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lunedì 11 agosto 2014

L’approccio al paziente psichiatrico Come comunicare efficacemente

L’approccio al paziente psichiatrico  Come comunicare efficacemente



IL NOSTRO OBIETTIVO:
GESTIRE I DISAGI EMOTIVI E PSICHICI
CHE UNA PERSONA MANIFESTA
DURANTE IL SOCCORSO.

I DISAGI EMOTIVI SONO MANIFESTATI A CAUSA DI:
STATO ORGANICO
   (Carenza nutritiva,traumi,assunzione di sostanze, condizioni climatiche)
STATO PSICOLOGICO
   (Stato di salute mentale del soggetto)

DISAGI EMOTIVI
IL COMPORTAMENTO CON L’INFORTUNATO E’ QUELLO DI CONSIDERARLO UNA “PERSONA” E NON UN CASO.
A SEGUITO DI UN EVENTO “DIFFICILE” LA PERSONA PUO’ MANIFESTARE:
PAURA, ANGOSCIA, RABBIA.
DIFFIDENZA, COLLABORAZIONE;
DEPRESSIONE, ANSIETA’, EUFORIA;
IRRITABILITA’, OSTILITA’, AGGRESSIVITA’. 

DISAGI EMOTIVI 
COME COMPORTARSI :
CERCHIAMO DI MANTENERE LA CALMA;

PRESENTIAMOCI E CHIEDIAMO IL NOME;

PERMETTIAMO ALLA PERSONA DI VEDERCI IN VISO, SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI;

NON FACCIAMO PARAGONI CON VISSUTI 
    PERSONALI O STORIE TRISTI;
    
SPIEGARE LE AZIONI CHE COMPIAMO, CERCANDO DI DIRE LA VERITA’ IN MODO “CELATO” E ASCOLTIAMOLO!

NON OFFENDIAMOCI SE CI VENGONO RIVOLTE PAROLE O REAZIONI NEGATIVE;
SOLO SE CERTI DI AVER STABILITO UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE, STABILIRE UN CONTATTO FISICO;
FARE DOMANDE SEMPLICI E ASCOLTARE FINO ALLA FINE LA RISPOSTA;
RACCOLTE LE INFORMAZIONI,SVIARE L’ATTENZIONE SU QUANTO E’ ACCADUTO, USANDO TATTO E DISCREZIONE .

DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI
PAZIENTE OSTILE O AGGRESSIVO
MANTENIAMO LA CALMA

NON AVVICINIAMOCI TROPPO ALLA PERSONA;

PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME;

CREIAMO UNA SORTA DI ALLEANZA, SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI;

NON FARE NIENTE PER CUI SI SENTA MINACCIATO, FARLO PARLARE NEL MODO CHE PIU’ GLI AGGRADA ;

DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI 
LA PERSONA E’ UN BAMBINO 
PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME;

PARLARE IN MODO SEMPLICE E CALMO, 
   SENZA ASSILLARE;

SORRIDIAMO SEMPRE, DIAMO QUALCHE OGGETTO PER DISTRARLO;

NON FACCIAMO I “GENITORI”, DIAMO SFOGO ALLE PAURE DEL BAMBINO.

DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI 
LA PERSONA E’ UN ANZIANO
PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME;

PARLARE IN MODO SEMPLICE E CHIARO;
   FARE POCHE DOMANDE IN MODO PRECISO;

SPIEGHIAMOGLI  CIO’ CHE AVVIENE E SE 
    HA BISOGNO DI PORTARE QUALCOSA CON SE’.

DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI 
LA PERSONA E’ UN IPOACUSICO ( Patologia che può interessare un solo orecchio o entrambi, comporta una riduzione uditiva lieve, media o grave.)
CHIEDIAMO SE E’ IN GRADO DI LEGGERE IL LABIALE;
SE E’ NO, COMUNICHEREMO A GESTI
   O CON DEI BIGLIETTI SCRITTI;

ATTENZIONE: 
   CHI NON SENTE HA PIU’ PAURA:TENIAMO UN CONTATTO VISIVO E VERBALE CONTINUO.

DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI 
LA PERSONA E’ UN NON VEDENTE
PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME;

SPIEGHIAMO  QUELLO CHE STIAMO FACENDO;

DICIAMOGLI SEMPRE DOVE SIAMO PERCHE’ SARA’ MOLTO DISORIENTATO.

SE HA UN CANE GUIDA ASSICURIAMOCI
   CHE SIA AFFIDATO A CHI DI DOVERE.


DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI 
LA PERSONA E’ VITTIMA DI UN CRIMINE
NON AFFRONTARE I MALVIVENTI 
NON ALTERARE LA SCENA DELL’EVENTO;
SE LA VITTIMA E’ UNA DONNA CHE HA SUBITO UNO STUPRO, SUGGERIRE DI NON PULIRSI PER NON ELIMINARE INDIZI.
SE IN EQUIPAGGIO C’E’ UNA DONNA E’ BENE FARLE APPROCCIARE LA VITTIMA.
ASCOLTARE SENZA TOCCARE: IL CONTATTO FISICO QUI HA BISOGNO DI PIU’ FIDUCIA.

DISTURBO PSICHICO:
COS’E’?
ALTERAZIONE ACUTA DELLE FUNZIONI PSICHICHE CHE COMPORTA UNA 
   GRAVE DIFFICOLTA’ A SVOLGERE
   NORMALMENTE LA VITA QUOTIDIANA.

CLASSIFICAZIONE:
    DISTURBI PSICOTICI
    DISTURBI DI UMORE
    DISTURBI DI PERSONALITA’
    DISTURBI D’ANSIA

DISTURBO PSICHICO : 
COME COMPORTARSI
PRESENTIAMOCI USANDO LA CALMA;

MOTIVARE LA NOSTRA PRESENZA;

INSTAURARE UN CONTATTO VERBALE PERMETTENDOGLI DI VEDERCI IN VISO;

NON TRATTENERLO: USARE LA FORZA E’ PERICOLOSO E NON E’ NOSTRO COMPITO,MA DELLE FORZE DELL’ORDINE!

DISTURBO PSICHICO – CASI PARTICOLARI
IL PAZIENTE E’ DELIRANTE
NON CONTRASTARE IL DELIRIO
   USARE IL DELIRIO (SE POSSIBILE…)
  
   CIO’ CHE PER NOI E’ ASSURDO,PER QUELLA PERSONA ESISTE VERAMENTE!

DISTURBO PSICHICO – CASI PARTICOLARI PAZIENTE CON POTENZIALE O TENTATO SUICIDIO (depressione), COME COMPORTARSI : 118, Forze dell’Ordine
SE ARMATO STIAMO A DISTANZA E ALLERTIAMO LE FORZE DELL’ORDINE.

NON CHIEDERE MAI DIRETTAMENTE IL MOTIVO CHE LO SPINGE AL SUICIDIO

ESPRIMERE GIUDIZI SOLO SE RICHIESTI E SEMPRE IN FORMA DUBITATIVA , 

NEL TENTATO SUICIDIO CON FARMACI,CERCHIAMO DI CAPIRE COSA HA INGERITO.

ASCOLTIAMOLO E CERCHIAMO DI DISTOGLIERLO DAL SUO PENSIERO.

Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O. + A.S.O.)
E’ UNA PROCEDURA DA ATTIVARE  NEI CASI IN CUI UN PAZIENTE, CON UN FORTE DISAGIO PSICHICO, RIFIUTA IL RICOVERO OSPEDALIERO O UNA TERAPIA ADEGUATA.

SE SAPREMO VALUTARE E GESTIRE
   UNA SITUAZIONE IN CUI IL SOGGETTO E’ UN PAZIENTE CON DEI DISAGI EMOTIVI O PSICHICI ….. AVREMO RIDOTTO DI MOLTO LA SUA SOFFERENZA.