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sabato 6 marzo 2010

PNL: Milton Model: Hypnotic modelli linguistici, 4 IDEE

4 IDEE

  • Ogni comportamento ha una intenzione positiva.
  • Ogni persona agisce utilizza la scelta migliore a sua disposizione e in base alle circostanze in cui si trova.
  • Il rispetto per il modello che l'altra persona ha del mondo.
  • Non ci sono clienti resistenti, solo terapeuti inflessibili. 

Anche voi, come me, trovate corrette queste affermazioni?
Aspetto le vostre considerazioni.


Chi l'avrebbe mai detto?

mentre leggete l'articolo e imparate cose nuove rilassatevi con un po' di musica.
Questo video mi commuove ogni volta che lo vedo.
Now.
Il Milton model sono un insieme di modelli linguistici che incoraggianol'ascoltatore ad entrare all'interno di se stesso e ad allontanarsi da dettagli e contenuti della sua mente conscia  per passare a livelli più elevati di pensiero e gli stati più profondi della mente.  
Alcuni modelli sono utilizzati per stabilire uno stato di trance (o tempi di inattività o di rilassamento del corpo).
Altri modelli sono utilizzati per allentare il modello del mondo dell'ascoltatore  da cui egli esprime i suoi comportamenti attuali e di prendere in considerazione una interpretazione più ampia di ciò che è possibile.
Si noterà che molti di questi modelli linguistici sono identici a quelli del  Meta modello. 
La differenza e' che per il modello Meta, il cliente è vago e facendo delle domande specifiche possiamo aiutarlo a far chiarezza sul suo problema.  
Per il modello Milton  usiamo alcuni modelli linguistici, ma questa volta per essere vaghi in modo che il cliente può facilmente andare in trance e dalle suggestioni vaghe scegliere un corso d'azione proposto che affronterà il suo problema.
 

Di seguito c’è una serie di esempi sull’utilizzo del Milton Model


                        Implicazione di causa ed effetto


 Implica che una cosa tira l'altra o le cause.
Consiste nell'unire  due elementi in un legame di causa ed effetto: la prima parte causa la seconda, se la prima parte è vera lo è anche la seconda.
“prima parte” ==> “Seconda parte”
“Prima parte” perché, allora “seconda parte”
“se sei arrivato fino a qui” allora “hai il potere di cambiare”
“quando la tua mano” tocca la faccia “i tuoi occhi si chiudono”
“tu non devi più magiare tanto” perché “così tante persone hanno bisogno di te”

                               Equivalenza complessa
E’ una suggestione di implicazione attraverso l’equivalenza di due elementi che non sono in relazione logica tra loro.
La formula che descrive l’equivalenza complessa è nella forma
“prima parte” = “seconda parte”
Se quanto affermato nella prima parte è vero allora è vero anche quanto affermato nella seconda.
"Essere qui significa che sarà possibile cambiare facilmente."
Per realizzare un’equivalenza complessa, basta sostituire il segno “=” con significa, vuol dire che, oppure con un altro verbo se non è possibile utilizzare significa nel contesto della frase.
                                   Comando innestato

                                  
Il comando innestato è una suggestione inserita nella normale conversazione. 
Per questo passa inosservato e viene evidenziato durante la formulazione delle suggestioni modificando leggermente il tono della voce, con una sottolineatura analogica che viene avvertita dall’inconscio del soggetto ma che deve essere assolutamente inavvertita dalla sua coscienza, che si sentirebbe altrimenti manipolato da questa manovra.
Comando da innestare: “ti senti veramente eccitato da questa idea”
“… quindi mi chiedo se non ti senti veramente pronto a scalare quella montagna, ed eccitato all’idea di vedere le cose dalla cima, da questa idea così differente …”
Altro esempio: "vi e' mai capitato di essere curiosi?"

             Disseminazione (Suggestioni disseminate)
                            

Consiste nel disperdere le suggestioni all’interno di un discorso più generale, innocuo agli occhi del soggetto. 
Ognuna delle suggestioni disseminate nel discorso deve essere evidenziata da una sottolineatura analogica, facendo la massima attenzione a non renderla evidente al soggetto che l’avvertirebbe come una manipolazione.

Sono domande a cui è possibile rispondere “si” o “no” ma che in realtà richiedono uno specifico comportamento.
“Mi chiedo se puoi immaginare una spiaggi assolata”
“Puoi rilassarti mentre conti da 10 a 1 ?”

“Mi chiedo se non noti un cambiamento  intorno a te”

“Puoi fissare lo sguardo su quel punto?”

“Mi chiedo se puoi sentirti sprofondare sulla sedia”
                                   Lettura della mente
                                                                           
Rivendicazione di conoscere un altro pensieri o sentimenti, senza specificare il modo in cui è venuto a tale conoscenza.
"So che credi ..." o "So che stai pensando ..."
 
               Presupposto: l'equivalente linguistico di ipotesi.
Si presume la persona cambieranno il loro atteggiamento, l'ignoto è solo quando.

«Volete cambiare il vostro atteggiamento prima o poi, oggi?"

Quantificatore universali: generalizzazioni universale senza indice referenziale.
 
 

"Sempre, nessuno, tutti, ogni"

 Operatore modale 

 
Parole che si riferiscono alla possibilità o la necessità o che riflettono stati interni di intensità legata alle nostre regole di vita.  

"Si dovrebbe prendersi cura degli altri." O "È necessario risolvere questo problema".
 Ecc. ecc.


 Per approfondire:

Milton H. Erickson

Milton Erickson nacque nel 1901 e crebbe in una fattoria del Middle West. L'infanzia fu segnata da molteplici handicap. Fin dalla nascita era affetto da cecità cromatica (daltonismo), dislessia e mancanza del ritmo, fu colpito due volte da poliomelite. La prima volta all'età di diciasette anni fu molto grave: dopo essere uscito dal coma rimase paralizzato. Fu curato in casa sua, nella fattoria.
Milton scoprì da solo il fenomeno della focalizzazione ideodinamica indiretta: "era seduto su una sedia a dondolo e sentiva un forte desiderio di guardare dalla finestra. La sedia si mise a dondolare nonostante egli fosse completamente paralizzato! Prese a utilizzare il suo metodo muscolo per muscolo, articolazione per articolazione. L'osservazione della sorellina che imparava a camminare gli servì da stimolo e da guida nella sua rieducazione. Imparò a camminare con le stampelle e a tenersi in equilibrio sulla bicicletta; ottenuta una canoa, alcune provviste indispensabili per un equipaggiamento da campeggio e una manciata di dollari, progettò un viaggio per un'intera estate...

In seguito studiò medicina specializzandosi in psichiatria (ma fu fondamentalmente autodidatta nell'ipnosi) e insegnò nel Michigan. Si dedicò alla professione privata: lontano dai conformismi universitari, ma con il solido sostegno del suo background scientifico, poté finalmente fare quello che voleva, dando libero sfogo alla sua creatività. Nel paese si incominciò a parlare di un modesto psichiatra di Phoenix che riceveva pazienti a casa propria, li faceva attendere in salotto in mezzo ai suoi otto figli, e otteneva risultati incredibili...
La voce arrivò fino a Palo Alto dove l'antropologo Gregory Bateson stava conducendo delle ricerche sui 'paradossi dell'astrazione nella comunicazione' (vedi doppio legame). Beteson mandò due suoi collaboratori – Jay Haley e Richard Weakland – da Erickson. Jay Haley rimase affascinato da questo ipnoterapista e scrisse "Terapie non comuni" che consacrò Erickson come un maestro di terapia strategica.
Lo scopo dell' ipnosi di Milton Erickson era quello di accedere al potenziale inconscio e alla capacità naturale di apprendere del cliente, depotenziando al contempo i suoi schemi limitanti.
   
L'Uomo di Febbraio

 

L'Uomo di Febbraio

Lo sviluppo della coscienza e dell’identità nell’ipnoterapia

Dettagli

L’unico resoconto completamente documentato di un caso trattato da Erickson nella fase mediana della sua carriera, al tempo in cui andava sviluppando i suoi approcci rivoluzionari.
Quella dell’Uomo di febbraio è una vicenda affascinante, che illustra l’uso dei livelli multipli di coscienza e di significato per recuperare e ristrutturare terapeuticamente ricordi traumatici che sono all’origine di gravi fobie e depressioni.
Di grandissimo interesse sono le dettagliate spiegazioni e i commenti dello stesso Erickson a quasi quarant’anni di distanza.

 

Cambiare i Bambini e le Famiglie

 

Cambiare i Bambini e le Famiglie

Conversazioni con Milton H. Erickson

Dettagli

L'ultimo volume delle "Conversazioni" descrive le particolarissime modalità di intervento terapeutico di Erickson con i bambini, presentando nel contempo la sua personale concezione dei problemi infantili e del rapporto dei bambini con le famiglie.
Se fosse possibile chiedere a Milton Erikson tutto ciò che si vorrebbe sapere su come cambiare le persone... il risultato sarebbe queste conversazioni.
Le discussioni qui riportate, una forma di colloquio intervista condotto da Jay Haley insieme a John Weakland e occasionalmente a Gregory Bateson, si sono rivolte nell'arco di diciassette anni e la loro registrazione faceva parte del progetto di Bateson sulla comunicazione

 

asino.jpg (255×340)

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studiate perché e' l'asino che tira il carretto.

http://cervelloipu.blogspot.com/

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