Comunicare con l'inconscio
Buongiorno a tutti,
articolo 971.
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Circa dieci anni fa frequentai un corso a Torino per imparare alcune tecniche di ipnosi clinica e in quell'occasione mi venne regalato un pendolino.
Ci venne spiegato che dietro questo oggetto ed il suo uso non vi era nulla di esoterico, magico o miracoloso. Cliccando qui trovate la storia del pendolino fatta dal cicap.
Il pendolo si muoveva solo sotto effetto ideomotorio.
L'effetto ideomotorio è una reazione inconscia generata dalla mente che produce un effetto meccanico sul corpo, e serve a dimostrare scientificamente fenomeni medianici apparentemente inspiegabili. Il termine ideomotorio infatti si compone di due significati: il primo è “idea” o di “relativo all'idea”, il secondo "motorio", riguarda la trasmissione del moto.
Ideomotorio si riferisce quindi a un'idea che genera movimento, movimento generato da un'idea. In ipnosi è il processo con cui un pensiero o un'immagine mentale generano movimenti involontari, al di fuori della coscienza del soggetto.
Proviamolo con il pendolo di Chevreul: Disegniamo un cerchio che contiene al suo interno una croce su di un foglio o stampate questa immagine,
poi con un chiave ed uno spago creiamo un pendolo.
Teniamo sospeso la chiave sopra il punto centrale del foglio di carta e ci facciamo una domanda tipo: "Mi chiamo (......vostro nome)?" e aspettate .... evitate di fare domande stupide tipo "oggi o domani pioverà?" in quanto nessuno di noi conosce il futuro e quindi ci sarebbe una risposta stupida.
Potete anche semplicemente chiedere al pendolino di girare (continuate a ripetere gira, gira, gira)
Per risponderci "sì" il pendolo dovrà oscillare in senso orario, e per dire "no" dovrà farlo in senso antiorario.
Mentre terremo il pendolo sospeso senza appoggiare nessuna parte delle braccia al tavolo, noteremo che esso risponderà alla nostra domanda.
Ciò che abbiamo appena sperimentato è l'effetto ideomotorio (anche conosciuto come effetto Carpenter dal medico psicologo inglese William Benjamin Carpenter che studiò il fenomeno nel 1852), un'azione autogenerata inconsapevole; poiché non si ha l'impressione di averli generati volontariamente, si può essere sinceramente convinti che una forza esterna ne sia responsabile.
Quindi a cosa può servire?
La nostra mente è composta da due parti: la mente conscia e la mente inconscia.
La mente conscia analizza, critica e pensa in modo logico per tutto il giorno. È in grado di gestire solo una porzione di idee per volta, motivo per cui la maggior parte della nostra vita è controllata dalla mente inconscia.
Da qui passano pensieri ed azioni volontarie.
La mente inconscia è quella in grado di elaborare milioni di messaggi al secondo provenienti dall'ambiente esterno. È la fonte della creatività ed è la sede del “pilota automatico” che serve per vivere la vita di tutti i giorni.
Qui nasce il pensiero creativo, l'istinto, l'intuizione, azioni e pensieri involontari, emozioni, fantasie, convinzioni limitanti, abitudini, memorie cariche emotivamente, desideri e obiettivi, valori e opinioni, bisogni insoddisfatti, schemi di pensiero, linguaggio disfunzionale, metaprogrammi, aspettative e doveri, emozioni bloccate e represse, giudizi interiorizzati, traumi e ferite, talenti, corde e legami, programmi biologici di reazione psicosomatica.....ecc..
Secondo Freud l'inconscio sarebbe la parte più nascosta dove sopravvivono i traumi e i desideri repressi, e che può avere un forte impatto e influenza sulla vita degli individui.
Quando ciò che ci accade è angosciante e non vogliamo affrontarlo, la nostra mente decide in automatico di reprimere questi ricordi e di immagazzinarli in una zona nascosta chiamata, appunto, inconscio.
Tuttavia, questi pensieri non scompaiono.
Al contrario, l'inconscio influenza costantemente il nostro modo di pensare e di agire, a volte attraverso i sogni e in altri casi attraverso l'apparizione di un vero e proprio disturbo psicologico.
Bene.....
Torniamo ora a come possiamo in modo casalingo accedere all'inconscio.
Per sapere come la pensa il vostro inconscio riguardo a decisioni che state prendendo semplicemente chiedeteglielo.....
mettete il foglio su un tavolo e posizionatevi sopra con il pendolino.
Ora vi basta chiedere ...... fate domande che prevedono come risposta un si o un no.
Ripetete la domanda fino a quando il pendolo non comincia a muoversi.
E ..... attendete.
Fatelo ed inizierete a conoscere la parte più nascosta di voi stessi.
Buon divertimento.
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