sabato 26 maggio 2012

Dieci OTTIMI motivi per fare l’amore

Dieci OTTIMI motivi per fare l’amore

1. Libera dallo stress
Ricercatori scozzesi hanno scoperto che fare sesso riduce la pressione sanguigna e lo stress. Allo studio hanno partecipato 24 donne e 22 uomini a cui è stata monitorata la loro attività sessuale. Quelli che avevano più spesso rapporti sessuali avevano un migliore approccio di fronte allo stress rispetto a quelli che lo facevano meno.
2. Migliora il sistema immunitario
Fare sesso regolarmente uno o due volte a settimana rilascia nell’organismo immunoglobulina A che protegge l’organismo da influenza e altre infezioni.
3. Brucia le calorie
Il sesso per 30 minuti può bruciare circa 85 calorie. Sembrerebbe poco ma provate a pensare alla somma se fatto più spesso.
4. Cuore sano
I ricercatori hanno scoperto che chi ha regolarmente rapporti sessuali più di due volte a settimana ha minori problemi cardiaci rispetto a chi fa l’amore meno di una volta al mese.
5. La fiducia sale
Migliorare la fiducia in se stessi perché le persone si sentono più appagate e felici.
6. Rilascio di ossitocina
Sesso e orgasmi aumentano i livelli di ossitocina nell’organismo. L’ossitocina aumenta i sentimenti di affetto o amore e le persone sono più fiduciose e attive
7. Ridurre il dolore
Oltre ad aumentare i livelli di ossitocina, aumentano anche quelli delle endorfine, sostanze che riducono il dolore, in particolare mal di testa.
8. Diminuiscono i rischi di cancro della prostata
Eiaculare regolarmente per gli uomini è indicato per ridurre il rischio di cancro alla prostata.
9. Rafforza i muscoli pelvici
Per le donne, il sesso è come fare gli esercizi di Kegel. Entrambi possono migliorare la muscolatura pelvica.
10. Aiuta a dormire meglio
L’ossitocina, ormone che viene prodotta durante l’orgasmo, facilita il sonno. Con un buon sonno il corpo è più sano e in forma.


4 Ore alla Settimana per il Tuo Corpo
Guida atipica per un corpo in forma, un sesso felice, una vita migliore
Buono











e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto. 

http://cervelloipu.blogspot.com/
kc3vgnd8w

  
 

Essere liberi significa respingere il ricatto del conformismo ideologico


Essere liberi significa respingere il ricatto del conformismo ideologico


Gli uomini liberi sono pochi.
Probabilmente sono sempre stati pochi e sempre lo saranno; è una legge di natura quasi fisica: se aumenta l’estensione, diminuisce la profondità.
Nel tempo presente si ha l’impressione che gli uomini liberi siano un drappello particolarmente esiguo; forse non è vero in termini assoluti, ma lo è in termini relativi; e, soprattutto, forse lo è specialmente in senso psicologico.
Nella società contemporanea, infatti, che si dichiara democratica, tollerante e pluralista, balza particolarmente in evidenza lo stridente contrasto con il conformismo di massa, che impone una divisa ideologica sempre mutevole: gli slogan delle ideologie, infatti, mutano con una disinvoltura paragonabile a quella della moda.


4 Ore alla Settimana per il Tuo Corpo
Guida atipica per un corpo in forma, un sesso felice, una vita migliore
Buono











e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto. 

http://cervelloipu.blogspot.com/
kc3vgnd8w

  
 

mercoledì 23 maggio 2012

Martin Luther King - Ho un sogno - Sottotitolato Italiano

Martin Luther King - Ho un sogno - Sottotitolato Italiano



Lui aveva un sogno ........ e oggi molti sanno solo ciò che non vogliono.
Forse è per questo che non raggiungono i loro sogni ............ non li hanno.

4 Ore alla Settimana per il Tuo Corpo
Guida atipica per un corpo in forma, un sesso felice, una vita migliore
Buono










e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto. 

http://cervelloipu.blogspot.com/
kc3vgnd8w

  
 

lunedì 21 maggio 2012

Il rapporto tra genitori e figli in età adulta


Il rapporto tra genitori e figli in età adulta

Il prof. Simone Morabito (psichiatra) parla del rapporto tra i genitori ed i figli in età adulta. Doveroso rapporto d'amore, previsto dal quarto comandamento, che spesso il demonio sfrutta per creare falsi sensi di colpa.


RVS radio voce della speranza.Una riflessione sui temi del rapporto genitori-figli a cura dello psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Tomai, intervistato dal redattore di RVS Roberto Vacca


Guida pratica per genitori,vademecum, istruzioni per l'uso,"genitori 60 errori da evitare" è un libro che riassume con serietà e un sorriso i problemi quotidiani dei genitori,dalla gravidanza alle pappe fino ai problemi adolescenza liti


La fiducia mi rende libero, la fiducia mi fa libero di volare.


La mia fiducia è come il velo di piume sulla pelle, fragile ad uno sguardo poco attento, ma assieme all’amore sa far volare.
La fiducia mi rende libero, la fiducia mi fa libero di volare.

Per procedere bene nella vita, nonostante i dubbi interiori e le incertezze dell'ambiente, occorre avere una bella, consistente "dose di fiducia in sé stessi": dove trovarla? Come nutrirla?

Per fortuna, la fiducia in sé stessi non è un dono innato: si può imparare.

E si può impararla anche se, fino ad un certo punto della vita, non ci siamo sentiti sicuri di noi, e a causa di ciò la nostra autostima è precipitata. Per non parlare dei molti errori che abbiamo accumulato.

Per avere fiducia in sé occorre inquadrare bene l'argomento essenziale dell'esistenza: ossia capire chi siamo
noi, in quanto Esseri Umani; qual è il nostro potenziale; e come possiamo investirlo, mentre ci troviamo vincolati a dei corpi fisici che soggiornano sulla Terra.

In questo video trovi alcune considerazioni che, pur partendo da analisi piuttosto estese, fanno il punto della situazione a proposito della fiducia in sé stessi, e aiutano ad inquadrare l'argomento.




4 Ore alla Settimana per il Tuo Corpo
Guida atipica per un corpo in forma, un sesso felice, una vita migliore
Buono









e
studiate perché e' l'asino che tira il carretto. 

http://cervelloipu.blogspot.com/
kc3vgnd8w

  


sabato 19 maggio 2012

Emozioni sincere e simulate

Emozioni vere e simulate


Gli studi di tipo interculturale che le ricerche sui bambini ciechi confermano l’origine innata delle espressioni che facciamo per esprimere le emozioni.
Proprio per il carattere innato dell’ espressione delle emozioni e per la conseguente facilità con cui gli altri possono percepirle e decodificarle, è pratica comune tentare di nascondere i propri sentimenti, cercando di apparire  impassibili o dando luogo ad espressioni facciali non congruenti con l’emozione provata.


Ritengo che sia impossibile produrre un’espressione facciale realistica quando non coincide con lo stato d’animo realmente provato.
Gli studi di Ekman e Davidson hanno confermato le osservazione di un neurologo del 19° secolo Guillaume-Benjamin Duchenne de Boulogne, secondo il quale i sorrisi genuinamente allegri comportano la contrazione della porzione laterale del muscolo orbicolare dell’occhio, a differenza di quanto avviene nei sorrisi simulati o comunque nei sorrisi di convenienza, come avviene nei saluti tra le persone.


Quando sorridiamo entra in azione anche il muscolo zigomatico  detto muscolo del riso.
Il muscolo zigomatico obbedisce strettamente alla volontà, l’orbicolare degli occhi è chiamato in gioco soltanto dalle emozioni vere dell’anima; la falsa gioia, la risata ingannevole non possono provocare la contrazione di quest’ultimo muscolo.
Non è quindi solitamente possibile riprodurre volontariamente e perfettamente una emozione in assenza dell’emozione stessa
Quando si verifica questa scissione tra i nostri pensieri e la nostra espressione, il nostro corpo finisce con il trasmettere segnali contraddittori, dato che altre parti del corpo sono meno facilmente controllabili o, per meglio dire, falsificabili.
Così se una persona sorride amichevolmente e contemporaneamente stringe i pugni, è come se il suo viso dicesse”sono felice” mentre le sue mani dicono “ sono arrabbiato”. Quale di queste due azioni è quella vera?


Secondo Desmond Morris (1981)  dovremo dare credito ai pugni  stretti piuttosto che al viso sorridente  , perché i segnali di gambe e piedi sono meno facilmente falsificabili.
 Morris ha stabilito una scala  di credibilità in ordine decrescente dei vari tipi di azione.

Segnali automatici sotto il controllo del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), come impallidire, arrossire, sudare.
Si tratta dei segnali più sicuri perché è praticamente impossibile imparare a controllarli. dovuti a modifiche fisiologiche per lo più legate all'azione del SNA. Proprio perché non simulabili, sono i segni più utili per distinguere elementi veri da quelli falsi, anche se si verificano di solito solo negli stadi più intensi delle emozioni. 
Movimenti di gambe e piedi 
Sono le parti del corpo che sfuggono più facilmente al controllo volontario, proprio perché nelle più comuni interazioni sociali l’attenzione si concentra sulle espressioni facciali. 
Si può anzi dire che tanto più una parte del corpo è lontana dal viso tanto meno le viene attribuita importanza
Azioni rivelatrici sono:
inquieti spostamenti delle gambe e calci all’ aria dei piedi, indice di un impulso inibito di fuga in persone che sembrerebbero contente di restare dove sono;
posture rigide e forzate delle gambe che contraddicono i gesti amichevoli delle mani, l’incrociarsi delle gambe, con le sue molte varianti: incrociate all’altezza delle ginocchia, accavallate con una caviglia appoggiata sulla coscia, incrociate a livello delle caviglie.

Queste varianti hanno in comune un atteggiamento di chiusura nei confronti del mondo.

Segnali del tronco

La posizione del tronco è un’eccellente guida per determinare il vero stato d’animo del soggetto nelle più comuni relazioni sociali.
La postura, infatti, riflette il tono muscolare di tutto l’organismo; così sarà difficile per un uomo eccitato assumere con il tronco una posizione abbandonata, mentre un interlocutore annoiato, per quanto si sforzi, non riuscirà a mantenere una postura di vigilanza. Anche se sorriderà, aggrotterà le sopracciglia, o annu­irà o perfino assentirà, i segnali trasmessi dal suo tronco sono in grado di tradirlo.
Anche se in genere siamo sufficientemente in grado di controllare coscientemente la nostra postura per mantenere una posa vigile, il controllo che l’interlocutore può esercitare comincia ad allentarsi quasi impercettibilmente e il corpo scivola nella postura di abbandono tipica della persona annoiata.
Il soggetto può ad un certo punto accorgersi di ciò che sta succedendo e risollevarsi con uno scatto. Se riesce a simulare bene, riuscirà a far passare questa correzione posturale come parte di un segnale affermativo, magari annuendo mentre si risolleva. Se l’atto di risollevarsi, però, manca di finezza, chi parla coglierà il segnale sentendosi a disagio e, pur senza sapere perché, borbotterà un “. Ma io sto davvero parlando troppo”.

Gesticolazioni delle mani non identificate 
Sebbene siano un poco più controllabili delle gambe, dei piedi e del tronco, neppure le mani lo sono perfettamente. 
Sono in vista più spesso di altre parti del corpo e possiamo vederle muoversi davanti a noi mentre parliamo, solitamente non ci concentriamo sui loro movimenti, di cui siamo, quindi, semiconsapevoli. 
Molte azioni manuali sono solo vaghe e indefinite spinte cui non è stato imposto alcun nome e sono, quindi, gli elementi meno controllabili. 
Immaginate di vedere un politico che sferra vigorosi pugni sul tavolo mentre sostiene la necessità della pace, osserviamo evidentemente un segnale contraddittorio; sarà in questo caso opportuno credere alle mani e diffidare delle parole.

Gesticolazioni delle mani identificate 
Diversamente dalle comuni gesticolazioni di cui abbiamo solo vaga coscienza, alcune azioni manuali sono gesti decisi ed eseguiti volontariamente.
Proprio perché azioni deliberate, quando appaiono in un segnale contraddittorio, non danno garanzia di essere vere e sono altrettanto sospettabili delle espressioni facciali.

Espressioni facciali. 

Mentire con le espressioni facciali non è difficile, perché ciò che avviene sul nostro volto è quasi del tutto presente alla coscienza. ................................Quasi, ma non del tutto.
Possiamo facilmente falsificare voce, risata, broncio.
Quanti sorrisi di cortesia avete visto che conferiscono al viso una espressione fissa, quasi prefabbricata e che non corrisponde allo stato d’animo reale.

Ci sono, però, altre espressioni facciali che sono diventate unità di comportamento, molto più difficili da falsificare. Con le sue centinaia di tensioni e rilassamenti - una maggior tensione sulla pelle della fronte, un piccolo movimento in dentro delle labbra, un lieve restringimento degli occhi - il volto può esprimere un cambiamento di umore senza quasi cambiare radicalmente espressione.
Per esempio, se si sorride quando in realtà si è tristi, il sorriso sarà probabilmente un po’ distorto dagli angoli della bocca che si rifiutano di sollevarsi nella posizione appropriata al resto del volto.

Proseguiamo la prossima settimana.

Per approfondire:
La Seduzione delle Bugie

Le Bugie dei Ragazzi
Frottole, imbrogli, spacconate: perchè i nostri figli ricorrono alla menzogna?

Giù la Maschera
Come riconoscere le emozioni dall'espressione del viso

I Volti della Menzogna
Gli indizi dell'inganno nei rapporti interpersonali
Buono

Te lo Leggo in Faccia
Versione nuova
Buono