venerdì 22 giugno 2012

DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA'

DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA'


La caratteristica essenziale del Disturbo Evitante di Personalità è una modalità pervasiva di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità alla valutazione negativa, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti.

Gli individui con Disturbo Evitante di Personalità evitano il lavoro o le attività scolastiche che coinvolgono un contatto interpersonale significativo per timore di essere criticati, disapprovati o rifiutati (Criterio 1). Possono essere rifiutate offerte di promozione sul lavoro poiché le nuove responsabilità potrebbero determinare la critica dei colleghi. Questi individui evitano di farsi nuovi amici, a meno che non siano certi di piacere e di essere accettati senza critiche (Criterio 2). Finché non superano prove rigorose che dimostrano il contrario, le altre persone sono ritenute critiche e disapprovanti. Gli individui con questo disturbo non si uniscono ad attività di gruppo, a meno che non vi siano offerte ripetute e generose di supporto e di accudimento. L’intimità interpersonale è spesso difficoltosa per questi individui, sebbene siano capaci di stabilire relazioni intime quando viene assicurata un’accettazione incondizionata. Possono agire con inibizione, avere difficoltà a parlare di sé, e trattenere sentimenti intimi per timore di esporsi, di essere ridicolizzati o umiliati (Criterio 3).

Poiché gli individui con questo disturbo sono preoccupati di essere criticati o rifiutati in situazioni sociali, possono essere dotati di una soglia molto bassa per avvertire tali reazioni (Criterio 4). Se qualcuno li disapprova o li critica anche leggermente, possono sentirsi estremamente feriti. Tendono ad essere timidi, quieti, inibiti e “invisibili”, per timore che qualsiasi attenzione sia umiliante o rifiutante. Si aspettano che indipendentemente da quello che dicono, gli altri lo riterrebbero “sbagliato”, e quindi possono non dire assolutamente niente. Reagiscono vistosamente ai suggerimenti velati che suggeriscono scherno o derisione. Nonostante il loro desiderio di partecipare attivamente alla vita sociale, temono di mettere il loro benessere nelle mani degli altri. Gli individui con Disturbo Evitante di Personalità sono inibiti nelle situazioni interpersonali poiché si sentiono inadeguati, e hanno una bassa autostima (Criterio 5). In situazioni che comprendono interazioni con estranei diventano particolarmente manifesti i dubbi riguardanti la competenza sociale e l’attrattiva personale. Questi individui credono di essere socialmente inetti, personalmente non attraenti, o inferiori agli altri (Criterio 6). Sono insolitamente riluttanti ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, poiché questo può rivelarsi imbarazzante (Criterio 7). Sono inclini ad esagerare i pericoli potenziali di situazioni ordinarie, e dalla loro necessità di certezza e sicurezza può derivare uno stile di vita coartato. Alcuni con questo disturbo possono disdire un colloquio di lavoro per il timore di sentirsi imbarazzati per non essere vestiti adeguatamente. Sintomi somatici marginali o altri problemi possono diventare la ragione per cui evitano nuove attività.


FONTE:http://www.psicologiaebenessere.it


Psicodiagnosi e disturbi di personalità
Versione nuova

Cervello, Attaccamento, Personalità
Lo sviluppo neuroaffettivo

Enneagramma e Personalità.
Tipi e sottotipi nei personaggi cinematografici

Disturbo di Personalità Borderline
Una guida per professionisti e familiari

Lo Sviluppo della Personalità
Le fasi della vita astrologica

L'Identità e lo Sdoppiamento della Personalità
Nella materia medica omeopatica







e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto. 

http://cervelloipu.blogspot.com/
kc3vgnd8w

  
   



Nessun commento:

Posta un commento