Nel chiacchierare di quest'ultimo mi avete stimolato a tentare un'esperimento che vi ha visto protagonisti.
Ho collegato le tecniche di persuasione e di manipolazione delle masse con quelle di motivazione.
Alcuni di voi hanno capito l'inghippo.
Nell'articolo media e manipolazione viene evidenziata la struttura che deve avere una notizia per poter essere interpretata come vera ed essere fissata nella nostra memoria.
Ricordiamola:
Che la notizia si riferisca ad un personaggio famoso
Che l’evento descritto abbia potenzialmente delle rilevanti conseguenze
Che la notizia venga personalizzata, ovvero che si sottolineino i vissuti delle persone coinvolte,
enfatizzando gli aspetti emotivi
Che la notizia implichi elementi di incertezza e imprevedibilità o all’opposto si incentri sul rimarcare aspetti ampiamente stereotipici e prevedibili.
Ora
i piu' attenti cos'hanno notato?
Che l'articolo del link, che invitava a riflettere, non centrava minimamente con l'articolo della magia
e
aveva la struttura che ho appena riassunto: le rilevanti conseguenze, l'incertezza, ecc.
Che a tutti e' sfuggito e' che riguardava uno degli argomenti che si usano per stimolare la motivazione e il dibattito.
Gli argomenti sono: politica, nucleare, sport, eutanasia e trapianti.
Teneteli bene a mente smuovono i sassi e fanno parlare i muti.
E cosi' e' avvenuto.
Tutti cadiamo in questa trappola.
Ora
proseguiamo con il tema della manipolazione e lasciamo la motivazione per il prossimo articolo.«Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero».
Goethe
Quale procedura seguire per pilotare, coinvolgere le masse?
Per prima cosa stabilire delle regole, ed in particolare cio' che da quel momento verra' considerato il giusto, cio' che e' possibile, sano ο buono.
La maggior parte delle persone coinvolte si atterrà alle nuove regole senza discutere.
Come seconda cosa, allontanare chi non si attiene alle nostre regole e rendergli la vita difficile. Rendete la diversità un crimine. Così quelli che seguono un'altra campana ο danno voce a un'opinione diversa, a una diversa versione della "verità" e a un diverso stile di vita, si configurano come pecore nere all'interno del branco umano.
Chi vi ha contrastato all'inizio tendera a conformarsi e serve da monito per tutti gli altri che, all'interno del gruppo, pensano di ribellarsi.
"Non fare il chiodo che svetta tra tutti gli altri, perché sarai il primo ad essere colpito".
Tutto questo crea una situazione per cui i pochi controllano le masse, i cui membri si sorvegliano e si controllano a vicenda.
Le pecore diventano il cane pastore per il resto del branco.* È come un prigioniero che cerca di scappare mentre gli altri suoi compagni di cella accorrono per fermarlo. Se ciò accadesse, diremmo che quei prigionieri sono pazzi, come potrebbero fare una cosa del genere?
Ma è esattamente questo che gli essere umani si fanno l'un l'altro ogni giorno, pretendendo che ognuno si conformi alle norme a cui essi ciecamente si conformano.
Questo è nazzismo psicologico.
Allenatevi ad identificare in televisione, sui giornali, via internet cio' che e' istruzione e cio' che rientra nell'indottrinamento.
Tutto quello che dobbiamo fare è muovere i fili giusti al momento giusto.
I mezzi di comunicazione usano la NOTIZIA.
Con la NOTIZIA si puo' indotrinare, le persone che non fanno domande e non discutono, ciò che esse devono credere
di se stesse,
delle altre persone,
della vita,
della storia
e
degli eventi attuali.
Una volta che sono state stabilite alcune regole all'interno della società, non c'è più alcun bisogno di controllare ogni giornalista ο reporter ο funzionario governativo.
Ι media e le istituzioni offrono la loro "verità" sulla base di quelle stesse norme e, perciò, ridicolizzano e condannano di riflesso chiunque offra un'altra visione della realtà.
Una volta che avete il controllo su ciò che è considerato "normale" e possibile, l'intero sistema praticamente si gestisce da solo.
Vi consiglio di vedere il film "L'onda" ("Die Welle"), il film tedesco diretto da Dennis Gansel.
Per ora mi fermo qui
e
ricordatevi analizzate, dei link, la struttura, le regole della comunicazione implicate.
I contenuti, non li commento, ognuno di noi ha la sua opinione
e
va rispettata.
e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto.
kc3vgnd8w
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