sabato 20 novembre 2010

PNL: cervello ...istruzioni per l'uso COME NASCE UNA MALATTIA E COME PREVENIRLA? PRIMA PARTE

COME NASCE UNA MALATTIA E COME PREVENIRLA? 
PRIMA PARTE


Vi siete mai chiesti come nasce una malattia?
Io molte volte.


A che cosa servono tutte queste informazioni se possiamo agire sempre dopo?

Perché' ad una persona viene una malattia ai reni ed ad un'altra al fegato?

Perché' un tumore al colon e non al seno?

Perché' oggi e non 3 anni fa'? Un mese fa?

Perché' una persona che non ha mai fumato e vive in montagna isolato dal mondo si ammala di asma o tumore ai polmoni?

Perché' vengono infarti a persone controllatissime normopeso, senza colesterolo ed allenate fisicamente?

OK 

andatelo a chiederlo ai medici ....farfuglieranno stupidate varie...parole incomprensibili........se insistete alzano la voce....e .......BO BO BO BO CHI AGA AL MAL L'E' AL SO'.

Penso si scriva cosi'.


Sono domande interessanti vero?

Premetto che non sono medico e da qualche anno ho cominciato semplicemente ad usare il cervello, 

leggere delle nuove scoperte scientifiche (medicina ufficiale) che andavano a confermare ciò' che la 

PNL affermava da anni e cioè' che tutte le malattie sono prodotte dal nostro cervello con eccezione di 

incidenti con danni di tipo traumatico, avvelenamenti e contaminazioni di vario tipo.



grazie a varie metodologie e tecniche che abbiamo visto più' volte nel nostro blog andiamo ad 

intervenire......sempre...a malattia conclamata.

Dopo un paio di notti insonni  penso di aver elaborato una strategia per bloccare sul nascere l'impulso

 e questo e' fattibile se sapiamo riconoscere l'inizio emozionale che genera nel cervello l'immaginazione

 di un colore, la conseguente immagine che provoca la scarica elettrica che viene trasformata in scarica

 chimica.

Per farlo capire alla sciura Cesira .... 

Telefonata

Cesira hanno portato all'ospedale tua nipote corri!!!!!

Nel cervello di Cesira nasce emozione che genera un colore..il colore genera un'immagine(la nipotina 

investita dall'auto...in realta' e' caduta dalla sedia)...l'immagine fa si che i neuroni generino una scarica 

elettrica ...e ..questa scarica elettrica provoca la produzione di sostanze chimiche che fanno correre 

Cesira subito in bagno.. ...il battito cardiaco 

aumenta....diventa tutta rossa in viso.....le mani gelano...ecc.



Nella maggior parte dei casi l’origine della singola patologia è riconducibile a due componenti 

integrate fra loro:

  • lo stato del “terreno” biologico dell’organo interessato dalla patologia
  • la somatizzazione di un trauma di origine psichica nell’area cerebrale che gestisce la specifica area periferica del corpo che rappresenta simbolicamente il tipo di emozione vissuto.

Fase iniziale della malattia
La soglia di attivazione della malattia sarà pertanto proporzionale allo stato dell’organo od organi 
interessati: tanto migliore la loro condizione generale, per una vita vissuta serenamente, seguendo una
 buona alimentazione ed esercizio fisico, tanto più importante e pesante dovrà essere l’emozione 
vissuta e rimossa nel profondo, perché il processo patologico si attivi.

Identifichiamo l'emozione che dal trauma causa la malattia

Appare  evidente la necessità di individuare il piu' velovemente possibile  gli eventi la cui emozione è 
rimasta chiusa in noi, (quindi non esternata con pianti, grida, reazioni 
fisiche o altro), con conseguente attivazione di gruppi di neuroni cerebrali (sia Sistema 
Nervoso Centrale che Cervello Addominale), che dal momento del trauma, 
emettono con continuità neurotrasmettitori e neuropeptidi che attivano i rispettivi recettori sulle 
membrane cellulari dei vari organi, con conseguenze correlate alla loro specificità.
In particolare, neurotrasmettitori e neuropeptidi inibitori o depressori, ridurranno l’efficienza del sistema immunitario nell’area del corpo colpita, area che rappresenta simbolicamente l’evento che abbiamo vissuto.
Vi faccio alcuni esempi per le malattie piu' importanti:
Tumore ai polmoni


Romeo ha vissuto per circa 60 anni in un paesone della Bassa Padana e'  anziano e vede morire intorno a se' le persone più care e teme sempre di più che la sua ora si stia avvicinando.
 Da sempre ha avuto grande paura della morte.
Un giorno muore colpito da infarto uno sconosciuto vicino a lui, mentre sta guardando le vetrine in centro. 
Grande trambusto, soccorsi, ma nulla da fare, il signore che gli è caduto davanti è morto!

 La sua emozione è violentissima, ma non parla, non piange, non 

urla! 

Tutta quella gente radunata, che figura farebbe? 

Anche lui, come gli altri si vergogna ed anche lui scopre dopo un certo tempo, un bel tumore in un 

polmone (simbolo: paura della morte - non poter più respirare). 

Se in tutti questi casi, entro breve tempo dal fatto che ha creato l’emozione, quest’ultima fosse stata 

esternata, i neuroni correlati si sarebbero spenti e non si sarebbero innescati i processi biochimici che 

hanno generato le rispettive malattie.

Parkinson

Mentre Gennaro svolge un lavoro delicato in una condizione di scarsa solidità della sua posizione lavorativa all’interno della piccola azienda del varesotto della quale e' dipendente, gli sfugge di mano una penna usb  che contiene dati importantissimi di una nuova lavorazione e che se cade provoca la perdita delle informazioni  un grave danno e rischio di essere licenziato, proprio ora che è diventato papa'! 

Si getta velocemente sull'oggetto e lo afferra con tutte le sue forze appena in tempo! 

Dopo circa 8/10 mesi  inizia un tremore alle mani  che cresce progressivamente negli anni. 

E’ iniziata la patologia chiamata “Parkinson”.

 L’emozione è rimasta dentro perché si vergognava di raccontare l'accaduto alla moglie o agli amici e 

l’ha somatizzata nell’area cerebrale che rappresenta lo spavento, la paura (quando si ha paura ci 

tremano le mani, le gambe). 

Quella del Parkinson, appunto.



Sclerosi laterale amiotrofica o Malattia del motoneurone 

(SLA)


Lucia faceva  le pulizie nelle aziende, e' l'ultimo giorno di lavoro l'azienda per la quale ha lavorato l'ha licenziata ......'manca lavoro' .....le hanno detto...

Ha  finito il lavoro e sta andando a passo veloce al supermercato per comprare una torta

 per il compleanno del figlio più' piccolo quando ....... vede all’improvviso il marito che sta baciando 

l’amante nel marciapiede di fronte.


 Grande, violenta emozione! 

Lucia  è povera e non può lasciarlo: non ha modo per mantenersi, dunque decide di non dire nulla ne a

 lui, ne ad altri perché, ovviamente, si vergogna.

 Meno di un anno dopo iniziano i sintomi della SLA (sclerosi laterale amiotrofica) difficoltà di 

deglutizione e deambulazione.

 Ha colpito il tronco encefalico (simbolo: non posso parlare, 

non posso mandar giù il boccone) ed il corticale motorio (simbolo: non posso fuggire da questa 

situazione). 


Alzheimer


Luigi da anni fa il  dirigente di una grossa Istituzione con alta responsabilità e competenza di tipo 

letterario, riceve un brutto giorno una lettera in cui gli si annuncia che dal mese successivo sarà 

trasferito ad altro ufficio con una mansione che in lui suona, a dir poco, offensiva. 

Come farà a spiegare alla moglie questo fatto? 

Cosa dirà agli amici e colleghi? 

Tutto dimostra che lui è un incapace! 

L’emozione vissuta resta ben chiusa in lui, perché si vergogna di esternarla, quindi innesca un 

processo di svalutazione che colpisce l’organo che gestisce la sua capacità di pensare (è un letterato): 

l’area corticale temporale e diventa un “Alzheimer”. 

Attendo i vostri commenti anche feroci .  

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