ENNEAGRAMMA TIPI 5

L'enneatipo Cinque è il primo dei caratteri cosiddetti di pensiero. Insieme al Sei ed al Sette forma la triade dei caratteri centrati sulla diffidenza

verso gli altri, e dominati dalla paura

del contatto emotivo.

Metaforicamente le persone con un carattere Cinque appaiono come città medievali circondate da imponenti mura,

al cui interno vi è la fortezza, luogo di raccolta e protezione di tutta la ricchezza della città.
La comunicazione con l'esterno avviene tramite le porte situate nelle mura ed è costantemente tenuta sotto controllo.

Persone analitiche per eccellenza, i Cinque sono ottimi osservatori della realtà.
Riescono a gestire una grande quantità di informazioni e ad intuire le leggi meno evidenti che governano un evento.
Questo, grazie alla capacità di dividere, classificare e catalogare ogni informazione ricevuta dell'esterno, con lucidità e distacco emotivo: la funzione preminente in questo enneatipo è proprio la funzione di separazione.

L'esperienza soggettiva di una giornata di un Cinque è una sequenza di episodi indipendenti fra loro.
Suddividono il tempo in base, per esempio, ad un compito che stanno svolgendo, in base alla persona che hanno incontrato, in altre parole separano con attenzione ogni accadimento della giornata in modo da creare confini netti tra un episodio ed un altro.

Quello che risulta mancante, alla fine di questa operazione, è il filo conduttore emozionale che lega ogni singolo episodio ad un'altro; ne deriva quindi una difficoltà a percepire una giornata nella sua totalità, assaporandone l'effetto e lasciandone emergere la sua intrinseca intenzionalità.

Amante della solitudine e della privacy, il Cinque rifugge le situazioni mondane per la difficoltà a gestire relazioni imprevedibili, che avvengono con scambi e tempi veloci. L'ennatipo Cinque ha bisogno di tempo e di silenzio per poter schiudere le porte della propria fortezza interna e poter entrare in contatto con la propria emotività.

La paura dominante è quella di essere invasi, di perdere la propria indipendenza e la propria autonomia: una delle fantasie che sorreggono questa paura è quella di credere che lo svelamento dei propri desideri renda una persona dipendente e schiava di un'altra.

La sofferenza esistenziale di queste persone deriva dal fatto che l'isolamento emotivo e relazionale in cui si rinchiudono è alimentato da una paura, e non da un reale desiderio di solitudine ed indipendenza.

La passione di questo enneatipo è l'avarizia

.
Il tema, in questo caso, è l'emotività, non le finanze in senso stretto.
I caratteri Cinque, infatti, non parlano mai dei loro vissuti emozionali perché hanno la sensazione di impoverirsi e di disperdere la loro energia vitale.
Il contatto con l'altro diventa un evento pericoloso dal quale è prudente tenersi a debita distanza.
Vì è il rischio di fondersi e di disperdere la propria energia occupandosi dei desideri delle altre persone.

La virtù suggerita, appropriata per questo carattere, è il distacco.

Uno dei temi dominanti dell'enneatipo Cinque è l'insofferenza per la frustazione che deriva dal contatto.
Desiderare è frustante se si corre il rischio di non vedere esaudito il proprio desiderio.
Le persone con un carattere Cinque, fortemente attaccate e avide del loro mondo interno, rifuggono compulsivamente dalla frustrazione e dalla propria emotività per la paura di non vedere realizzati i propri desideri.
Li tengono rinchiusi, dentro la fortezza, in modo tale da poterli consultare segretamente, lontano da occhi esterni.

La virtù del distacco consiste nel non attaccamento al risultato.
Diventare in grado di lasciare andare i propri desideri e la propria emotività attraverso l'immaginazione.
Immaginare di fare un viaggio, ad esempio, viene percepito rischioso se non c'è certezza di poterlo fare.
Ma non immaginandolo non vì è la possibilità di assaporarne l'effetto, e di lasciare emergere quel desiderio che diventa l'energia indispensabile ed il ponte con l'azione per realizzarlo.
Nelle relazioni amorose imposte utilizzano moduli sociali stereotipati come ad esempio: il buon fidanzato, il buon padrone di casa, l'amante perfetto, l'amico perfetto ..... ma è tutto un bluff .... come un programma innestato in un robot