domenica 19 febbraio 2012

COSA È LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

COSA È LA DISCALCULIA EVOLUTIVA







COSA È LA DISCALCULIA EVOLUTIVA
La discalculia evolutiva (D.E.) è una disabilità di origine congenita e di natura neuropsicologica che impedisce a soggetti intellettivamente normodotati di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo ( calcolo a mente, anche molto semplice, algoritmo delle operazioni in colonna, immagazzinamento di fatti aritmetici come le tabelline), e di processamento numerico (enumerazione avanti ed indietro, lettura e scrittura di numeri, giudizi di grandezza tra numeri). Dunque riguarda la parte esecutiva della matematica e ostacola quelle operazioni che normalmente dopo un certo periodo di esercizio tutti i bambini svolgono automaticamente, senza la necessità di particolari livelli attentivi. La discalculia a volte può ostacolare l’efficienza del ragionamento aritmetico e del problem solving matematico (concetti matematici, soluzione di problemi), competenze che altrimenti sarebbero integre. I soggetti con tale disabilità sono circa il 4% della popolazione scolastica.
Come altri disturbi specifici dell’apprendimento ha elevate cause di origine eredo- familiare.
La D.E. ha elevati livelli di comorbidità con la dislessia evolutiva.

DISCALCULICI EVOLUTIVI SI NASCE O SI DIVENTA?
Discalculici evolutivi si nasce. Molti esperimenti scientifici hanno messo in evidenza che i neonati, anche solo di un giorno, sono in grado di notare e di apprezzare i cambiamenti di numerosità 1-2 e 2-3. Ciò rivela l’esistenza di un modulo innato che consente di riconoscere la numerosità, di distinguere mutamenti di numerosità, di ordinare i numeri in base alle dimensioni. E’ sulla capacità di apprezzare la numerosità che si costruiscono tutte le competenze progressivamente più complesse nell’ambito dei numeri. Si ha ragione di ritenere che la d.e. abbia la sua origine da una inefficienza congenita di tale modulo.
itmo delle operazioni in colonna, nel saper apprezzare la numerosità di un insieme, nel saper leggere e scrivere i numeri.
Ciò aiuta a capire come un bambino possa essere normalmente intelligente, adeguato nel linguaggio, possedere una buona memoria e, pur non avendo subito trauma cranici, fare molta fatica ad imparare le tabelline o a posizionare gli zeri nella scrittura dei numeri. Spesso non si tratta di mancanza di esercizio o svogliatezza o distrazione, ma di una specifica disabilità.
COSA SONO I FATTI ARITMETICI
Tutti noi possediamo nella nostra architettura mentale dei “serbatoi”, dei “magazzini”, dove è possibile codificare il risultato di semplici calcoli numerici; ciò consente di recuperare questi risultati in tempi brevissimi e soprattutto senza dover ogni volta eseguire operazioni di conteggio.
Bambini normalmente efficienti risolvono il calcolo 3x4 in tempi inferiori al secondo e senza dover ricorrere a forme di conteggio (3x1=3, 3x2=6 ecc.; oppure 3+3+3+3). Naturalmente questa abilità, che manca alla maggioranza dei bambini discalculici evolutivi, consente di svolgere il calcolo in automatico, senza il dispendio di energia attentiva, e quindi libera potenzialità a disposizione della parte concettuale e del problem solving.
COME RICONOSCERE LA DISCALCULIA EVOLUTIVA
E’ soprattutto verso la fine della terza elementare che può essere più facile fare l’ipotesi che un bambino inefficiente nella parte esecutiva della matematica possa essere affetto da D.E.. 
Infatti è a questo punto del cammino scolastico che normalmente le operazioni di calcolo e di processamento numerico più elementari vengono svolte da tutti i bambini con elevati livelli di automatizzazione.
Si tratta di cogliere delle discrepanze: a fronte di una intelligenza adeguata in molte materie scolastiche ( spesso adeguata anche nel saper scegliere l’operazione necessaria alla soluzione del problema), si nota grande difficoltà nell’immagazzinare le tabelline o nell’eseguire semplici operazioni a mente senza l’uso delle dita o nell’enumerare correttamente all’indietro. 
Spesso la discalculia evolutiva si manifesta solo con elevati livelli di lentezza nell’esecuzione di calcoli o di operazioni, il cui risultato è spesso corretto.
In seconda elementare, sintomi precoci di un possibile disturbo discalculico possono essere:
significativa difficoltà ad enumerare all’indietro da 20 a 0, difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra, difficoltà ad eseguire l’addizione di numeri in coppia ( 2+2, 3+3, 4+4, 5+5) ricorrendo al fatto aritmetico ( senza dover calcolare).
In relazione all’elevato livello di comorbidità con la dislessia evolutiva a scuola l’individuazione di un rischio di d.e. può essere facilitata dalla compresenza dei fenomeni sopra descritti con lentezza e scorrettezza nella lettura, con la presenza di numerosi errori ortografici nella scrittura e con la presenza di disturbi della grafia ( grafia molto brutta o significativa lentezza nell’esecuzione del segno).
CHI FA LA DIAGNOSI DI D.E.
La diagnosi di discalculia evolutiva spetta alle strutture sanitaria di psicologia e di neuropsichiatria infantile che devono somministrare protocolli neuropsicologici adeguati all’individuazione ed alla diagnosi di questa disabilità. E’ ad esse che gli insegnanti devono indirizzare le famiglie dei bambini per i quali suppongono la presenza di d.e.
Ad ogni buon conto sono a disposizione degli insegnanti testi che possono fornire informazioni utili per un invio sempre più mirato alla struttura sanitaria.
COSA FARE CON UN BAMBINO CON D.E.
Come per altri disturbi specifici dell’apprendimento è importante ricordarsi che si tratta di disturbi congeniti e che, pertanto, non “guariscono”. Proprio per questo l’obiettivo primario è che il bambino possa procedere nella concettualizzazione della matematica e nella capacità di risolvere problemi matematici minimizzando al massimo la dipendenza dalla sua disabilità. Nella soluzione dei problemi, a partire dalla III° elementare, è quindi importante che il bambino possa usare una calcolatrice. Questo è il suggerimento che viene dato dalla maggioranza degli studiosi della materia. Pur tuttavia fino alla fine della scuola elementare è necessario che i bambini siano aiutati a migliorare negli ambiti deficitari, con esercizi molto mirati che possono consentire di diminuire l’intensità del disturbo. 
Soluzioni per la didattica:


Discalculia Trainer + CD
Autori Vari
Attività di potenziamento delle abilità e recupero delle difficoltà di calcolo

Didattica per la Discalculia
Attività pratiche per gli alunni con DSA in matematica

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La Discalculia - Libro + CD + DVD
e altre difficoltà in matematica




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sabato 18 febbraio 2012

Prima il dovere poi il piacere

Prima il dovere poi il piacere


Fin da bambino ho studiato il comportamento delle persone perche' ero affascinato da cosa la gente fa e mi chiedevo perche' ?
Ero e sono sorpreso da tante differenze  dai tanti modi di vivere.
Capire per me e' sempre stato importante , capire alcuni comportamenti che non condivido e capire i modi di vivere che ritengo non utili, dannosi.
Quello che mi interessa di piu' e' comprendere e imparare i modi delle persone che sanno fare meglio di me ....... che vivono meglio di me perché producono piu' risultati o perche' sono piu' sereni o piu' felici.
Provengo da una famiglia normale ........ non sono particolarmente intelligente ........ e non ho fatto l'universita'.
Volevo stare in mezzo alla gente e dopo la ragioneria ho iniziato a fare il rappresentante di cancelleria in provincia di Pavia con successo.
Negli anni mi sono chiesto perche' lui o lei hanno successo?
Perche' hanno una bella famiglia?
Perche' sono in  buona salute?
Fortuna?
Predisposizione?
Dopo aver studiato per anni e approfondito la Programmazione Neuro Linguistica che modella le persone eccellenti, e dopo aver studiato i miei clienti di successo, mi sono convinto sempre di piu' di quello che mi avevano insegnato.
La differenza tra chi ottiene dei risultati e chi non li ottiene e' semplice come tutte le strutture che governano la vita, chi ottiene risultati  fa quello che chi non li ottiene non ha voglia di fare.
Volevate una formula complicatissima per giustificare i vostri errori?
Mi spiace ma e' cosi'.
Alla base oltre a cio' che gia' conosciamo ed analizzato negli articoli precedenti abbiamo: impegno e disciplina.
Due fattori determinanti.
Molte persone sanno cosa dovrebbero fare ma non lo fanno e ci sono molte persone che hanno successo, che e' il participio passato di succedere, fanno anche e sopratutto quando non ne hanno voglia.
Lo fanno proprio perche' hanno impegno e disciplina.
Prima di scrivere questo articolo ho pensato molto perche' mi piace parlare di cose che non solo so ma che sopratutto faccio e non pensavo di avere cosi' tanto impegno e autodisciplina.
Poi mi sono reso conto che rispetto alle persone che mi circondano ne ho moltissima.
Tutti i risultati che ho ottenuto li ho ottenuti grazie a quello.
Alcuni studi dicono che chi ha queste doti solitamente pensa di poter far meglio.
Sono sicuro che tu che stai leggendo ne hai di piu' delle persone che ti circondano ........., non staresti leggendo questo testo se non fosse cosi', e ne vuoi di piu' perche ti sei reso conto che sono importanti.
Il mio compito sempre se accetterai la missione sara' quello di darti delle dritte e delle idee su come puoi migliorare ancora.
Secondo gli esperti mondiali della crescita personale una caratteristica comune a tutti quelli che hanno successo e' la capacita' di motivarsi a fare quello che devono fare sia che ne abbiano voglia sia che non ne abbiano voglia.
Studi effettuati alla Harvard University su persone che riuscivano durante la vita a passare da uno stato sociale all'altro dimostrano che la maggiore differenza e' la prospettiva temporale.
Che cosa si intende per prospettiva temporale?


Semplicemente che le persone che producono risultati pensano a lungo termine, pensano alla gallina domani  o meglio ancora al pollaio della settimana prossima  mentre le altre persone pensano all'immediato, godono del momento, non rispettano gli impegni presi con se stessi e con gli altri e fanno quello che e' comodo ........ adesso.
In PNL questa abilita' la chiamiamo pensiero strategico.
Dobbiamo imparare ad incominciare le cose pensando ........alla fine.
Come diceva Gandhi  'il futuro dipende da cosa facciamo nel presente'
La ricerca dimostra che piu' successo ha una persona e piu' pensa a lungo termine.
Questo e' molto importante.
Ora alcune persone hanno un'idea delle conseguenze delle loro azioni a lungo termine ma nonostante questo non cambiano.
Altri, invece, fanno la cosa giusta ecco perche le parole d'ordine sono impegno e autodisciplina.
Le persone che ottengono risultati piu' concreti e a lungo termine mettono piu' impegno e hanno autodisciplina.
Si impegnano a fare meglio, a fare di piu', a migliorare ad alzarsi prima o ad andare a letto dopo, a risparmiare denaro per il futuro, ad investire tempo con i loro figli sapendo che questo tempo prezioso avrà  un ritorno importante per fare tutto quello che serve anche e sopratutto  quando non ne hanno voglia.
Impegno e disciplina significano avere l'abilita' di rimandare la gratificazione immediata per avere pio un premio ben piu' grande.
L'autodisciplina e' la capacita' di gestire se stessi, e' l'abilita' di mantenere le promesse fatte a se stessi.
Chi non l'ha pensa che sia una limitazione alla liberta' .

Conosco persone che dicono di essere libere perché fanno quello che vogliono nel momento che vogliono.
Ritengo che l'autodisciplina e' la piu' grande libertà di decidere cosa e' importante per me e di decidere cosa fare poi per farlo.
Autodisciplina non significa mortificarsi o rinunciare ....... significa mantenere gli impegni presi con se stessi perche' importanti, significa dare una direzione alla propria vita, significa andare nella direzione decisa incluso cambiare idea o strada, incluso quello di non fare cio' che si era prefissato  ma non in funzione dell'emozione o della pigrizia del momento ma perche' piu' strategico non farlo.
Il mio lavoro mi piace .... ed e' per questo che lavoro tanto.
Ogni fine settimana sono impegnato  ...... voi lo sapete per scrivere gli articoli che metto sul blog e per preparare il lavoro della settimana successiva.
Frequento molti corsi che generalmente si tengono a Milano o a Torino.
Sono al sabato o alla domenica gli unici due giorni che posso dormire un poco di piu' ....... pesa alzarsi presto per prepararsi e partire per la citta' con la nebbia ed il freddo ..... cercare parcheggio ..... la metro....ecc.
Alla sola idea di apprendere cose nuove tutte le difficolta' svaniscono.
Assaporo durante il tragitto le nuove conoscenze che faro' e le chiacchierate al ristorante durante la pausa pranzo.
Quante volte hai puntato la sveglia per fare qualcosa e poi hai deciso di dormire per poi pentirtene?

Conosci qualcuno che non ha risparmiato un soldo ed ora si pente di non esser stato previdente?
E' un po' come quando mangiamo un dolce prima di cena ....... certo e' bello e a volte si puo' anche fare ma ti immagini di mangiare dessert tutte le sere prima di cena ..... cosa accadrebbe?
Perderesti l'appetito e quindi non ti nutriresti e poi in poco tempo perderesti la tua forma fisica,  la salute  e incominceresti a star male.
Quante persone conosci che in qualche area della loro vita mangiano sempre il dolce prima di cenare?
Fate una piccola modifica alla vostra vita  .... risparmiate anche solo 100 euro al mese.
Quanto sarebbe il tuo capitale ora se lo avessi fatto quando hai cominciato a ricevere le tue prime paghette o stipendio?
L'idea non e' di rinunciare al dolce  .... anzi.
L'idea e' di fare prima le cose che servono e poi goderne i risultati.
Se andate a scuola o almeno lo avete fatto almeno alcuni giorni nella vostra vita  . ....quando facevate i compiti?
Li facevate all'ultimo minuto e non vi accorgiavate che non vi divertivate completamente perche' avevo in mente i compiti da fare.
Le persone che producono risultati seguono il vecchio detto prima il dovere poi il piacere.

Per approfondire:

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Metodo di studio e orientamento "Organizzare l'apprendimento"

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Per approfondire:

Tecniche di Memoria e Lettura Veloce
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