagliate, a capire cosa ha condizionato quella decisione, che ragionamenti abbiamo fatto, quali credenze abbiamo lasciato che condizionassero la nostra scelta.
Riattiviamo quindi queste percezioni in modo da captare e renderci conto di queste frequenze.
Riusciremo a fare questo imparando ad attuare il “ rapport”.


Per approfondire:
Il Potere delle Premonizioni
Conoscere il futuro può cambiare la nostra vita
15.5

365 Modi per Cambiare il Mondo
Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo
16.5

Biopsicofonica
Il metodo per riequilibrare l'essere con il suono e le frequenze armoniche
13


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