LA PERCEZIONE E’ LA REALTÀ?
Secondo Voi sentite quello che è detto
e vedete quello che esiste?
O sentite e vedete solo quello che volete
sentire, vedere, percepire?
Abbiamo detto che tutti gli esseri
umani sono interconnessi e che il nostro scopo è di recepire e
riconoscere queste frequenze.
Abbiamo imparato, nel tempo, a
eliminare la maggior parte delle informazioni.
Ovvero il nostro cervello
automaticamente , mette in atto una selezione dei dati che vede,
sente, percepisce (percezione selettiva « …ciò che è essenziale è invisibile all’occhio »
Ma cos’è che ci impedisce di vedere l’essenziale?
Io credo: la nostra cultura, la nostra conoscenza, il nostro linguaggio, le nostre percezioni, tutto quello che ha fatto e continua a fare per noi il nostro sistema nervoso.
Sì, perché in realtà la funzione del nostro sistema nervoso centrale non è lasciare entrare le cose, ma escluderle, filtrarle. Si chiama “percezione selettiva”.).
ES: provate a elencare,
senza sbirciare, tutti gli oggetti esposti sulla mensola o nella
vetrina della camera dove vi trovate ora …
Quanti ne avete
indovinati? La metà?
Altro esempio: provate a
rendervi conto dei movimenti della vostra cassa toracica o del peso
della mano che appoggia sul mouse ….
Ora, se non ve lo avessi
chiesto, avreste avuto la percezione di questi movimenti o di questa
sensazione? NO?
Bene questa è la
percezione selettiva.
Abbiamo bisogno di
qualcuno che ATTIVA queste percezioni. In pratica, un ” decoder”
che ci permetta di captare frequenze diverse da quelle che abbiamo
captato fino ad ora.
Se generalizzare
(definiamo un libro sulla mensola invece di: un dizionario d’inglese
con la copertina rossa bianca e blu …) ci permette di non
impazzire, immagazzinando miliardi d’informazioni, dall'altra parte ci penalizza perché, così facendo, ci siamo disabituati a
utilizzare certe informazioni. Captare cioè quelle che abbiamo
identificato come frequenze premonitrici.
Dobbiamo ritornare a
identificare questo tipo di frequenze o informazioni.
È stato appurato che
TUTTI noi siamo in grado di predire il futuro, a questo punto il
nostro scopo è di saper distinguere l’informazione premonitrice da
quella invece neutra. L’informazione premonitrice è quella che
arriva quando il nostro cervello, o la nostra mente, NON è pilotato
da figure o parole che riguardano quella situazione ma quando sta
pensando o è impegnato in altro e arriva questo “lampo”
improvviso.
Einstein ha detto: noi
non siamo materia ma siamo energia. L’energia produce la frequenza
quindi …
La nostra energia, cioè
le cellule, dialoga con l’energia, le cellule, di altri esseri
umani generando in questo modo la frequenza premonitrice.
Abbiamo scritto, la
scorsa settimana come definire l’esperienza.
Dobbiamo imparare,
analizzando le nostre esperienze passate sbagliate, a capire cosa ha
condizionato quella decisione, che ragionamenti abbiamo fatto, quali
credenze abbiamo lasciato che condizionassero la nostra scelta.
Riattiviamo quindi queste
percezioni in modo da captare e renderci conto di queste frequenze.
Riusciremo a fare questo
imparando ad attuare il “ rapport”.
Per approfondire:
Conoscere il futuro può cambiare la nostra vita
15.5
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Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo
16.5
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Il metodo per riequilibrare l'essere con il suono e le frequenze armoniche
13
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