giovedì 2 luglio 2009

PNL: L'articolo prima di un prenome

1) Ricordo a tutti che stiamo studiando comunicazione.

2) Leggete il post

PNL: Mettiti nei suoi panni

3) Trovate corretto l'uso dell'articolo davanti al nome proprio di persona?

Ecco cosa dice l' Accademia della Crusca:

L'articolo prima di un prenome

Si tratta di una questione che ritorna frequentemente, sentita in particolare dai parlanti di quelle regioni italiane in cui è normale anteporre l’articolo al nome proprio, e difficile da circoscrivere all’interno di una norma sicura e univoca. Per coloro che desiderano un punto di riferimento fisso possiamo affermare che, secondo la norma dell’italiano standard, l’articolo prima del prenome non va usato. La sicurezza di una regola apparentemente tanto semplice e lineare, viene immediatamente scalfita dagli effettivi usi dell’italiano parlato contemporaneo, nonché da illustri esempi della nostra letteratura passata e presente. Soprattutto per i femminili abbiamo esempi illustri di provenienza toscana (Dante “ricorditi di me, che son la Pia”, Pg. V, 133; Lorenzo il Magnifico “La Nencia a far covelle non ha pari”, Nencia da Barberino, st. 9, v.1 nell’edizione di Tutte le Opere di Lorenzo de’ Medici curata da Paolo Orvieto, Salerno Editrice, 1992; fino a Cicognani che lo inserisce anche nel titolo di un suo romanzo La Velia del 1925), ma confermata anche da scrittori non toscani, come ad esempio da Verga: “lascia star la Nena, che non ha dote” (Pane nero, 8).

Per quel che riguarda invece l’articolo prima dei primi nomi maschili, l’uso nell’italiano antico è estremamente raro e limitato ad alcuni laudari di provenienza sia toscana che settentrionale, in cui il nome maschile che ricorre più spesso preceduto da articolo è Gabriele. Negli scrittori contemporanei sono pochi gli esempi di questo tipo e tutti riconducibili alla volontà di riprodurre il parlato di tipo settentrionale, in cui è appunto presente l’uso dell’articolo anche con i nomi propri maschili: così in Ginzburg “assomiglia al Silvio” e nella canzone “la ballata del Cerutti” di Simonetta-Gaber in cui si trova “s’è beccato un bel tre mesi il Gino” (i due esempi sono ripresi da Serianni, Grammatica italiana, 1989, p. 169).

Oltre alla presenza dell’articolo prima di un prenome femminile nella tradizione letteraria e nel parlato toscani, e prima dei nomi anche maschili nel parlato regionale settentrionale, ci sono altri due contesti, uniche eccezioni riconosciute alla regola, in cui troviamo l’articolo: quando il nome proprio sia preceduto da una specificazione (es. “il piccolo Marco”, “la cara Lucia”) o quando costituisca una metonimia (es. “L’Aida rappresentata all’Arena di Verona”, cioè l’opera che ha questo titolo).

C’è un tratto comune a tutti i casi fin qui considerati: l’articolo determinativo implica sempre una certa notorietà del nome proprio cui si accompagna, dovuta a legame amicale-affettivo nell’uso familiare e confidenziale (la sfumatura familiare è comunque variamente avvertita), giustificato invece da un precedente riferimento all’interno di un testo in contesti di registro più alto. L’uso dell’articolo determinativo con un nome proprio produce quindi, almeno in parte, una perdita del tratto della proprietà, avvicinando il nome proprio a un nome comune: in questo senso è quindi sconsigliato con i nomi di persona in quanto toglie in parte il senso dell’unicità e dell’inconfondibilità dell’individuo.

Qualche cenno anche sull’uso dell’articolo con il cognome: l’articolo, in questo caso, sembra conferire un certo distacco, per cui la persona citata per cognome, appunto, viene così collocata lontano da chi parla o scrive (sia nel tempo che come lontananza psicologica, quindi in situazioni fortemente formali come ad esempio in tribunale: “si senta ora la testimonianza del Galluzzi”). Si può mantenere l’articolo con cognomi di persone illustri lontane nel tempo (il Manzoni, il Galilei), ma invece è sconsigliato accanto al cognome di personaggi appartenenti alla nostra memoria storica (meglio Garibaldi, Mazzini, Gramsci che non il Garibaldi, il Mazzini, il Gramsci) e, solitamente non si usa nemmeno con i cognomi di personaggi illustri stranieri così come sta scomparendo l’uso di far precedere dall’articolo i cognomi di donne famose o con funzioni pubbliche: “la Deledda”, “la Moratti” tendono a essere sostituite dalle forme complete del nome proprio “Grazia Deledda”, “Letizia Moratti” che permettono di individuare il genere della persona di cui si sta parlando senza bisogno dell’articolo che, in questi casi, poteva apparire come discriminante in quanto non presente con i cognomi di uomini famosi o pubblici (Calvino, Andreotti, ecc).

Con i cognomi di persone contemporanee non illustri l’italiano parlato è restio a usare abitualmente l’articolo, tranne che in Toscana e negli usi formali (tribunale) o, viceversa, in contesti molto confidenziali e scherzosi, mentre resta l’articolo plurale per indicare i membri di una famiglia (i Medici, i Colonna, ecc.) e due o più donne della stessa famiglia (le Materassi).

Per approfondimenti:

  • Serianni Luca, Grammatica italiana, Torino, UTET Libreria, 1989, p. 169.
  • Leone Alfonso, Conversazioni sulla lingua italiana, Firenze, Leo S. Olschki, 2002, pp. 44-45.
  • Renzi L., Salvi G., Cardinaletti A., Grande grammatica di consultazione, Bologna, Il Mulino, vol. 1, cap. VII.
  • Brunet J., Grammaire critique de l’italien, 2 (L’article), Parigi, Università di Parigi VIII, Vincennes, 1979.

A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca

e

nella comunicazione dipende dalla linguistica delle persone con le quali stiamo dialogando.
Il ricalco verbale e' uno dei punti cardine della PNL.
Se il nostro interlocutore chiama VASCA DA BAGNO la piscina noi la chiameremo VASCA DA BAGNO.
Se ha parlato con l'Angela anche noi utilizzeremo l'articolo.
Nel caso di errori grammaticali del nostro interlocutore possiamo riprodurli per poi correggersi es.:
a) Lo sai che lo Stefano e' andato a Roma?

b) Ah! lo Stefano e' andato a Roma, anzi per dirla come dicono i dotti (con tono ironico), Stefano e' andato a Roma....beato lui.

E' a mio avviso preferibile evitare di correggere o far notare gli errori in generale se non strettamente necessario.

Approfondimenti:
Comunicazione_il_segreto_per_creare_relazioni_di_successo
http://www.macrolibrarsi.it/video/__comunicazione_il_segreto_per_creare_relazioni_di_successo-dvd.php?pn=1002


e
studiate perche' e' l'asino che tira il carretto

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martedì 30 giugno 2009

PNL: rilassamento

un metodo interessante semplice ed efficace che ho imparato per rilassarsi e che serve come primo passo verso l'autoipnosi e' questo:
ovunque vi troviate cominciate a seguire questo ritmo di respiro:
pronunciate mentalmente la lettera "e" ed inspirate e mentalmente mentre espirate dite 1

"e" ed inspirate e mentalmente mentre espirate dite 2

"e" ed inspirate e mentalmente mentre espirate dite 3
cosi fino a sette e poi ripartite da 1

via via sempre piu' lentamente.

piu' lo fate piu' vi rilassate

e

se mentre lo fate chiudete gli occhi ed immaginate di vedere un puntino nero davanti a voi e lo fissate a lungo anche la vostra vista ne beneficera'.


Testo interessante:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il_metodo_silva_mind_control.php?pn=1002


e
studiate perche' e' l'asino che tira il carretto.


akc3vgnd8w

Commento di Angela a Mittente/destinatario?

Ricevuto via email.

Caro Mauro,
eccomi finalmente tornata...
E come prima mail cosa ti trovo? Ti trovo che quello che hai scritto è esattamente il mio pensiero. Il pensiero di una che la prof l'ha fatta per tanta parte della sua vita professionale e che diventa matta di fronte alle continue situazioni di prevaricazione che ci sono da parte di un gran numero di insegnanti, che sono poi quelli che si compiacciono del potere raggiunto e che lo usano soprattutto per confermare il proprio valore alle spese di studenti disarmati o meglio armati solo del potere di trasgredire... che usano malamente e pagandone il prezzo.

Nella mia storia, più crescevo come prof e più cercavo strumenti per stimolare la motivazione e la curiosità fino ad arrivare a definirmi: "cacciatore di teste... belle" nel senso che cercavo di trovare i punti di forza nelle teste (e nei cuori) di chi avevo di fronte.
Ma ho avuto tanti ritorni, sai? E se gli insegnanti supponenti e inconsapevoli sapessero...

Detto questo però e, ferma restando la mia condivisione con quanto hai scritto, voglio dire che nella scuola ci sono comunque tante persone di valore pronte e disponibili ad imparare strumenti e acquisire consapevolezze.
Per questo, se si deve fare una "lotta" deve essere perchè si metta a fuoco che il valore primario di chi insegna è quello di una comunicazione consapevole sostenuta da strumenti per passare un metodo agli allievi e di un atteggiamento di empatia nei confronti di piante che stanno crescendo.

Usavo dire che mi sarebbe piaciuto fare la ministra della pubblica istruzione per fare sì che questo si avverasse, ma non ho mai applicato il "come se" e non ho realizzato un desiderio che mi sembrava impossibile per me.
Se avessi conosciuto la PNL a vent'anni sono sicura che adesso sarei al posto della Gelmini.
Angela

lunedì 29 giugno 2009

Mittente/destinatario?

inviato da MAURO
il 29 giugno 2009 alle 19:31

Nell'edizione di Domenica 28/06/2009 fate notare il fatto che gli studenti non sanno piu' studiare. Ma qualcuno glielo ha insegnato?

Vorrei sapere dal rettore dell'universita' o da voi da chi e in che classe viene insegnato un metodo di studio e di memorizzazione.

Tutti siamo stati a scuola e nessuno di noi ha ricevuto questa formazione compreso chi ha scritto l'articolo ed il rettore dell'universita' quindi.....invito i lettori a leggere in maniera critica ed a segnalare ai giornali queste affermazioni inutili se non corredate di relativa soluzione.

Si continua, inoltre, ad addossare l'abbandono scolastico ed i cattivi risultati degli studenti agli stessi.

Voglio ricordare che nella comunicazione professore > studente la responsabilita' di far arrivare il giusto messaggio spetta al professore.

Quindi se ci sono professori che utilizzano il vecchio sistema di scrivere il mittente al posto del destinatario e poi si lamentano che la lettera non arriva mandiamoli ad effettuare corsi di aggiornamento, verifichiamo se la loro preparazione si puo' ritenere buona ed attuale, controlliamo la capacita' di trasferire il loro sapere agli studenti e se tutte queste prove vengono superate le promuoviamo e le rimettiamo in servizio in caso contrario invitiamoli a trovare un nuovo lavoro.

I nuovi esaminatori, gli studenti, sono sicuro che faranno un ottimo lavoro.

Articolo inviato in parte per ragioni di spazio a La Provincia Pavese.

Attendo Vostri commenti.

Approfondimenti:

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__PNL_con_Bambini_Guida_per_Genitori.php?pn=1002

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studiate perche' e' l'asino che tira il carretto.

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domenica 28 giugno 2009

La mia banca e' differente.

La mia banca e' differente.

Questo dialogo e' avvenuto realmente all'inizio del mese di giugno 2009 con una impiegata della mia banca.
I-Buongiorno signor ....sono .....della banca ..... di Garlasco.
M-Buongiorno.
I-La chiamo per l'aumento di capitale ENEL.Come azionista ENEL ha la possibilita' di acquistare n. ....azioni che le sono state assegnate per l'aumento di capitale.
in alternativa puo' vendere il diritto di opzione e GUADAGNARE .....
M-Se lei avesse delle azioni Enel e fosse al mio posto cosa farebbe?
I-E' un'occasione importante per SPALMARE la PERDITA prima valevano 8 euro ora sono a 3 euro.
M- E
I-E se lei aderisce all'offerta ha la possibilita' di PAGARE 2,30 una azione al posto di 3,50 euro circa che valgono attualmente.
M- E
I-E SPALMANDO LA PERDITA abbiamo piu' possibilita' EVENTUALMENTE se salgono di ridurla.
M-LA PERDITA e
I-e e' anche vero che queste azioni si movimentano poco hanno ormai poche oscillazioni
M-e
I-e' difficile che risalgono
M-quindi?
I-e' un pazzo chi aderisce a questo aumento di capitale aggiunge perdita a perdita io le consiglio di vendere l'opzione.
M.E
I-e GUADAGNARE .......euro.
M-Grazie per il consiglio. Venda pure l'opzione.


Pensateci su qualche giorno e ditemi.
Vi dico solo che l'ENEL, penso volontariamente, ha sfruttato un errore che fa il nostro cervello e che vi spieghero' nei prossimi giorni.
Ho evidenziato delle parole che vi possono portare alla soluzione.
Buon divertimento.

akc3vgnd8w

sabato 27 giugno 2009

PNL: Mettiti nei suoi panni

L'esercizio di PNL di oggi ci fa tornare alla mente il consiglio che a volte ci davano i nostri nonni.
"Mettiti nei suoi panni e......."
Imitate la postura, i movimenti, il battito delle ciglia, il respiro, il volume della voce, la tonalita', utilizzate le parole, i verbi, ecc.
Fate questo esercizio tutte le volte che vi relazionate con qualcuno.
Questo esercizio ci serve per rendere piu' efficace la nostra comunicazione e per il prossimo futuro quando vi insegnero' l'ipnosi.
Do it.

Divertitevi.






Attendo i vostri commenti sul sito
o
via email cervelloipu@email.it
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studiate perche' e' l'asino che tira il carretto

akc3vgnd8w

PNL: I vostri libri

Avete gia' letto qualche libro o ebook di questi argomenti?
Quale vi e' stato utile?
Condividetelo con noi.

venerdì 26 giugno 2009

PNL: studiate perche' e' l'asino che tira il carretto

Oggi mi sono commosso seguendo su RAISTORIA la storia di Don Milani.
Non la conoscevo.
Ho scoperto di avere gli stessi VALORI......in particolare.. ..lo Studio, la Cultura, la Curiosita', il Fattore critico come elemento fondamentale della Liberta'.
La conoscenza ci permette di saper giudicare, di essere liberi da manipolazioni di chi sa piu' di noi.
Ogni cosa che non conosciamo e' uno strumento manipolatorio in piu' nelle mani di chi ci vuole raggirare e manipolare (tv, politici, giornalisti, guru, economisti, venditori, ecc.).
L'asino e' colui che ha smesso di apprendere, che, come fanno i bimbi dopo i tre mesi per la stupida legge della sopravvivenza della specie, accetta di fermarsi, di livellarsi con i suoi simili.
Smettiamo di ragionare da asini e riprendiamoci quel 90% di funzionalita' cerebrale che l'ignoranza, le abitudini, i falsi dei, le nostre credenze limitanti ecc. ci hanno tolto.
E' difficile dire la Verita' a noi stessi....
Chi siamo?
Asini o cocchieri?

Non l'ho fatto prima ... mi e' mancato il coraggio..
volevo ringraziare il Santino per averci concesso i locali nei mesi scorsi ed aver creduto nel nostro progetto.
Grazie.
Un ringraziamento a tutto il gruppo di partecipanti che alla soap opera, al Grande fratello, al quiz truccato, ed alla penichella sul divano hanno preferito un po' di mie domande, che a volte possono metterci in imbarazzo, ma che in fondo in fondo ci fanno scoprire meglio noi stessi.
Grazie.
All'Angela per la sua disponibilita', amicizia ecc. ecc.
Grazie.

e
studiate perche' e' l'asino che tira il carretto
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giovedì 25 giugno 2009

PNL: Interiorizzare la PNL

Avete deciso di migliorare la Vostra capacita' comunicativa?
Bene.
In attesa di reincontrarci a settembre da oggi e per i prossimi giorni Vi daro' degli esercizi da compiere per arrivare giorno dopo giorno ad aver acquisito delle abilita', nella comunicazione, importanti.
Come oggi la maggior parte di Voi sa guidare l'automobile senza pensarci consciamente con la stessa semplicita' gestirete i Vostri rapporti personali padroni delle nuove tecniche.

Primo giorno
identificate come le persone con le quali interagite interpretano il mondo:
credenze
predicati verbali
ecc.
ascoltate e se potete ponete domande di verifica.

Sono a Vostra disposizione per chiarimenti ed aiutini.
Attendo Vostri commenti e richieste.........il piattino e' all'uscita.

e
studiate perche' e' l'asino che tira il carretto.

mercoledì 24 giugno 2009

PNL: chi siamo?

Chi siamo?

Sono un ammasso di cellule (come definisce gli esseri umani la Prof.ssa Margherita Hack) che dal 1986 ha cominciato a farsi delle domande, domande su tutto ed a cercare delle risposte

e

Voi? Chi siete?

Siete liberi? .......Liberi da cosa?

Pensateci e ditemi il vostro Pensiero.

E........

studiate perche' e' l'asino che tira il carretto.

PNL: Il potere delle domande

Quali sarebbero i vostri desideri in un mondo privo di giudizio?

Testo fondamentale di PNL:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__usare_il_cervello_per_cambiare.php?pn=1002