martedì 20 marzo 2012

Genitore in crisi? Il bimbo diventa adulto e non sai cosa fare?

Genitore in crisi? 
Il bimbo diventa adulto e non sai cosa fare?


Se non siete soddisfatti del rapporto genitori <> figli, guardate questo video. 
La psicologa e coach Giovanna Giuffredi, della trasmissione di La7 "Adolescenti istruzioni per l'uso", in questo video da pratici consigli per poter comprendere le esigenze e i comportamenti dei giovani.



Genitori e Figli: le Regole del Gioco
Secondo la teoria delle costellazioni familiari
Buono

Si fa come Dico Io
L'equilibrio del potere tra genitori e figli

Migliorare i Rapporti Genitori Figli

Sulle Tracce dei Figli
Manuale di sopravvivenza per genitori troppo buoni









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Marco Della Luna, Antonio Miclavez Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia - Libro Signoraggio, debito pubblico, banche centrali. Nuova Edizione ampliata e aggiornata.


Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia 

 

Lo schiavismo è quel sistema sociale ed economico basato sulla schiavitù, che consiste nell'imposizione del diritto reale di dominium, ovvero proprietà, non su di un bene ma su di una persona, la quale è considerata a tutti gli effetti un oggetto facente parte del patrimonio del suo padrone. Storicamente il proprietario di uno schiavo aveva diritto di vita e di morte su di esso e sulla sua famiglia, e aveva diritto a sfruttarne il lavoro senza fornire nessun compenso; spesso il costo per il lavoro degli schiavi era limitato al necessario per la loro sopravvivenza. Uno schiavo poteva nascere in questa condizione, se figlio di schiavi, oppure poteva perdere la libertà in determinate situazioni, le più comuni delle quali erano la cattura in guerra o la schiavitù per debiti, per cui un debitore, se non era in grado di rimborsare il proprio creditore, diventava egli stesso una sua proprietà.
Wikipedia scrive:
L'abolizione della schiavitù è stato un processo secolare. 
Abolizione????
Trasformazione direi.
Queste persone  sono tutte schiave.
Anche voi lo siete.
Anch'io lo sono.
Siamo tutti schiavi del sistema bancario mondiale.
Siamo sempre più poveri, sempre con più debito pubblico sulle spalle per arricchire gli azionisti privati della Banca Centrale italiana e europea.






Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia spiega i processi che ci hanno portato alla falsa libertà.
La sua lettura rappresenta la vostra chiave verso la liberazione dalle nuove catene.

Vi allego l'anteprima di questo libro illuminante.
Anteprima Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia...

Leggi in anteprima la Prefazione alla Quarta Edizione di libro di Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia

Anteprima Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia LIBRO di Marco Della Luna e Antonio Miclavez
Mentre lavoriamo a questa nuova edizione di Euroschiavi, dilaga nel mondo un movimento spontaneo popolare di ribellione contro lo strapotere dei banchieri internazionali, la finanza tossica delle megatruffe, del ricatto a governi e parlamenti, della proibizione dei referendum popolari, dell’esposizione di governi filobancari, dell’indebitamento globale come metodo di dominazione, sfruttamento delle nazioni, costrizione a rinunciare alla sovranità nazionale. Il movimento nasce nel 2010 con la rivoluzione islandese contro i banchieri che, con le loro speculazioni, appoggiate dai politici, avevano portato l’isola dalla prosperità alla crisi finanziaria. Quella rivoluzione, pur non avendo recuperato la sovranità monetaria ha avuto un clamoroso successo economico. Nel corso del 2011 si sono attivati movimenti di massa in Grecia, Spagna (indignados), USA (Occupy Wall Street), Italia, Giappone.
Il dato più importante è che anche a livello popolare si diffonde la comprensione che esiste un radicale conflitto di interesse tra le classi sociali, e che questo conflitto non è tra “proletari” (lavoratori dipendenti) e “padroni del vapore” (industriali, borghesi – anche un Marchionne è solo una conseguenza, non la causa), bensì tra la società nel suo insieme (che produce e consuma beni e servizi, ricchezza reale) da una parte; e, dall’altra, poche centinaia di persone, appunto le grandi famiglie finanziarie, di cui si conoscono i nomi, le quali si sono impadronite del monopolio mondiale (o quasi) della moneta e del credito, e lo usano a scopi di sfruttamento e dominazione, comperando o ricattando gli organi governativi dei vari Paesi, accaparrandosi a costo zero redditi e assets prodotti dalla società, senza nulla produrre essi stessi, se non disastri economici e sociali, nonché precipitando intere nazioni o classi sociali nella schiavitù del debito e della precarietà, fino a istigare guerre dopo guerre.
Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia 
Per far ciò compiono sistematicamente gigantesche operazioni fi-nalizzate al rialzo o al ribasso dei corsi di valute, di titoli pubblici, di azioni e obbligazioni e altri valori finanziari. E sfruttano illecitamente conoscenze riservate. Commettono quindi in modo sistematico, anche attraverso le famigerate agenzie di rating (da loro pilotate) reati di aggiotaggio e di rialzo o ribasso fraudolento, rispettivamente puniti dal Codice Civile e dal Codice Penale, e che alcuni pubblici ministeri giustamente iniziano a contestare alle agenzie di rating in Italia e all’estero:
CC art. 2637. Aggiotaggio.
Chiunque diffonde notizie false, ovvero pone in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari non quotati o per i quali non è stata presentata una richiesta di ammissione alle negoziazioni in un mercato regolamentato, ovvero ad incidere in modo significativo sull’affidamento che il pubblico ripone nella stabilità patrimoniale di banche o di gruppi bancari, è punito con la pena della reclusione da uno a cinque anni.
CP art. 501. Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio (1).
Chiunque al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a euro 25.822 [CP 29].
Se l’aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate [CC 2628; CP 64].
Le pene sono raddoppiate:
  • 1) se il fatto è commesso dal cittadino [CP 4] per favorire interessi stranieri;
  • 2) se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.
Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani. La condanna importa l’interdizione dai pubblici uffici [CP 28, 37] (2).
La ricetta neoliberista e neomonetarista (nel senso della Scuola di Chicago, non di Von Hayek e Von Mises) della grande finanza, delle sue università e del suo pensiero unico in economia, rilanciata dai mass media, obbedita dalla politica, imposta col World Trade Organization (WTO) e via International Monetary (FMI), prometteva di produrre mercati liberi, trasparenti, equilibrati, capaci di prevenire o neutralizzare le crisi, capaci di ottimale allocazione delle risorse, stabile crescita economica globale e pace garantita dall’interdipendenza delle economie. La gente ora si guarda intorno, si guarda in tasca, si guarda in busta paga e vede che quella ricetta ha prodotto esattamente il contrario. Vede il baratro che le si sta aprendo davanti. Sente che perde costantemente benessere e, insieme, sicurezza e prospettiva. Vede che le decisioni che contano sono prese a porte chiuse, da organismi remoti, esenti da controlli e responsabilità, non eletti dal popolo. Vede che intanto gli eletti dal popolo zampettano inutilmente nei parlamenti. Ovvio che la gente incominci a svegliarsi, a mangiare la foglia, a interessarsi delle cose di cui parlano libri come questo. Cose cui prima non si interessava, perché stava materialmente abbastanza bene e mentalmente era abbastanza tranquilla. Pensava a guadagnare, a divertirsi, a fare progetti. Ma ora intere nazioni stanno cadendo in condizioni di vita strutturalmente tormentose, infernali, insopportabili. E, prima di soccombere, alcune di esse sembrano capaci di un sussulto, di una ribellione organizzata.
Nel frattempo, Mario Draghi tiene conto del fatto che non c’è risanamento senza rilancio di produzione e consumi, cioè del pil, quindi bisogna sostenere l’economia e i bilanci pubblici con interventi di banca centrale come prestatore di ultima istanza sia delle banche che degli stati. Non così fa Mario Monti, che, col suo decreto da lui chiamato “Salvaitalia”, seguito dal pacchetto di “liberalizzazioni" privo di apprezzabile propulsività economica e apparentemente concepito solo per distogliere l’attenzione, ha messo una toppa ai conti pubblici nell’immediato, a spese dell’economia reale, a cui toglie la liquidità che rimaneva.
Infatti colpisce consumi e redditi, e soprattutto il settore edile, così da spingere il Paese in una recessione senza uscita, perché va a ridurre il pil, quindi il gettito fiscale, e mette in fuga i capitali verso l’estero e soprattutto in Svizzera, mentre i mercati, prevedendo che tali manovre aggraveranno la recessione, non le premiano abbassando i tassi del debito pubblico quanto si sperava. Monti applica ricette di riduzione della liquidità e del reddito, che già si sono dimostrate controproducenti anche ai fini di ridurre il deficit e il debito pubblico.
Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia 
E pensare che egli stesso, in passato, ammoniva contro questo rischio, il rischio dell’avvitamento fiscale. La sua politica va nel senso di tagliare i garretti al sistema-paese come per propiziarne un prossimo corporate takeover (in periodo natalizio, il «New York Times» annunciava l’acquisto di assets europei da parte di grandi banche USA per 3000 miliardi forniti loro dalla Federal Reserve System (FED) a tasso praticamente nullo e senza scadenza), con annessa riforma del welfare e del mercato del lavoro, da parte di capitale finanziario globale, nel mentre che, in palese conflitto di interesse suo e di qualche suo ministro-banchiere col popolo italiano, assicura maggiori introiti alle banche fornendo loro garanzia a spese dell’erario (e le banche tengono i denari così ottenuti in impieghi sterili, ossia non li mettono a disposizione dell’economia reale), tagliando a 1/5 gli adeguamenti Ici per le banche e costringendo praticamente tutti ad aprire un conto corrente e a servirsi della carta di credito, così da dover pagare laute commissioni alle banche. Al contempo, per ottenere in parlamento il voto di fiducia della partitocrazia, rispetta i privilegi, le prebende e i colossali sprechi clientelari su cui questa basa i propri profitti e i propri consensi.
La possibilità che le ribellioni sociali, estendendosi e rafforzandosi, portino a risultati politici (caduta del governo commissariale) e riforme efficaci, è dubbia finché mancherà una forza politica o sindacale antisistema organizzata e finché la gente reagisce in modo individualistico; tale possibilità però dipende anche dalla comprensione di alcuni precisi fattori fondamentali, di cui questo libro si occupa:
  • il fatto che moneta e credito sono oggetto di un monopolio mondiale privato irresponsabile, e le sue implicazioni;
  • la natura della moneta, anzi le varie nature della moneta e le loro diverse conseguenze per l’economia, la società, la politica;
  • la moneta debito-credito in uso oggi, i suoi effetti indebitanti, le alternative ad essa;
  • l’inevitabilità ed espansività degli effetti distruttivi sull'economia da parte dei mercati finanziari basati sulla moneta-debito.
Se non si va a capire e cambiare questi fattori profondi, non si potrà risolvere la crisi, ma solo rilanciarla verso nuovi e maggiori squilibri, così come fino a oggi è sempre avvenuto nella storia della finanza [vedi Amato, Massimo e Fantacci, Luca, Fine della Finanza, Donzelli, 2009; N.d.A.]. Gli indignados di tutto il mondo possono unirsi ed essere forti, vincere una battaglia, ma poi fermarsi e accontentarsi alla superficie delle cose. Credere di aver cambiato tutto. Così come hanno fatto gli islandesi, che credono di aver rovesciato il sistema e invece sono rimasti dentro il sistema della moneta-debito, del signoraggio bancario e del FMI. E come potevano uscirne, se non erano consapevoli di esso?
E così fino a oggi è sempre avvenuto nella storia dell’uomo: assieme all’ignoranza e alla inconsapevolezza, lo strumento più efficiente di dominazione e sfruttamento – che oggi è la speculazione finanziaria, il signoraggio monetario – si afferma e regola gli altri strumenti – quelli politici, legislativi, esecutivi, giudiziari, sociali, senza che questi lo possano disciplinare. Le rivoluzioni iniziano come popolari, e finiscono in un corporate takeover. La catena alimentare mondiale è data dalla potenza monetaria dei vari soggetti:
  • le banche italiane, che con Monti pagano il denaro l’1 o 2% l’anno con rimborso a 36 mesi, si mangiano le aziende, i beni, i risparmi dei cittadini e degli imprenditori italiani che pagano loro il denaro all’8% o più, sempre ché le banche glielo diano;
  • il sistema-Germania che paga il denaro zero o quasi si mangia il (reddito del) sistema-Italia che lo paga il 5, 6, 7%, e finanzia il pagamento con tasse che fanno chiudere le imprese italiane, facendo così un favore ai concorrenti stranieri;
  • il sistema-USA, o meglio il sistema delle banche private proprietarie della FED, si mangia gli assets e il reddito tutti i Paesi indebitati perché produce per se stesso denaro a costo zero senza termini di rimborso, e con esso compera aziende, immobili, titoli del debito pubblico, banche.






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domenica 18 marzo 2012

I fattori che influiscono nelle relazioni COMUNICAZIONE REALTA' CONDIVISA AFFETTIVITA'

I fattori che influiscono nelle relazioni  
 COMUNICAZIONE 
REALTÀ CONDIVISA 
AFFETTIVITÀ
 

Qualsiasi essere vivente e tutte le attività in cui sono coinvolte hanno in comune questi tre fattori e questi 3 fattori sono anche il senso della vita stessa, tutte le attività della vita sono regolate da esse.
Come potete migliorare le vostre relazioni?
Come vi potete occupare meglio del vostro lavoro?
Come potete realizzare tutti i vostri obiettivi?
E' facile rispondere a queste tre domande se si conoscono questi tre fattori.
Sono: COMUNICAZIONE 
REALTÀ CONDIVISA 
                           AFFETTIVITÀ 

Con affettività intendiamo risposte emozionali, la sensazione di affetto per qualcuno o qualcosa oppure la sua mancanza.
Quando proviamo affetto abbiamo il desiderio di occupare lo stesso spazio della persona che si ama o che ci piace.
 
Allo stesso modo se non gradite qualcuno o qualcosa volete allontanarvi da essa.

Con realtà condivisa intendiamo gli oggetti solidi.
La realtà  e' accordo, ciò che concordiamo sia reale e' reale.
Ad esempio se due persone concordano che il Vombati dal naso peloso e' il miglior animale da compagnia, condividono una realtà sui Vombati dal naso peloso. 

Con comunicazione intendiamo lo scambio di idee tra due persone.

Questi 3 fattori COMUNICAZIONE 
REALTÀ CONDIVISA 
                                 AFFETTIVITÀ
sono collegati tra loro e una variazione del valore anche di un solo fattore modifica i valori degli altri due.
Immaginate un cerchio diviso in 3 parti uguali al variare di uno spicchio gli altri due si modificano.
Se vogliamo mantenere una relazione stabile al calare di un fattore dobbiamo aumentare gli altri due.
Oppure immaginate questi 3 fattori come parti di un triangolo. 
Per mantenere la forma se diminuisce un lato anche gli altri due si riduco e la qualità del rapporto decade in proporzione.
Ad esempio e' il vostro primo giorno di lavoro, l'ambiente e le persone non vi sono famigliari.
Avete pochissima realtà condivisa con loro e visto che non conoscete nessuno avete pochissimo desiderio di stare con loro.
Quando cominciate a comunicare con le persone trovate cose che avete in comune con loro, la vostra affettività aumenta e loro vi diventano più reali.
Man mano che l'ambiente diventa più famigliare aumentano anche la vostra volontà e desiderio di essere li.
Scommetto che chissà quante volte avete notato nella vostra vita quando avete avuto un dissapore con un amico, la vostra affettività per quella persona cala e non avete più voglia di comunicare con lui e nemmeno di averlo vicino.
Ora sapete che per porre rimedio tutti e due dovete vedervi e parlare della cosa.
Quando lo fate tutti e due spiegate la vostra realtà di ciò che e' avvenuto in tal modo otterrete una maggiore realtà sul punto di vista dell'altro e arriverete a un qualche accordo su ciò che e' avvenuto.
Questo fa salire l'affettività reciproca e il turbamento viene risolto.
Aumentando un singolo fattore, in questo caso la comunicazione, aumenterete la realtà' condivisa e l'affettività.
Analizziamo qualche uso pratico di questi tre fattori.
Come entrano le persone in comunicazione tra loro?
Come si parla con qualcuno che si vuole conoscere o si desidera avere rapporti di affari?
Trovate in quella persona qualcosa che vi piace e parlate di qualcosa in cui lei possa essere d'accordo.
Trovando qualcosa in cui entrambi siete d'accordo stabilite una realtà condivisa quindi mantenete la maggior quantità di affettività possibile sapendo che c'è nella persona qualcosa che vi puo piacere.
A quel punto sarete in grado di parlarle.
La comunicazione è il più importante di questi tre fattori.
La comunicazione genera affettività e realtà.
In altre parole solo comunicando con una persona essa ci può diventare reale e noi possiamo provare qualcosa nei suoi confronti.
Le relazioni come per esempio i matrimoni vanno a rotoli per mancanza di comunicazione.
Quando la comunicazione comincia a venire meno l'affettività comincia a scendere, le persone hanno segreti reciproci e la loro affettività dopo poco viene a mancare.
Dove una volta c'era un futuro radioso e un'enorme quantità di affetto questi tre fattori sembrano essere spariti del tutto.
Non solo può succedere con la gente ma anche con gli oggetti.
Ad esempio se qualcuno non e' riuscito a controllare gli oggetti con cui lavora perderà l'affettività per questi strumenti, alla fine non gli interessano più o addirittura non e' più capace di usarli.
Ha smesso di comunicare con essi.
Usando i tre fattori egli può ritrovare la capacita di usare gli strumenti e anche l'entusiasmo per il proprio lavoro.
Lo potrebbe fare toccando i suoi strumenti più immediati e poi lasciandoli andare.
Lo dovrebbe fare ripetutamente.
Toccare e lasciare andare.
Toccare e lasciare andare.
Comunica con lo strumento ed esso gli diventa più reale o più solido.
Potrebbe annoiarsi di toccare e lasciare andare ma dovrebbe continuare sino a che non si sent entusiasta in proposito.
Per quanto strano possa sembrare egli aumenterà il valore dei tre fattori tra i suoi strumenti e riacquisterà la capacita di controllarli.
Per quanto riguarda le persone con cui lavorate spesso esse hanno delle obiezioni ad essere toccate ma potete comunicare con loro.
Ascoltate ciò che hanno da dire e date riconoscimento a ciò che dicono.
Dite ciò che volete dire abbastanza gentilmente e abbastanza spesso in modo che lo recepiscano.
Se davvero comunicate e comunicate bene con loro migliorerete la vostra capacita di stringere rapporti con loro e coordinare le loro attività.
Ora tocca a voi migliorare ogni aspetto della vostra vita.
Buon divertimento.




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