domenica 19 luglio 2009

PNL: LA NOSTRA ZONA DI PIACERE

La e messa alla fine delle affermazioni, la paura del cambiamento ci possono mettere condizioni poco piacevoli.
Fin dalla nascita iniziamo a coltivarci il nostro orticello di abitudini, convinzioni, modi di dire e di fare, schemi mentali nella gestione dei rapporti con le persone e con i nostri pensieri.
Le regole che gestiscono la sopravvivenza del cervello.
E fuori dall'orto chi e che cosa troviamo?

Aglio, patate e cccipolllle?

Fuori troviamo tutto il resto, cio' che riteniamo poco gradevole, chi si veste, chi parla, pensa, gesticola in maniera differente da noi.

Il diverso.

Nel nostro orticello ci sentiamo .....sicuri. (I bisogni umani)

Rapportarci con cio' che conosciamo ci da sicurezza.

Un pazzo ha detto:

"chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova"

e

Albert Einstein diceva

"follia-e-fare-sempre-la-stessa-cosa-aspettandosi-risultati-diversi"

il mondo e' pieno di pazzi!

Questa follia che viviamo ogni giorno ci lascia nella zona di confort, ma e' il disagio che ci fa crescere.
Ognuno di noi è migliorato personalmente sopratutto quando ha sbagliato o quando quella volta le cose sono andate verso un'altra direzione.

Nei momenti difficili, particolari diamo il meglio di noi stessi ed e' li che avviene l'evoluzione, la crescita.

Per chi vuole approfondire:
http://www.macrolibrarsi.it/video/__leader_di_te_stesso_8_dvd.php?pn=1002


Attendo come sempre i vostri commenti.


e


studiate perché
e' l'asino che tira il carretto.



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