E' da alcune settimane che per la testa mi balenano questi pensieri e voglio farvi partecipi.
Nel nostro sistema scolastico, asilo, elementari, medie, superiori, università, studiamo le materie che in futuro utilizzeremo nel mondo del lavoro.
Finita la scuola facciamo master , corsi di specializzazione , ecc. per essere sempre più specialisti.
Il mondo del lavoro richiede sempre più specialisti, persone altamente competenti.
Negli studi professionali si richiede sempre maggiore competenza , nelle aziende operai specializzati , dirigenti con curriculum chilometrici..
Facciamo qualche esempio:
la vostra famiglia ha un'azienda che produce stampi per giocattoli e voi per desiderio del papa decidete di frequentare la facoltà di economia di una prestigiosa università.
"Un giorno tu dovrai dirigere questa azienda!"
I soldi non mancano e, una volta laureato in economia, decidete di prendervi una seconda laurea in ingegneria.
Qualche master acqua e olio tutto a posto.
---------------------------------------------------------------------------------
Luca fa l'insegnante insegna matematica e fisica.
All'università si è laureato con il massimo dei voti.
Non ha mai smesso di aggiornarsi e di frequentare corsi di aggiornamento.
Di matematica e fisica conosce tutte le ultime scoperte ...... è preparatissimo.
----------------------------------------------------------------------------------
L'azienda del primo esempio dopo pochi anni di conduzione del figlio ha chiuso per problemi comunicativi e forti tensioni sociali tra gli operai e la dirigenza.
Gli operai causavano volontariamente danni alla merce prodotta per attirare attenzione ed essere ascoltati.
--------------------------------------------------------------------------------------
Luca è molto demotivato.
Da quando ha iniziato ad insegnare non ha ancora trovato una classe di ragazzi motivati.
Il voto più alto che ha dato è 4.
"Non capiscono nulla" è la frase che continua a ripetere.
-------------------------------------------------------------------------------------
Ora poniamoci questa domanda ........ con chi avremo a che fare per tutta la vita lavorativa noi e queste persone?
Con dei libri contabili?
Con dei pezzi di alluminio?
Con formule e teorie?
Con cemento e mattoni?
Con tacchi dadi e datteri?
Con virus e batteri?
Con crema pasticcera e bomboloni?
Queste sono tutte variabili.
Una costante rimane l'essere umano.
Fate un esame di coscienza e chiedetevi, sino ad oggi, cosa ho fatto per capire me stesso e le altre persone con cui interagisco?.
Mi comporto sempre da essere umano?
(L'ideale di humanitas è senz'altro il contributo più alto che il Circolo degli Scipioni offre alla romanità. Tale termine risulta essere la traduzione del greco filantropìa, termine con cui in Grecia si indicava la "benevolenza". Con essa si tende a concepire quegli ideali di attenzione filantropica tra gli uomini che prescindono da pregiudizi di razza, religione e cultura.
Il concetto di humanitas ha la sua prima implicita formulazione nell'opera letteraria di Terenzio, autore di teatro che sviluppa in modo approfondito i rapporti interpersonali e i caratteri psicologici dei suoi personaggi. Per humanitas si intende una concezione etica basata sull'ideale di un'umanità positiva, fiduciosa nelle proprie capacità, sensibile e attenta ai valori interpersonali, ai valori romani e ai sentimenti. Ciò che conta è che questo ideale sia valido per tutti gli uomini, senza distinzioni etniche, sessuali o sociali. Terenzio scriverà appunto: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto", ovvero: "Sono un uomo: nulla di umano reputo da me estraneo".
I principi dell'humanitas sono tre:
Filantropia e, sul piano politico, il dovere di porsi al servizio dell'umanità. Da qui scaturisce la giustificazione teorica dell'impero di Roma, che ha il compito di proteggere tutte le genti ed assicurare loro la pace e la giustizia.
L'affermazione dell'autonomia della persona. Sul piano politico questa affermazione corrisponde a un riconoscimento delle singole personalità che si sottraggono all'etica collettivistica dell'antica disciplina romana.
Deriva dal secondo ed è la giustificazione dell'attività culturale (otium) come autonoma ed avente una sua dignità, non meno dell'attività politica (negotium).
Il concetto di humanitas verrà in seguito largamente ripreso in ambito rinascimentale da parte di Coluccio Salutati, il quale per primo renderà a questo vocabolo una connotazione legata a quella fase storica (ossia l'umanesimo). Più precisamente Salutati definisce questa parola come un qualcosa che comprende in sé più di quanto comunemente si creda.)
Ora è il momento di agire .
Ognuno di noi prima di essere ingegnere, medico, ragioniere, magistrato, poliziotto o muratore è un essere umano.
Il cliente è un essere umano.
Il paziente è un essere umano.
L'imputato è un essere umano.
L'utente è un essere umano.
Tu sei un essere umano ...... ricordatelo.
Capire l'essere umano deve essere la priorità in qualsiasi scuola.
Attendo i vostri pareri.
Per approfondire vi consiglio:
I metaprogrammi per comunicare con più efficacia
|
Imparare ad ascoltare per comunicare
|
Come ascoltare, vedere e sentire gli altri
|
Uno dei più grandi trainer di PNL ti insegna a comprendere più chiaramente le altre persone
|
Le richieste d'aiuto che preoccupano i genitori
|
I Test della figura umana, dell'albero, della casa, della famiglia, che rivelano i sentimenti nascosti
|
Il mondo segreto, le emozioni, i pensieri dei bambini da 1a 3 anni
|
e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto.
http://cervelloipu.blogspot.com/
kc3vgnd8w