venerdì 25 novembre 2011

Il potere della mente e la fisica quantistica

Il potere della mente e la fisica quantistica

09NOV
 IL NOSTRO PENSIERO CREA LA REALTA’ CHE CI CIRCONDA
Questo emerge dagli ultimi studi di fisica quantistica. Seppur in modo inconscio l’uomo è un creatore continuo, infatti quando pensa, parla, desidera, soffre, gioisce, ecc., crea delle strutture energetiche attorno a sé, che saranno tanto più potenti e resistenti, quanto più forti sono stati i pensieri, i sentimenti, i desideri, e le emozioni che le hanno generate. In questo modo viene a crearsi una struttura energetica vitalizzata che prende il nome di “forma – pensiero”. Ecco perchè è importante l’approccio ad un problema, ad una terapia, ad un evento, ad una giornata importante, ad un impegno di qualunque tipo.

FACCIAMO UN ESEMPIO

Unpaziente convinto che quella terapia non porterà mai a nulla si autosaboterà e per un motivo o per un altro non guarirà. Magari smetterà di andare dal terapista, o rimanderà gli appuntamenti rendendoli meno incisivi, durante la terapia farà resistenza, produrrà meno endorfine durante la giornata (l’ormone della felicità e della guarigione), accumulerà stress e frustrazione.Si sa, ‘la mente mente’ e l’uomo è in grado di fare tutto ciò inconsciamente solo perchè convinto che “tanto non servirà a nulla”, “tanto non guarirò mai”, “tanto il mio problema è ereditario”, “tanto sono troppo sfortunato” e così via.

LA NATURA E’ UNA E SEGUE DELLE LEGGI BEN PRECISE

Se si dà l’opportunità al corpo di funzionare seguendo la natura, la situazione non potrà che migliorare. Se eliminiamo gli ostacoli mentali distruttivi e li sostituiamo con schemi mentali produttivi e positivi, la nostra mente lavorerà con ottimi risultati per l’intero organismo psico-fisico. La nostra fisiologia crea la malattia per darci un feedback, per farci sapere che abbiamo una prospettiva sbilanciata o che in quel momento non proviamo amore e gratitudine.I segnali e i sintomi fisici in questa ottica non sono così terribili.L’amore, la gratitudine e il pensiero positivo dissolvono ogni negatività nella nostra vita.Il riso attrae la gioia, elimina la negatività e produce cure miracolose.

LA MENTE NON CONOSCE LA NEGAZIONE

Chiedete ad una persona di NON pensare ad una Ferrari… la prima cosa che visualizzerà sarà proprio una Ferrari. Quando focalizziamo la nostra attenzione sulle cose che non vogliamo (“non voglio fare tardi”, “non voglio ammalarmi”, “non voglio perdere”) la mente non presterà ascolto al fatto che non le vogliamo, ma procurerà le cose che stiamo pensando (malattie incluse) e infatti poi si verificheranno puntualmente. La mente non tiene conto dei “no”, dei “non” o qualsiasi altra negazione. E lavora per attrarre ciò che non vuoi. Ecco perchè è importante focalizzare l’attenzione su ciò che si vuole.

 Splendori e Miserie del Cervello



I guardiani che custodiscono gelosamente il presunto confine tra cultura umanistica e cultura scientifica con ogni probabilità non apprezzeranno questo libro, convinti che le neuroscienze abbiano poco o niente a che spartire con l’arte.

Splendori e miserie del cervello è la dimostrazione che hanno torto. Semir Zeki, neurobiologo pioniere degli studi sulla percezione visuale, si trova a suo agio in entrambi questi campi del sapere: è difficile infatti trovare un libro in grado di spaziare con tale maestria e profondità dalla citoarchitettura della corteccia cerebrale alle opere di Richard Wagner, Thomas Mann o Sigmund Freud. L’analisi degli ambiti più propriamente creativi e vitali della natura umana, sostiene Zeki, può offrire inaspettate rivelazioni sui processi mentali che permettono di produrre conoscenza e di formare idee sul mondo.

Un cambio di prospettiva inedito che smonterà molti preconcetti scientifici.

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Con gli Occhi del Cervello



Partendo dalla grande scoperta della specializzazione funzionale del cervello visuale, per cui grazie all'attività di una determinata area è possibile vedere i colori, oppure i movimenti e così via, Semir Zeki è approdato allo studio dei prodotti del cervello.

L'autore è convinto che l'attenta osservazione di arte, letteratura, musica, persino della giurisprudenza, possa farci comprendere moltissimo sui meccanismi di questo organo ancora sconosciuto.


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