Visualizzazione post con etichetta PERCEZIONE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta PERCEZIONE. Mostra tutti i post

giovedì 29 luglio 2010

PNL: PERCEZIONE



Quante gambe ha?

uomo o donna?

Uomo o ragazza?

PERCEZIONE DELLE ALTRE REALTÀ


Il brano che segue l'avevo salvato tempo fa sul computer non mi ricordo da dove arriva e lo trova interessante.

La realtà è qui per tutti, poiché tutti fanno parte della stessa realtà.
Tutti possono accedervi in ogni momento, la mente però, coinvolta nel gioco dei nomi e delle forme, non vuole riconoscere l’illusorietà della separazione. Non è la realtà che è irreale o illusoria, ma la nostra percezione di essa.
La realtà è in tutte le cose. Solo la realtà esiste. E’ detta: “Lo stato senza stati”, ovvero la realtà immutabile, senza cambiamenti, senza pensieri. La gente vuole il piacere, la gioia. Nella realtà non c’è nulla di tutto questo. Gioia e tristezza appartengono alla mente. Dimenticate la mente; se non l’abbandonerete, non sarete felici. Non c’è nulla da ottenere o da raggiungere, dovete solo conoscere voi stessi. La conoscenza implica gli stati, i cambiamenti, perché la conoscenza stessa altro non è che un pensiero. Finché provate qualcosa, significa che la mente non se n’è ancora andata del tutto. L’illusione va eliminata; quello che non esiste deve andarsene. Allora sarà molto facile capire.
Qualsiasi cosa appaia, si sovrappone alla realtà. Il mondo intero è l’ombra della realtà. Se lo capite, non vi fate ingannare. Non avete più nulla da raggiungere. Smettete di inseguire le ombre. Chi ama l’illusione accoglie la tristezza. Quando volete qualcosa in più…state dimenticando voi stessi!
Il mondo stesso si basa sul respiro…
Se il respiro si ferma, dove va il mondo? Il respiro è vento, è l’ aria con cui avete costruito tutti i vostri castelli. Quando capite che tutto è illusione, vi libererete dal cappio dell’ignoranza.
Il Maestro vi può condurre fino alla soglia, ma poi voi dovete aprire quella porta; questa è la vostra responsabilità. La vostra mente è chiusa a chiave, apritela! Il maestro vi da la chiave per aprire la serratura. Voi però avete paura ad aprire quella porta. “Che cosa succederà?”, pensate. Non temete, non succederà niente. Tutto quello che vi dico  costituisce la chiave; capitelo, aprite la porta e scoprite di essere il padrone di casa!
Il Maestro non può venire con voi… perché dovrebbe venire con voi se non esiste? Il Maestro vi ha fatto divenire Lui, vi ha trasformato. Non dovete pensare di dover andare da qualche parte. Ciò vi serve solo per capire, e potete farlo lì dove siete. Aprite la vostra mente, non c’è altro da fare, è la mente che deve cambiare.
Ora dovete capire voi stessi, dovete fare in modo che la vostra mente capisca. Quando la mente accetta di togliersi di mezzo, tutto è vostro e nulla è vostro.
Le parole, i concetti, gli insegnamenti esoterici, vi hanno imprigionato. La vostra mente, i vostri pensieri possono imprigionarvi oppure liberarvi. In realtà non potrei liberarvi, se non foste già liberi!
Voi non siete mai stati in prigione.
Vi siete dimenticati di esseri liberi; per questo il Maestro può restituirvi la libertà. Se vi restituisco il portafogli che avete perso, che cosa faccio? Nulla, vi do qualcosa che era già vostro. Allora che senso ha considerarsi dei Maestri?. Dite piuttosto: “Io non sono nulla.” Se credete di sapere, andate incontro ad un mucchio di guai.
La vostra mente vi fa andare in chiesa, al bar, ad una riunione condominiale o esoterica. Può spedirvi da una parte o dall’altra; sta a voi scegliere. Tu sei il maestro. Non dimenticarlo. Nulla può imprigionarti; tu sarai sempre libero.
Non esiste una conoscenza con la “C” maiuscola. Quando la conoscenza finisce, non c’è nessuna maiuscola. Le maiuscole prima o poi finiscono. Quando vai a dormire, la tua maiuscola scompare. Questo significa che scompare tutto ciò che hai accumulato.
La conoscenza è il massimo dell’ignoranza. Senza ignoranza, non ci sarebbe conoscenza. Conoscenza ed ignoranza sono sempre insieme, come due fratelli gemelli. Se accendete la luce, l’oscurità se ne va. Dove è andata l’oscurità? Potete trovarla da qualche parte? Se spegnete la luce, c’è buio. Dove è andata la luce? Potete trovarla da qualche parte?
E’ stata la conoscenza che ha creato tutta questa confusione.
Quando fu creato il mondo Adamo disse ad Eva: “
  Non toccare quel frutto, altrimenti farai una grande confusione.” La mente però ha l’abitudine di toccare qualsiasi cosa. Un bambino vede un fuoco e vuole avvicinarsi. Se gli dite di stare lontano, di non toccarlo, gli si avvicinerà ancora di più; così si scotta. La causa di tutto questo è l’ignoranza e la conoscenza non può  fare a meno di accettare l’esperienza che ne consegue. Con l’accrescersi della conoscenza, arrivate a capire: “ In me c’è qualcosa che non va…”. Per questo il Maestro da principio fa in modo che la vostra conoscenza aumenti sempre di più. 
Avete accumulato conoscenza. Il denaro è conoscenza, qualsiasi cosa è conoscenza. Se togliete la conoscenza, che cosa rimane?
La conoscenza vi mostra tante cose che non sono vere. Esistono veramente i colori dell’arcobaleno? Aprite gli occhi e vedete ogni cosa, ma quando li chiudete, sparisce tutto. La scomparsa di tutto la chiamate morte.
Il potere che fa funzionare tutte le cose non è vero, perché parte da zero. Ora voi dovete andare al di là dello zero! Il Maestro vi insegna come fare, voi non potete saperlo. Non potete sapere perché voi stessi siete zero. La conoscenza è zero. “Io sono” è zero. Tutto comincia da zero, e ritorna a zero. Lo zero è il principio e la fine di tutto. Tutto comincia dall’ignoranza. La conoscenza stessa proviene dall’ignoranza. C’è qualcuno che sa qualcosa? NO, perché non c’è niente da sapere. Voi ci SIETE, soltanto quando la conoscenza finisce!
Andate a vedere un film. Quando termina lo spettacolo, sullo schermo appare la parola “Fine”. Le luci si accendono e lo schermo è di nuovo bianco, com’era all’inizio. Lo schermo ha forse  trattenuto qualcosa del film? NO, è al di là della conoscenza.
Tutte le immagini sono scomparse. Come mai? Perché non esistevano.
Se ci fosse stato qualcosa di reale, sarebbe rimasto. Quando ti addormenti sparisce tutto, vero? E quando ti svegli, tutto riappare. Da dove viene? E’ la conoscenza che lo riporta. Se vai un poco oltre la conoscenza, li ci sei tu! E’ facile, ma la gente rifiuta di attraversare quel limite.
Dove va a finire la mente quando vi addormentate? Non c’è più! Siete diventanti “Non-mente”. Se andate a letto tenendovi anche un solo pensiero nella testa, non potete dormire. Se volete capire: “Chi sono io?”, se volete conoscere voi stessi, dovete eliminare la mente, dovete toglierla di mezzo.
Continuando a pensare in modo corretto, devi insegnare alla mente a diventare “Non-Mente”. Allora il pensiero non serve più, la storia è finita. A questo punto…che ne è di te? Tu, dove vai a finire?
E’ stato detto: “Essere o non essere, questo è il problema.”. Tutti pensano devo fare questa cosa o non devo farla?. Pensare significa vivere nel dubbio. Nel campo della conoscenza questa domanda rimane senza risposta. Quando capisci che la conoscenza proviene dall’ignoranza, devi togliere di mezzo anche la conoscenza. Ignoranza e conoscenza appartengono entrambe al sogno. Ora la questione è: essere o non essere? Finché prenderai il sogno per realtà, sarai costretto a porti questa domanda. Ma quando scopri che il sogno non è reale, questa domanda non si pone più.
Devi andare da qualche parte e ti dicono:“ Prendi questa strada.”, mentre altri ti dicono: “No, prendi quella”. La tua mente non sa cosa fare, si trova di fronte a un dilemma. Quale strada devo prendere, questa o quella? Da una parte c’è il mondo intero, dall’altra l’ultima realtà. La comprensione pone fine al dilemma. La conoscenza da sola non basta; il dilemma persiste: essere o non essere?
Finché sei nell’illusione pensi alla realtà. Quando l’illusione scompare, non hai più bisogno di pensare alla realtà. Illusione e realtà spariscono entrambe. Se non pensi a queste cose, non puoi capire. Non basta essere. Essere cosa? Che cosa devi o non devi essere? Non fare come l’ape che ronza da un fiore ad un altro. Se pensi correttamente, tutto può risolversi ora…immediatamente!

Ignoranza e conoscenza non hanno nulla a che fare con la realtà, che è al di là del pensiero.

Vi faccio un esempio…
L’elettricità è potere. Quando alimenta una lampadina, da luce. Ma l’elettricità non sa di essere luce. Similmente il potere, quando alimenta il corpo, diventa conoscenza. Se tocchi l’elettricità muori; ma se tocchi la conoscenza, è la conoscenza che se ne va! Tu sei al di là della conoscenza, tu sei la realtà. Se c’è la realtà, la conoscenza non può rimanere. La realtà è al di là della conoscenza e dell’ignoranza.
Quando capisci che cos’è la conoscenza, questa se ne va e tu rimani. La conoscenza non ha alcun valore, è l’ ego. “Io, so, io faccio…”, ma stai sognando. Quindi chi è colui che agisce? Nessuno. Un ventilatore, un computer o un qualsiasi apparecchio elettrico, che alimentati dall’elettricità, si mettono a funzionare. L’elettricità viene forse a dirti: “ Sono io che faccio questo?”. Essa è semplicemente potenza.
Allora il potere che alimenta il corpo, dà luogo alla conoscenza. Conoscenza significa: “Io so, io capisco”. E’ l’ego che appare. Entra in gioco l’io quando dici: “Io so”. Ora, il punto fondamentale che dovete capire è: Chi sono io?
La mente è ego. Agisce per conto dell’ego. Ci devono essere sia il direttore, sia l’impiegato, altrimenti la fabbrica non funziona. Questo corpo è una fabbrica di merda, siete d’accordo? Non è questo che producete? E vi considerate i proprietari di questa fabbrica di merda. L’ego si identifica subito con qualcosa e dice: “ Io sono Aldo”, “Io sono buddista”, “Io sono Gurdjieffiano”. Pensate bene a queste cose se volete andare un poco oltre, dove il pensiero non può arrivare c’è la realtà ultima.
Se non siete in grado di pensare, siete degli animali. Avete il potere discriminante che vi consente di sapere che cosa è vero, che cosa è falso e cos’è la realtà. Chi fa tutto? Chi parla? Non è l’io che parla. Se c’è il potere è possibile parlare, altrimenti non succede nulla. Io non sono il pensiero, non sono la conoscenza, non sono l’ignoranza; questi non sono altro che concetti. Conoscenza ed ignoranza sono le due facce della stessa medaglia. Il nome di questa medaglia è….Ego, se volete liberarvi dell’ego che è ignoranza, dovete buttar via tutta la medaglia!
La realtà è stata dimenticata ed è subentrata la conoscenza. Dall’ignoranza, dalla dimenticanza, è affiorata la conoscenza.
E’ vera la conoscenza? Se la sorgente è amara, l’acqua che bevi è amara. Tutto è conoscenza, ma la conoscenza è falsa.
La mente nel suo funzionamento si inventa la virtù, l’amore, le buone azioni e i loro opposti. Così crea limiti di ogni genere.
Per esempio: Che cos’è il vero amore? C’è un amore che è falso? Dovete fare questa distinzione e così entra in gioco la mente. E nel momento in cui interviene la mente, vi separate dalla realtà. L’amore è uno stato. La realtà non è uno stato, non è un è pensiero. L’amore è pensiero. L’amore implica che ci sia qualcun altro da amare. Ma se ci sono gli altri c’è dualità, come può esserci dunque la realtà che è Unità? La dualità deve andarsene, è questo che il Maestro vi fa capire.
Noi siamo come tante bolle vorticanti nell’oceano, milioni di bolle. Anche tu sei una di queste bolle e non hai altro da fare che farla “scoppiare”. Il Maestro ti aiuta a far “scoppiare” la tua bolla, dandoti la comprensione. E’ tutto qui. Non c’è niente di più facile che conoscere se stesso, quello che sei. Ma il problema nasce se ci si è fatti una rappresentazione sbagliata di noi stessi.
Da principio dovete superare i vostri limiti, gonfiando sempre di più la vostra bolla. Voi credete di essere il corpo, di essere la mente, ma dovete comprendere che non è così. Allora smetterete di fare qualsiasi cosa, e farete la cosa…giusta, essere!
La vostra mente si è ristretta, si è limitata e ora dovete cambiare modo di pensare, di vedere… A questo punto entrano in gioco le scuole cosiddette “esoteriche”, i cui concetti servono solo ad allargare il vostro ristretto “punto di vista”. Ma ricordatevi che quei concetti non sono la realtà, esattamente come il dito che indica la luna non è la luna! Il Maestro, l’insegnamento vi fanno diventare sempre più grandi, finché diventate il Tutto! Allora provate una grande gioia, vi sentite pieni di luce. A questo punto però, il Maestro vi avverte che non avete ancora capito: non c’è niente di vero in tutto questo!!!
-Molti invece, arrivati a questo punto danno vita ad una Scuola, un insegnamento, un maestro, con una gerarchia, trasmissioni segrete ed iniziazioni… così il mezzo diventa un fine, e la conoscenza gioca a rincorrere la conoscenza.-
La mente ha sempre paura, e soprattutto non vuole togliersi di mezzo. La mente prende per vero tutto quello che percepisce, nonostante sia falso ed illusorio. Il primo e più grave errore della mente consiste nel considerare reale il corpo. La mente dice: “Io sono il corpo”, e questo pensiero fa sorgere in voi la paura. Paura di morire, paura del dolore…
La prima cosa da comprendere è che voi non siete il corpo. Senza questa diretta comprensione non si può fare nessun progresso. L’ostacolo successivo è la mente. Le è stato tolto un appoggio fondamentale e ora la mente cerca qualcos’altro a cui aggrapparsi.
Il nuovo appoggio te lo fornisce il Maestro, dicendoti che qualsiasi cosa è falsa, solo tu sei reale; ma tu che sei la realtà, non hai bisogno di appoggio. Potreste ricevere un sostegno più grande di questo?
Finora vi ha guidato la mente, ora siete voi che dovete condurre. Voi siete il potere supremo, siete la realtà. Se non sarete voi a guidarla, la mente vi renderà schiavi.
La mente pretende di tutto, e il re cerca di soddisfarla. Pur avendo il potere supremo, il re non può ottenere certe cose; così va a mendicarle dall’illusione. Voi siete il re, voi avete il potere, ma per amore del corpo andate a mendicare da Dio, dall’illusione. Lui, la realtà, rimane in silenzio, perché sa che il corpo non può dare la felicità, ma ve ne siete dimenticati. Ha sete l’acqua? L’acqua non ha bisogno di bere. Dovete comprendere che voi siete la radice della felicità, mentre l’ego è la radice dell’infelicità.

Siate il Maestro e non lo schiavo della vostra mente.

Alcune  Domande:
D. – Quello che mangiamo e beviamo influisce sul nostro risveglio, ostacolando o aiutandolo?R.- Qualcuno ti impedisce di mangiare o di bere quello che ti pare?
Interlocutore: No, dipende solo da me.
… Il me è la cosa sporca. Liberatene. Togli il veleno dal dente del serpente! Allora potrai anche giocarci; adesso sai che il suo morso non ti farà morire. Non è più un vero serpente.

D.- Il maestro che avevo prima sosteneva che essere vegetariani è un aiuto. Fa bene al corpo, è vero?R.- Se bevi qualcosa di alcolico e mangi cibi pesanti, questo ti impedirà di capire? Sono faccende che riguardano il corpo. Mangiare soltanto cose buone ti basterà per essere buono? E’ bastato questo a tutte quelle persone per realizzarsi? Le faccende che riguardano il corpo non riguardano me. Lasciale perdere.
Devi capire te stesso! Il corpo non è te; tu credi di essere questo corpo, ma non lo sei. Che cos’è buono e che cos’è cattivo? Questi sono pensieri senza senso. Libera la tua mente da qualsiasi concetto di bene e di male. E’ l’io che giudica, stabilendo che cos’è buono o cattivo. E quello che non gli piace lo considera cattivo. Ecco come stanno le cose.
Sia il cane che la tigre mangiano carne. Il primo è un fedele compagno dell’uomo, l’altra è pericolosa. Mangiano entrambi le stesse cose. Direste che uno è buono e l’altro cattivo? No. Potete star certi che non c’è nulla di cattivo al mondo. Vi fate mettere in trappola da quello che voi credete sia buono.
La realtà è dappertutto, accettatela. Krishna diceva un sacco di bugie, non diceva mai la verità. Rama invece diceva sempre la verità. Krishna è considerato una reincarnazione divina, mentre Rama è considerato parzialmente divino. Tutto è in me, il buon ed il cattivo.
Non bere alcool dipende da voi, ma non giudicate gli altri. Ogni cosa è al suo posto, va bene così. Questa è vera libertà. Quando siete in prigione, pensate continuamente alla vostra mancanza di libertà; ma quando uscite non ci pensate più. Siete liberi per sempre!

D.- Che relazione c’è tra Maestro e discepolo nel piano del pensiero? R.- Il Maestro cambia il vostro modo di pensare, non fa altro che questo. Voi siete diventati la mente, ed egli cambia la vostra mente. E’ necessario che ci sia questa relazione. Il bambino è ignorante e va a scuola per imparare. Non è mettendogli una mano sulla testa che qualcuno vi insegnerà qualcosa. Il bambino deve capire quello che gli viene insegnato. Un abbraccio non basta. Non è abbracciando il vostro bambino che gli insegnerete a leggere e scrivere. Deve andare a scuola.
Ogni Maestro insegna a suo modo, ed utilizza concetti diversi da quelli che usano gli altri. E’ bene che possiate esporre correttamente l’insegnamento che avete ricevuto, ma sarà ancora meglio se sarete capaci di esprimere con parole vostre, che provengono dalla vostra comprensione, quello che vi è stato insegnato. Ci sono insegnamenti che non cambieranno mai il vostro modo di pensare. Anzi, vi faranno precipitare ancor di più nell’illusione. Mi chiedo che senso abbiano tutte quelle cosiddette esperienze che certi insegnanti fanno fare ai loro discepoli. Vogliono solo impressionarli con i loro poteri.
Non è nemmeno giusto attrarre discepoli facendo miracoli. A che cosa serve? Se le cose che dite sono giuste, i discepoli verranno; chi ha sete troverà la sorgente. Non è la sorgente che deve preoccuparsi. Ovunque si tenti di attrarre dei discepoli l’ego è all’opera. Il vento soffia senza preoccuparsi di piacervi o meno. Il Maestro risponde alle vostre domande, ma non si preoccupa che voi accettiate o meno quello che vi dice. Prima liberatevi dall’ego, poi insegnate.

D.- Come liberarsi dall’orgoglio?R.- La mente è abituata a nutrire l’orgoglio. La conoscenza stessa che la mente acquisisce, porta con se l’orgoglio. Tuttavia la mente non sa nulla. La conoscenza è falsa, ma per eliminare un pensiero ci vuole un altro pensiero. L’essere realizzato sa di non sapere. La sorgente del vostro orgoglio è nella conoscenza che avete accumulato.
Se fate l’elemosina a un povero e pensate di aver compiuto una buona azione, questo è orgoglio. Siete convinti di aver fatto qualcosa di buono! Ma chi siete voi per aiutare gli altri? Per questo il Maestro vi dice che non aiuta mai nessuno. Lui parla semplicemente, sta a voi capire.
La conoscenza porta inevitabilmente con se l’orgoglio. La conoscenza è il demone più grande; pretende di conoscere sempre di più e non è mai soddisfatta. Ma quando capite che niente è vero, la mente diventa “Non Mente”. E’ la fine dell’orgoglio.
D.- Può dirmi qualcosa sul processo Sat Chit Ananda?R.- Prima dovete imparare ad ESSERE. La vostra mente deve aprirsi. Sat, Chit, Ananda, è ancora un concetto molto vasto. Prima di tutto dovete capire che voi non siete piccole creature. La mia mente non intende accettare che io sono onnipresente. La mente si rifiuta di accettare come stanno le cose. Non accetterà mai che  io sono la realtà suprema. Sat, Chit, Ananda,  è ovunque, è il seme originale. Sat significa essere, Chit significa conoscenza e  Ananda è beatitudine.
Devi capire l’ignoranza prima di poter sperimentare Sat, Chit, Ananda,
la beatitudine di essere. Sat, Chit, Ananda non è la comprensione ultima; ma e volete salire al quarantesimo piano, dovete passare per il trentanovesimo piano.
Il corpo è la causa che vi ha fatto diventare piccolissime  creature, e la mente vi ha ridotto ad essere ancor più insignificanti. Tutto è illusione; invece per voi tutto è reale. Anche Sat, Chit ed Ananda è illusione, un concetto, il concetto che ha creato il mondo intero.
Nello stato di Sat, Chit, Ananda, vi rendete conto di essere il Creatore del mondo. Lo stato di Sat, Chit, Ananda, è sorto perché avete dimenticato voi stessi; è il sogno originale. Un sogno è un sogno. In sogno un re diventa un mendicante e un mendicante un re. Ma voi non siete ne il re ne il mendicante. La realtà è al di là di tutto questo. Il Creatore non ha creato nulla. La sua creazione è zero. Non c’è nessun Creatore; la creazione è soltanto un pensiero. Conoscenza ed ignoranza sono le due facce della stessa medaglia, una moneta che è falsa e che appare solo quando la realtà viene dimenticata.

D.- Cosa ne pensa della rinuncia?R.- Un giorno il mio Maestro chiese ai suoi discepoli di andare a mendicare per le vie del mondo. Il mondo interno è casa vostra. Quando, dopo qualche tempo, tornarono, egli disse loro: “Bene, avete rinunciato al mondo. Ora rinunciate alla vostra rinuncia!”
Quando tutto è falso, non c’è niente a cui dobbiate rinunciare!
E’ l’ego che crede di dover rinunciare a qualcosa.

D.- Esiste il Karma?R.- Che cos’è il karma? E’ semplicemente un pensiero. Quando nasci porti del pensiero con te. Da dove vengono questi pensieri? Provengono dall’ignoranza. Nascendo porti della conoscenza con te, ma non lo sai.
La gente parla di Karma, ma tu lo sai con che Karma sei nato? C’è qualcuno che può saperlo? No. Se non lo sai tu, come potrebbe saperlo un altro?
Quando non sapete come stanno le cose, non sostenete idee sbagliate. “Non lo so” è l’unica cosa che possiate dire. Gli insegnanti spesso mettono in testa alla gente concetti sbagliati. Dovete sapere di che cosa state parlando. Parlate pure di quello che conoscete. Ma se non sapete l’indirizzo, non date indicazioni sbagliate.


Vi auguro divertimento e migliori auguri di successo e la felicità nella tua vita.






e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto. 

anche in vacanza
http://cervelloipu.blogspot.com/

kc3vgnd8w



La Percezione - Un Inganno da Superare

Novità
La Percezione - Un Inganno da Superare

Dettagli

"Tutte le scoperte della scienza e della tecnica, tutte le opere d'arte, tutte le azioni morali più sublimi e più umili scaturiscono dal PENSIERO, dall'intuito della mente e del cuore. Nel suo pensare, l'uomo si vive più che mai come artista dotato di un'inesauribile fantasia intellettiva e morale che emana luce e calore all'infinito.
La filosofia della libertà di Rudolf Steiner è il testo di base più moderno per una scuola del pensiero. La formazione che riceviamo ci insegna tutto, fuorché il pensare. Questo da all'individuo la possibilità di pensare lui stesso al suo pensare con lo slancio del bambino che comincia, con la libertà dell'adulto che ricomincia ogni giorno."
Pietro Archiati