Il miraggio della conoscenza definitiva
parte seconda
La prima parte la trovate qui.
http://cervelloipu.blogspot.it/2014/10/il-miraggio-della-conoscenza-definitiva.html
Quindi ... l'essere umano è falsamente convinto che grazie alla conoscenza oggettiva può detenere il potere sulle cose e che concentrandosi sulle cause di un fenomeno si possa avere il controllo di esso.
A questo punto vi devo fare una domanda.........
Se una persona ha subito un tradimento
pensate che trovi la pace conoscendone le ragioni?Chi è affetto da gravi patologie migliora conoscendone la causa?
Spiegare oggettivamente l'inspiegabile o inaccettabile diviene fonte di sofferenza acuta.
Vi riporto una frase molto significativa di Emil Cioran: '' Chi non ha sofferto a causa della conoscenza non ha conosciuto nulla''.
Facciamo anche un esempio di come l'uomo ritorce contro se stesso l'illusione della conoscenza oggettiva .....essendo in alcuni casi ipocondriaco.si cade in alcuni casi nella tragicomica situazione di ammalarsi a causa del timore e dello stress.
Stessa situazione per i patofobici che continuano a fare esami nella speranza di prevenire infarti e altre malattie...... cosa impossibile.
Gli esami diagnostici a scopo di rassicurazione alimentano la paura anziché combatterla.
Tagliamo corto.
Come uscire da questa trappola mentale?
Rimanete scettici riguardo le verità indiscutibili.
Nietszche affermava che ''l'essere umano di fronte all'ignoto non va per il sottile allo scopo di rassicurarsi: spesso prende una cosa che sa essere falsa e la rende vera in quanto utile a tale scopo.''
Questo meccanismo si chiama autoinganno rassicurante.
Le trappole dell’intelligenza introspettiva:
autocompiacimento: sedotti dall’ego
descrizione di se stessi gradite: sentirsi il centro del mondo
illusione sul proprio futuro: propositi irrealizzabili
la triade oscura: narcisismo, machiavallismo, se stessi come oggetto
autoinganno.
Le ragioni fondamentali per cui la mente umana tende a produrre autoinganni possono essere:
proteggere la propria immagine
giustificarsi
rifuggire eventi sgradevoli, non accettare la realtà spiacevole
sentirsi nel giusto in modo rassicurante
aggirare la volontà cosciente davanti a pulsioni non ammesse
autocelebrarsi per attuare una sorta di “auto-coccola”
e vedono nella materia un ordine che stranamente loro hanno messo.
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