Cos'è la paralinguistica
Buongiorno a tutti,
articolo 987.
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Oggi trattiamo una chiave di accesso all'inconscio......la paralinguistica.
Si tratta di un canale comunicativo caratterizzato da suoni vocali o strumentali, come le variazioni tono della voce il raschiamento della gola oppure i rumori etc., privi di uno specifico significato logico, la cui decodifica rappresenta una importante verifica analogica.
I suoni vocali paralinguistici hanno una natura emozionale, che hanno acquisito durante la fase della prima infanzia ed anche prima, nel rapporto corporeo tra madre e figlio.
Il lattante, ed ancor prima il feto, focalizzano la loro attenzione sul suono quale elemento di comunicazione con l’ambiente circostante e quale fattore di variabilità sensoriale più intenso; è la madre stessa ad impostare il codice analogico che il figlio farà proprio per tutta la vita.
La paralinguistica diventa la nostra prima lingua appresa.
Quanto viene percepito dal bambino per la prima volta diventa il suo bagaglio di segni e successivamente di simboli per interfacciarsi con il mondo esterno: i suoni memorizzati si fissano indissolubilmente ai contenuti emozionali e conservano questo valore per tutta la vita dell’individuo.
Con l’apprendimento del linguaggio e la formazione culturale, la lingua paralinguistica è sostituita dalla logica con la comunicazione verbale; rimane comunque in attività sul piano analogico anche nell'adulto, conservando potenza emozionale e forza penetrativa della prima infanzia.
Questa stimolazione nell'adulto avviene a livello subliminale e quindi non percepita dall'io a livello conscio.
In tutti gli esseri umani la percezione di suoni paralinguistici è ancorata al bisogno di affetto, di aiuto ed alla fase di completa dipendenza della prima infanzia.
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