Oggi cercheremo di capire il significato di due termini molto usati .... i termini sono Cultura e culture.
La Cultura con la C maiuscola è individuata come la capacità generale, tipica di Homo sapiens sapiens, di produrre e riprodurre dei comportamenti e delle visioni del mondo che permettano alla specie non solo di
sopravvivere ma di vivere nel miglior modo possibile in mancanza della programmazione genetica altamente “specialisticizzata” tipica di altre – non tutte - specie animali (sappiamo fare molte cose ma delle ipotetiche gare di atletica leggera interspecifica vedrebbero Homo sapiens agli ultimi posti in molte specialità).Quanto alle culture con la c minuscola, gli antropologi definiscono così l’insieme dei comportamenti e delle idee che si riscontrano all’interno di gruppi sociali, di comunità particolari.In questo senso l’antropologia ha contribuito in modo massiccio a contrastare la nozione classista e razzista, tipica del XIX secolo, di cultura in quanto patrimonio culturale acquisito da ogni individuo grazie alla formazione pedagogico-educativa ricevuta e sempre valorizzata in termini di raffinatezza e superiorità estetico-morale, prerogativa dei pochi membri
delle classi dominanti.
In base alla definizione della cultura come capacità di trasmettere e di ripetere delle informazioni apprese da una generazione all’altra, è possibile individuare un tratto base della cultura stessa: la sua semioticità (cfr. il greco antico semeìon ‘segno’), ovvero il fatto che la cultura è possibile in quanto l’essere umano è anche un animale simbolico (o legisegnico per usare l’espressione di Charles Sanders Peirce [pron. pèers]), che usa cioè, per la maggior parte, dei segni che sono rappresentazioni arbitrarie della realtà (simboli o legisegni), cioè frutto di un accordo tra i membri del gruppo:segno è qualcosa che “sta per qualcos’altro”.
Questa concezione della cultura, basata sull’assunto semiotico che “cultura è comunicazione”, permette di definire la cultura stessa come insieme di segni comuni ad una popolazione umana.
Fino qui tutto chiaro?
Ad alcuni pare proprio di no........
Avete mai comprato un libro scritto con termini incomprensibili?
E avete mai avuto un professore dotato di bassissima stima in se stesso che cerca di farsi grande usando parole incomprensibili obsolete e non appartenenti all'insieme comune di segni utilizzati nella vostra cultura?
Sin dal raggiungimento dell'età dell'efebia mi sono dato uno statuto epistemologico ed ho sempre cercato come voi sapete di parlare di comunicazione analizzandola da un punto di vista sia sincronico che diacronico.
L'esegesi di ogni argomento per me è fondamentale e ve lo trasmetto puntualmente e ..... vaffanculo.
Dell'ultima parola conosciamo tutti l'esegesi.
(Per sicurezza ve la scrivo .... Vaffanculo. Ormai di casa nel gergo popolare e direi quotidiano di gran parte di noi, uso così normalizzato, che qualcuno ci fa campagna elettorale sopra, diventa lo slogan di una forza politica. Quando le parolacce sono di provenienza sessuale, ho notato che non si fa mai riferimento alla fecondazione, che è la nascita della vita. Avete mai sentito improperi del tipo “se non la smetti ti metto incinta?” Certamente no. Al contrario, non è un caso che la regina delle parolacce italiane sia “vaffanculo”. “Vaffanculo” significa testualmente fatti penetrare, diciamo così, dall’entrata di servizio. Ebbene, questa pratica, com’è notorio, non consente la proliferazione, quindi assicura alla parte attiva del rapporto sessuale d’ottenere piacere senza correre il rischio d’avere ancora a che fare con la persona a cui rivolgiamo questa offesa. Mentre per natura il sesso serve alla nascita d’una nuova vita, questo tipo di rapporto, non consentendolo, nega la vita. Nega la vita allo stesso modo d’ogni altra parolaccia )
«In ogni casa dovrebbe esserci una stanza per imprecare. È pericoloso dover reprimere un’emozione del genere».
Mark Twain
E con questo cosa volevo dire.......
Secondo voi quando un professore adibito al compito di trasferire la cultura alle nuove generazioni usa un linguaggio come quello usato da me nei paragrafi precedenti ....trasmette cultura?
Chi si assume la responsabilità di verificare che un professore è in grado di trasferire cultura?
Chi deve licenziare?
Chi deve essere licenziato per aver messo li una persona inadatta?
L'insegnamento su misura dell'educando ...... con le parolacce mi fermo ma sono sicuro che a voi in mente qualcosa sta passando....
Nessuno mette in discussione la preparazione ... ma la preparazione è inutile se non si può trasferire.
Voi che esperienze avete?
Attendo come sempre preparato i vostri commenti.
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