L'evoluzione umana si è fermata 10000 anni fa
Molti di voi si stupiranno di questa mia affermazione ......... il cervello umano non ha niente di particolare ed è una parte del corpo come un'altra.
Cosa implica una tale affermazione?
Sia la forma che le funzioni di base del piede o dei polmoni non sono cambiate dalla fine dell'ultima era glaciale, così anche le funzioni di base del cervello non sono cambiate di molto negli ultimi diecimila anni.
L'essere umano, cervello incluso, si è evoluto nella savana africana e in qualsiasi altro luogo dove ha vissuto.
L'ambiente arcaico, dove i nostri progenitori erano cacciatori e raccoglitori vivevano in piccoli gruppi formati da circa 150 persone imparentate tra loro, è chiamato ''ambiente ancestrale''.
Corpo e cervello si sono adattati a questo ambiente.
Viviamo nel ventunesimo secolo ed abbiamo corpo e cervello dell'età della pietra.
Nell'ambiente ancestrale un meccanismo psicologico evoluto genera comportamenti per meglio adattarsi ed aumentare la possibilità di sopravvivenza e di riproduzione.
Tenete bene a mente queste due parole...... segnatevelo da qualche parte.
Ingurgitare cibi molto calorici come dolci ed alimenti ricchi di grassi è un comportamento adattivo per sopravvivere in caso di carestia.
Essere geloso della propria compagna e difenderla affinché non abbia contatti sessuali con altri uomini è un comportamento adattivo per risolvere il problema maschile dell'incertezza della paternità.
Diecimila anni fa l'uomo, dopo aver trascorso sino ad all'ora il suo tempo nella savana africana e in qualche altra zona, inizia a coltivare il cibo ed ad allevare animali.
Il mondo come lo conosciamo oggi: stati, città, case, scrittura, contraccezione, governi, televisione, telefoni, computer ecc. ha iniziato a delinearsi e si è sviluppato negli ultimi 10000 anni.
Il nostro corpo non si è adattato a tutto ciò che è comparso dopo la fine del Pleistocene.
Ricordatevi che in termini evolutivi 10000 anni sono un lasso di tempo brevissimo.
L'ambiente inoltre è cambiato troppo rapidamente rispetto alla nostra maturazione e riproduzione.
Gli esseri umani hanno bisogno di circa 20 anni per maturare e riprodursi.
Pensate ora a internet ..... ed ai telefoni cellulari ..... 20 anni fa chi li conosceva?
Quasi nessuno.
Riassumendo abbiamo ancora gli stessi meccanismi psicologici evoluti dei nostri antenati di 10000 anni fa.
Fantastico.
Ora possiamo affermare che il cervello umano ha difficoltà a capire e a rapportarsi con entità e situazioni che nell'ambiente ancestrale non esistevano.
Vi faccio un esempio:
10000 anni fa non esistevano televisione e fotografie ...... giusto?
In una ricerca recente si è dimostrato che le persone che guardano determinati programmi televisivi sono più soddisfatte delle loro amicizie, come se avessero più amici o li frequentassero più spesso.
Dice qualcosa questo agli amici di Facebook?
Questo avviene perché il cervello umano, adatto al'ambiente ancestrale, ha difficoltà a distinguere tra gli amici reali in carne e ossa e i personaggi che vediamo ripetutamente in televisione o che incontriamo nei Social Network.
10000 anni fa ogni uomo che si incontrava e si vedeva ripetutamente era reale e se non tentava di ucciderti o nuocerti avevi una buona possibilità che fosse un amico.
Il nostro cervello da età della pietra parte dal presupposto che le persone che vediamo spesso su internet o in televisione, che non cercano quasi mai di farci del male, siano amici reali e quindi nel vederli spesso siamo soddisfatti delle nostre amicizie.
Per approfondire:
Corpo e cervello si sono adattati a questo ambiente.
Viviamo nel ventunesimo secolo ed abbiamo corpo e cervello dell'età della pietra.
Nell'ambiente ancestrale un meccanismo psicologico evoluto genera comportamenti per meglio adattarsi ed aumentare la possibilità di sopravvivenza e di riproduzione.
Tenete bene a mente queste due parole...... segnatevelo da qualche parte.
Ingurgitare cibi molto calorici come dolci ed alimenti ricchi di grassi è un comportamento adattivo per sopravvivere in caso di carestia.
Essere geloso della propria compagna e difenderla affinché non abbia contatti sessuali con altri uomini è un comportamento adattivo per risolvere il problema maschile dell'incertezza della paternità.
Diecimila anni fa l'uomo, dopo aver trascorso sino ad all'ora il suo tempo nella savana africana e in qualche altra zona, inizia a coltivare il cibo ed ad allevare animali.
Il mondo come lo conosciamo oggi: stati, città, case, scrittura, contraccezione, governi, televisione, telefoni, computer ecc. ha iniziato a delinearsi e si è sviluppato negli ultimi 10000 anni.
Il nostro corpo non si è adattato a tutto ciò che è comparso dopo la fine del Pleistocene.
Ricordatevi che in termini evolutivi 10000 anni sono un lasso di tempo brevissimo.
L'ambiente inoltre è cambiato troppo rapidamente rispetto alla nostra maturazione e riproduzione.
Gli esseri umani hanno bisogno di circa 20 anni per maturare e riprodursi.
Pensate ora a internet ..... ed ai telefoni cellulari ..... 20 anni fa chi li conosceva?
Quasi nessuno.
Riassumendo abbiamo ancora gli stessi meccanismi psicologici evoluti dei nostri antenati di 10000 anni fa.
Fantastico.
Ora possiamo affermare che il cervello umano ha difficoltà a capire e a rapportarsi con entità e situazioni che nell'ambiente ancestrale non esistevano.
Vi faccio un esempio:
10000 anni fa non esistevano televisione e fotografie ...... giusto?
In una ricerca recente si è dimostrato che le persone che guardano determinati programmi televisivi sono più soddisfatte delle loro amicizie, come se avessero più amici o li frequentassero più spesso.
Dice qualcosa questo agli amici di Facebook?
Questo avviene perché il cervello umano, adatto al'ambiente ancestrale, ha difficoltà a distinguere tra gli amici reali in carne e ossa e i personaggi che vediamo ripetutamente in televisione o che incontriamo nei Social Network.
10000 anni fa ogni uomo che si incontrava e si vedeva ripetutamente era reale e se non tentava di ucciderti o nuocerti avevi una buona possibilità che fosse un amico.
Il nostro cervello da età della pietra parte dal presupposto che le persone che vediamo spesso su internet o in televisione, che non cercano quasi mai di farci del male, siano amici reali e quindi nel vederli spesso siamo soddisfatti delle nostre amicizie.
Per approfondire:
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