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giovedì 29 dicembre 2011

Risonanza e Cellule

Risonanza e Cellule



Sommario:

Le ricerche di Louis Turenne
Ogni microorganismo è un piccolo circuito oscillante
I virus si trasformano se cambia il loro ambiente vitale
I microrganismi patogeni si suddividono in dieci gruppi
La colpa non è tutta dei batteri..
Batteri e virus diventano nocivi solo quando..
Sono le ditte farmaceutiche che oggi conducono il gioco
L'origine delle malattie
La Cromoterapia
Riferimenti Bibliografici


Le ricerche di Louis Turenne (2)

Louis Turenne, nonostante i pochi mezzi a sua disposizione nel lontano 1930, fu un grande pioniere della scienza biofisica applicata sia alla medicina che all'uomo. Egli fu uno dei primi a iniziare timidamente ad attraversare il difficile terreno che divide l'uomo materiale visibile dall'uomo vibratorio invisibile. Alla base delle sue investigazioni vi erano questi presupposti di base:

l'uomo è sede di fenomeni elettrici e i fenomeni elettrici generano, per quanto deboli, campi elettrici e campi magnetici,
i campi elettromagnetici possono essere influenzati da altri campi elettromagnetici, creando fenomeni di induzione,
l'induzione elettromagnetica può alterare il campo elettrico e cambiare la chimica molecolare che si basa appunto su sottili, anche se forti, equilibri tra elettroni e protoni.

Gran parte delle opere del Turenne sono dedicate agli effetti dell'elettromagnetismo sull'organismo ed alle radiazioni dei vari corpi. Egli è giunto ad ipotizzare, per la prima volta in Europa, una stretta connessione tra lo stato di salute degli organismi e le radiazioni presenti nell'ambiente in cui vivono.

Nel corso di questa sua ricerca, ai confini dell'infinitamente piccolo e pertanto invisibile, il Turenne, non poteva purtroppo avvalersi di adeguati strumenti scientifici (siamo tra il 1920 e il 1930); lo stesso elettroscopio, allora molto usato, aveva necessità di un campo che avesse una seppur minima intensità. Il Turenne, d'altro canto, non disponeva neppure delle disponibilità finanziarie necessaria per approntare nuove apparecchiature per effettuare le sue misurazioni.

Si mise allora alla ricercaro di qualche sensibile rilevatore "naturale", che fosse visibilmente influenzato dalla presenza di debolissimi campi magnetici ed elettromagnetici. In queste ricerche, estese anche al magnetismo terrestre, si accorse ben presto, con sorpresa e ammirazione per il sapere dell'Antica scienza, che quello strumento che andava così ansiosamente cercando, quel rilevatore ultrasensibile esisteva realmente... Ma la scienza ufficiale non gli avrebbe mai creduto e lo avrebbe ancor di più emarginato fra i ciarlatani. Questi strumenti erano le bacchette del rabdomante e i pendoli radiestesici.

Per il fatto che con questi strumenti, da secoli, si è stati in grado di rilevare i fenomeni elettromagnetici e scoprire acqua sotterranea (indicandone profondità, direzione e portata), doveva esserci un rapporto non casuale fra rabdomanzia, radioestesia e magnetismo (terrestre). Scrive Louis Turenne: "(...) È necessaria la totale indipendenza della bacchetta dalla volontà dell'operatore perché i fenomeni si manifestino correttamente. Non bisogna assolutamente che il cervello comandi la bacchetta altrimenti essa non seguirà più le sue leggi normali (...)".

Sulla base delle sue ricerche, altri ricercatori hanno messo a punto una serie di strumenti atti a modificare, ristabilire, normalizzare le oscillazioni che l'uomo riceve ed emette per riportarlo a quell'equilibrio da cui dipende una buona salute. Infatti, come conferma Turenne: "Lo squilibrio (la patologia) nasce per motivi elettromagnetici e in particolare per un eccesso di energia (o in caso contrario per una mancanza). Questo squilibrio modifica il circuito di risonanza umana aprendolo all'influenza di campi elettromagnetici che nulla hanno a che vedere con quelli necessari alla sopravvivenza e al benessere delle cellule. Daremo il nome di onde nocive a tutti i tipi di emissioni oscillatorie con tali caratteristiche (...)".

A fronte dei suoi studi il Turenne creò anche i neutralizzatori, aventi il preciso compito di filtrare e neutralizzare le onde elettromagnetiche nocive. Questi neutralizzatori, in effetti, simulano il lavoro svolto dal bulbo rachidiano, in quanto proteggono dai campi elettromagnetici a cui l'organismo non è stato predisposto a difendersi. Rientrano tra questi tutti tutti campi elettrici "generati" dall'uomo a seguito della scoperta dell'elettricità ed i telefonini cellulari ne sono l'esempio più recente e pericoloso.

Sono stati creati neutralizzatori specifici per la casa, per il computer, o per il TV, ecc. Se opportunamente piazzati creano una protezione simile a quella fornita dalla gabbia di Faraday (gabbia metallica, N.d.R.), proteggendo l'ambiente ed impedendo l'ingresso delle radiazioni nocive per l'organismo.

Per maggiori dettagli sul lavoro dell'Ing. Turenne visitare il sito www.turenne.it.
Ogni microorganismo è un piccolo circuito oscillante (3)

Royal Raymond Rife ideò un microscopio alquanto originale, con cui si è in grado di osservare il colore (frequenza oscillatoria) dei microrganismi viventi senza ricorrere all'uso di coloranti. La sua tecnica, permettendo un'osservazione di queste piccole forme viventi nel loro colore naturale, avrebbe in seguito rivoluzionato la batteriologia.

Rife, afferma che quando vengono prodotte due differenti frequenze vibratorie, esse interagiscono fra loro dando luogo a due nuove frequenze: una rappresentata dalla somma delle due frequenze originarie o fondamentali, l'altra costituita dalla loro differenza.
Esempio: assumendo come frequenze 500 e 600, la loro somma dà luogo a 1100, la loro differenza a 100.

Inoltre, descrivendo le frequenze caratteristiche dei microrganismi, egli dimostrò come ogni tipo di batterio o virus abbia una sua frequenza di vibrazione vitale di tipo cromatico. Se il microscopio viene regolato secondo la frequenza luminosa di un microrganismo esso risulta visibile nel suo colore originale senza che si ricorra all'uso di coloranti. Il bacillo del tifo è di colore blu il colibatterio è di colore mogano; il mico- batterio della lebbra è di tonalità rubino, ecc.
I virus si trasformano se cambia il loro ambiente vitale (3)

Rife sostiene anche che il virus del cancro, che egli indica con la sigla BX, può trasformarsi, cambiando leggermente gli agenti chimici usati nella sua coltura, in un altro virus denominato BY. Apportando un'altra leggera modifica ai mezzi chimici usati nella coltura, lo stesso virus si muta in un colibacillo unicellulare micotico.

Se tale colibatterio così trasformato viene tenuto in una determinata apparecchiatura per la durata di un anno (il tempo richiesto allo sviluppo del processo di metastasi), esso diventa BX, cioè virus del cancro. Il cambiamento apportato all'ambiente vitale del microrganismo, al fine di ottenere le suddette trasformazioni, è di una entità appena percettibile. Si è infatti potuto stabilire che l'alterazione di solo quattro parti su un milione provocherebbe la trasformazione dell'innocuo colibatterio B nel batterio mortale typhosus (batterio del tifo) nel giro di poche ore (è quanto sostiene Bechamp).
I microrganismi patogeni si suddividono in dieci gruppi (3)

Rife divide i microrganismi patogeni in dieci gruppi. Un microrganismo appartenente a un determinato gruppo può trasformarsi in un altro qualsiasi all'interno dello stesso gruppo, cambiando leggermente l'ambiente chimico in cui vive: talvolta è sufficiente solo modificarne due parti su un milione. In questo modo, si può osservare come un impercettibile cambiamento nel contenuto chimico dei tessuti del corpo umano possa provocare la trasformazione di un microrganismo di un certo colore in un altro, facente parte dello stesso gruppo del primo, ma di diverso colore.

Le scoperte di Rife mostrano come il cambiamento prodotto nell'ambiente chimico modifichi la frequenza, la quale, a sua volta, modifica la vibrazione cromatica, provocando di conseguenza un cambiamento nelle cellule interessate che passano da una vibrazione a un'altra. Al microscopio universale di Rife si può immediatamente osservare come un organismo soccomba se esposto a determinate frequenze letali. Siccome ogni microrganismo ha la sua propria frequenza vitale o gamma vibratoria nella banda luminosa ne consegue che per ogni microrganismo esiste una vibrazione che risulta mortale.
La colpa non è tutta dei batteri... (4)

Oggi i medici hanno ampie conoscenze della sintomatologia morbosa, ma sempre meno del metodo di cura. Con tutte le tecniche disponibili e le informazioni sui batteri, le persone si ammalano sempre più e gli ospedali diventano il più popolare tipo di architettura.

A dispetto dell'aria pontificale del dottore, le malattie stanno aumentando e le persone in buona salute sono sempre meno. Più l'ospedale viene adornato e tecnicamente equipaggiato, minore è la percentuale delle guarigioni. Che sia la medicina ortodossa, così implicata nelle tecniche e nelle procedure per la sterilizzazione, a essere diventata sterile essa stessa? Forse che le basi filosofiche della medicina allopatica partono da una premessa inadeguata, un terreno sterile in cui la teoria batteriologica ha arenato le sue ricerche, mentre la gente soffre e muore inutilmente?

Il grande batteriologo del nostro tempo, René Dubos, ha ricordato che i medici riuscivano a guarire i pazienti molto prima che si sapesse qualcosa sui batteri. Questi medici non avevano nessuna conoscenza dei sulfamidici o degli antibiotici, né dei vaccini e sieri per l'immunizzazione. Tuttavia le loro cure avevano successo. Possibile che il segreto delle loro guarigioni si basasse su un'abilità istintiva, altamente sviluppata, nel considerare il paziente come una persona intera, ovvero sulla loro intuitiva percezione della consapevolezza del paziente?

E' possibile che il segreto non stia nel cercare una sola causa per una condizione, come fa il medico moderno trattando quell'unica causa, ma nel trattare le vibrazioni dell'uomo intero? Forse la risposta può essere trovata nella seguente affermazione di René Dubos.
Batteri e virus diventano nocivi solo quando... (5)

Per quanto concerne i batteri, Dubos osserva che i batteri e i virus diventano nocivi solo quando l'equilibrio naturale del corpo è disturbato. Altrimenti, perfino i più virulenti di questi batteri non fanno danno. È interessante notare che è praticamente impossibile infettare dei casuali volontari con una qualsiasi malattia ritenuta altamente contagiosa, se gli sperimentatori non sanno come perturbare il loro organismo in modo da creare le giuste condizioni.

Dubos non è il primo, né sarà l'ultimo, a far notare l'errore della teoria batteriologica della malattia e le sue inadeguatezze. Come mai allora la medicina allopatica continua ad andare ciecamente verso la propria distruzione mentre il resto della società progredisce?

Un'affermazione che il dottor Oliver Wendell fece nel XVI secolo conserva tuttora la sua verità: "Credo fermamente che se l'intera farmacopea usata ora potesse essere affondata nell'oceano sarebbe meglio per il genere umano, e la cosa peggiore per i pesci".
Sono le ditte farmaceutiche che oggi conducono il gioco (5)

I sociologi dicono il vero quando affermano che l'uomo ha una forte resistenza psicologica a deporre i vecchi comportamenti e ad acconsentire alla fioritura di nuove idee? Che c'è nella società una forte tendenza a costituire un gruppo solidale che identifica se stesso con i modelli tradizionali fino a escludere le idee nuove? Le idee che sono frutto della convenzione diventano inerti, stagnanti; perdono la loro carica elettrica e acquistano un dogmatismo e una rigidità che può essere cambiata solo da una evoluzione o da una rivoluzione.

La scienza medica oggi è torturata da questa inflessibilità; fin quando si conforma ai valori convenzionali, riesce a trovare i supporti e gli incoraggiamenti della società dei mass media, che propongono queste idee all'opinione pubblica... Nella medicina ufficiale, se qualche libero terapeuta sceglie di vagabondare fuori del sacro collegio, allora è vittima delle stesso forze psicologiche che portarono all'Inquisizione spagnola. Se questo discreto individualista ha fortuna, sarà etichettato come sognatore, truffatore, ciarlatano o medicastro. Sono le ditte farmaceutiche che oggi conducono il gioco.
L'origine delle malattie (6)

Per la maggior parte, le malattie hanno origine nella coscienza, colpendo l'aura e indebolendo le cellule del corpo, per poi manifestarsi fisicamente. I miliardi di cellule del corpo umano, ciascuna delle quali è un circuito elettrico, oscillano costantemente con una frequenza determinata e si mantengono così, assorbendo la risonanza delle proprie frequenze (colori), che si trovano perennemente nell'atmosfera. Anche i germi hanno corpi luminosi.

Il contatto delle frequenze dei germi con quelle delle cellule, indebolisce l'organismo e a lungo andare causa il suo squilibrio. In questo stato disarmonico, si indebolisce l'energia della cellula, necessaria per l'assorbimento dall'atmosfera delle frequenze che fungono da nutrimento, causando così lo sviluppo ed il persistere della malattia.
La Cromoterapia (7)

Dopo aver analizzato l'organismo umano dal punto di vista vibratorio, pensiamo che possa essere assai interessante vedere l'approccio della cromoterapia nei confronti delle malattie e delle medicine. Seguono i punti basilari della cura mediante il colore:

Tutti gli oggetti hanno particolari frequenze di vibrazione.
Tutti gli organi hanno particolari frequenze di vibrazione allo stato di salute.
La malattia è una funzione alterata: la naturale risposta del corpo alla tensione. Una funzione alterata non è altro che un cambiamento di frequenza, un innalzamento o un abbassamento di vibrazione causato da un agente di tensione di origine chimica, meccanica o termica. I batteri sono uno delle molte centinaia di agenti di tensione, perciò tutte le malattie hanno caratteristiche frequenze vibratorie.
L'applicazione dell'esatta frequenza (sia mediante cibo, medicine ecc.) cambierà la funzione alterata, perché il corpo ha la tendenza a tornare al modello originale se gliene viene data l'opportunità.
Le cellule hanno una certa selettività nel ricevere i raggi e le vibrazioni come nel respingere quelli di cui non hanno bisogno. Se le cellule mancano di colore, che è un altro modo di dire "cibo", esse cominciano a depolarizzare e cambiano la loro frequenza e perciò il loro modello di crescita.
Il colore sbagliato o l'errato tipo di cibo tende a cambiare la frequenza del campo di forza elettromagnetico della cellula, e questa forza interagisce col campo di forza più esteso dell'organo, il quale a sua volta interessa l'intero sistema; questi poi reagisce sul campo di forza del corpo nel suo complesso (tipica reazione a catena). Questo cambiamento porta alla fatica, e il grado di fatica è causa di esaurimento e di morte.
Il colore, essendo vibrazione pura, è il tipo razionale di terapia per la salute e la malattia, poiché è nella giusta forma, nel giusto posto, al momento giusto.
Riferimenti Bibliografici
1) Estratto da: Radiations and Waves - Source of our life, di Giorgio Lakhovsky,
Published by Emile L. Cabella, 228 East 45th St., New York City, USA, 1941.
2) Claudio Viacava, Onde elettromagnetiche - L'invisibile e la nostra salute, pp. 171-173.
Xenia Edizioni, Milano, 1996.
3) Reuben B. Amber, Cromoterapia, colori e qualità della vita, pp. 127-128.
Xenia Editore, Milano, 1993.
4) Ibid., pag. 12.
5) Ibid., pag. 13.
6) B. Bhattacharyya, Teleterapia, p. 123,
Edizioni Mediterranee, Roma, 1994.
7)Reuben B. Amber, Cromoterapia, colori e qualità della vita, pp. 11-12.
Xenia Editore, Milano, 1993.





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