Soli in mezzo alla folla
Nel mondo d’oggi, il cui ritmo convulso ci mette sempre più spesso in condizione di sentirci soli in mezzo alla folla, è importantissimo sapersi proporre e rapportare in maniera efficiente con l’altro sesso .
Cosa ne pensate?
Cosa ne pensate?
Ritengo che gli esseri umani nell'era della comunicazione si sentano sempre più' soli. Anche quello che stiamo facendo noi ora e' un sistema di isolamento. Immaginate se i nostri trisnonni ci vedessero fissare per diversi minuti un pezzo di plastica luminoso .... il nostro nuovo fantastico pezzo di plastica retroilluminato a led ..... . Scriviamo ... certo c o m u n i c h i a m o il nostro pensiero tralasciando, dimenticandoci che la comunicazione e' per il 90% non verbale e questo porta che nel momento in cui, al posto del monitor o del telefonino, ci troviamo di fronte un essere umano ci blocchiamo, e ci sorprendiamo se al nostro tentativo di approccio veniamo insultati, rifiutati o incompresi.
Andiamo a scuola già' dai 6 anni di eta'per imparare e da molti anni si sa che la comunicazione e' per il 90% non verbale. A quanti di voi hanno insegnato questo tipo di comunicazione?
Da piccoli litighiamo con gli amichetti, da adolescenti ci sentiamo incompresi, con le ragazze non sappiamo come agganciarle e ci convinciamo che cerchino solo quelli col macchinone Rolex e soldi a palate, da adulti ci sentiamo vittime in un mondo che pensa solo per se.
Staccatevi dal computer andate davanti allo specchio e chiedetevi: ....
''qual'e' il mio obiettivo nella vita?
Qual'e' il mio obiettivo scrivendo in questo gruppo?
Qual'e' il mio obiettivo quando parlo col vicino di casa o con un passante, collega di lavoro amico, genitore, alieno ecc.?
Se state tentando di risolvere un espressione algebrica chiedetevi qual'e' l'obiettivo dell'espressione? Se avete un disturbo fisico chiedetevi: qual'e' l'obiettivo di questo disturbo?
Di ogni cosa che fate verificate il vostro obiettivo in quel momento e fate di tutto per raggiungerlo. Controllate lungo il percorso se state andando nella giusta direzione ed eventualmente correggete la rotta.
Nella comunicazione e' importante valutare la risposta dell'interlocutore nel suo complesso: accessi oculari, micro espressioni, micro movimenti spaziali, tensione muscolare, ricalco sui valori e credenze ecc. e fondamentale riconoscere dal non verbale le sottomodalita' usate per la gestione interna dei propri stati d'animo. .....
Se tutto va bene siamo rovinati!
Scherzo.
Per ora mi fermo qui e' entrato in funzione il blocco per logorroici.
Per approfondire:
Uscire dalla Solitudine
Dietro le nuvole, l'amicizia e l'amore
Questo libro, passando in rassegna i diversi tipi di solitudine e ripercorrendo i contorni di casi reali, aiuta ciascuno a ricostruire le cause della propria solitudine, con lo scopo di suggerire come fare ad aprire porte e finestre, lasciar entrare e uscire la vita e le emozioni, sdrammatizzare e, infine, perdonarsi.
La solitudine può essere bella e creativa, ma solo se scelta. La solitudine non voluta, invece, fa soffrire e tocca un po' tutti. Talvolta è evidente, come nel caso dei nuovi esclusi, di chi non può essere protagonista di nulla o di chi vive solo; altre volte è celata da una rete di relazioni solo apparenti, senza contatti nutrienti, reali e umani.
Così lo spazio interno si inquina per mancanza di scambi vitali: al chiuso della propria mente o della propria famiglia, i problemi sembrano ingigantirsi, assumere drammaticità e perdere i loro contorni reali. Alla fine non si riesce a condividere i propri stati d'animo con nessuno, nemmeno con se stessi. E il risultato è una profonda inspiegata sofferenza, o azioni estranee perfino a se stessi.